Recensioni per
The Days Lost in the Nightmare
di fiammah_grace

Questa storia ha ottenuto 41 recensioni.
Positive : 41
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

Mi scuso per non aver recensito prima questa meravigliosa ff, era da un po' che la tenevo tra le mie storie ricordate.
Questo rapporto contrastato mi ha sempre intrigato, è innegabile che Wesker abbia sempre avuto un desiderio anche oscuro nei confronti di Jill. Hai ricreato molto bene un ipotetico scenario di come si possa essere sviluppata la storia antecedente alle vicende di Resident Evil V.
Una storia avvincente, scritta con attenzione e dedizione.
Complimenti!

Son Manu

Nuovo recensore

Ho letto le altre recensioni, e hanno detto molto più di quello che direi io. Non posso che farti quindi i miei complimenti, hai un vero talento nella scrittura, e hai capito perfettamente, a parere mio, il carattere di Wesker. Grazie per avermi fatto leggere un testo così bello.....alla possima!

Nuovo recensore

Allora, Grace, ecco che continuo il commento del finale.
Intanto, io non so come diavolo tu abbia fatto a scrivere un pezzo del genere... Io avevo detto un "degno finale", ma qui si sono sfiorate le punte di vera poesia. E poi, come hai narrato gli eventi, il "tutto ritorna", la conclusione aperta....cioè, hai superato te stessa!
Ti giuro che ho versato parecchie lacrime la prima volta che l'ho letto, rivedendo nelle righe della lettera tutte le emozioni, le sensazioni, le disavventure, etc.... che Jill ha toccato con mano, così anche la visita alla tomba della Valentine da parte del principe nero.. ç_ç___
Questo è stato il capitolo in cui mi sono più commossa, anche se tu non fai morire tu-sai-chi.
Ma andiamo per punti.

Anche stavolta divido in tre il pezzo: Jill e Chris; la lettera e la partenza; Wesker e te lo motivo.
Nella prima parte, i protagonisti sono i due ragazzi, mentre nelle altre due, Jill e Albert si aprono a vicenda anche se l'interlocutore non c'è davanti a loro. Fanno una sorta di monologo ( anche se le modalità d'espressione sono diverse).
Allora:
1) Estremamente piaciuto il titolo ( finalmente le mie conoscenze liceali sono servite a qualcosa, anche se giustamente hai messo la traduzione... però è troppo bello saper assegnare il significato alla singola parola...). Posso dirti che la tua scelta non fu più mai azzeccata. E' una bellissima e sentenziosa massima di un anonimo latino, che calza a pennello col destino dei nostri due beniamini. Infatti può riferirsi tanto alla Valentine, quanto ad Albertino.
La Morte(?) non può cancellare cosa c'è stato tra i due, le esperienze maturate, le disavventure,etc.
Da un lato, Jill non potrà mai scordare l'amore e l'odio che ha provato per Wesker; dall'altra l'uomo ( che non è morto) rimarrà per sempre toccato dall'umanità che ha sfiorato con la ragazza.

Molto particolare la tua scelta di far tornare i giovani laddove è tutto finito, come lo sono le sfumature che assume il personaggio di Chris.
Egli è il compagno fidato, sensibile, comprensivo che si immagina quello che ha passato la Valentine. Cioè, lui crede che la sofferenza della donna sia dovuta ai soprusi che ha sùbito, al fatto che sia dovuta diventare la Crow Lady. Ma c'è dell'altro e anche se se lo è immaginato, non credo lo sopporterebbe e quindi ci passerebbe sopra....
In seguito, troviamo la bella immagine della Valentine in contemplazione del cratere lontano.
Ella è immersa nel silenzio più assoluto, smosso solo dal fruscìo del vento. In questo caso la quiete assume il sigificato di "momento profondo" e traduce degnamente il grande vuoto che c'è nel suo cuore.
A questo punto non possono ritornare in mente le riflessioni che lei fece nel capitolo 13, ovvero quelle riguardanti a ciò che avrebbe provato quando lui sarebbe morto.....
Mi sono estremamente commossa, perchè quella lacrima che ha bagnato la lettera smentisce i suoi buoni propositi di non piangere per Wesker. Sembra quasi che puntualizzi che lei si sia sbagliata ancora una volta. E' la riprova che l'affetto è ancora forte in lei e non credo che se ne dimenticherà molto facilmente.

Significative le frasi: " Quella storia era davvero finita per sempre?", "Avrebbe dovuto essere felice, eppure, non era così.", "Era già solo difficile accettarlo".
Qui vengono accennati tre argomenti portanti che ricollegano questo capitolo al tredicesimo.
Allora, la domanda può essere analizzata in due modi. Essa può riferirsi sia alla guerra contro il mercato delle B.O.W.,etc... Sia al capitolo Albert Wesker.
Ovviamente le risposte sono diverse. Per la prima, la donna vi risponde in seguito ( poi ci tornerò), per la seconda vi è una doppia risposta: una "intimistica" e una concreta ( leggibile solo con il finale).
Infatti, con la morte del principe nero è morta anche una parte di lei, poichè i suoi sentimenti non possono essere forti come quando lui era ancora in vita. Tuttavia, ella non potrà mai dimenticare ed il ricordo rimarrà sempre vivo in lei, sia dell'odio,che dell'amore, così come delle occasioni perdute o delle parole non dette (rimpianti).
Per quella "concreta" mi viene da dire che (sebbene lei non sappia che Albertino sia sopravvissuto) la storia non sia finita.

Successivamente un suo pensiero le è stato riconfermato: scomparso l'uomo non sarebbe finita la guerra al bio-terrorismo.
Per assurdo che sia (se si tiene a mente solo l'odio, ma tale desiderio è motivato dall'amore e dalla comprensione), ella vuole farla pagare ai mostri che hanno "plasmato" il principe nero.
Jill vede in lui la vittima di un disegno più grande, colui che ha agito nel male perchè costretto da altri. E' una visione segnata dalla "pietas", in cui lei comprende perfettamente cosa significhi essere usati ed il rancore nei confronti del traditore, così come essere messi sulla "cattiva strada".

In seguito, sono di impatto le parole con cui la giovane conferma che, nonostante tutto, avrebbe continuato a combattere il signore delle tenebre. E' una battaglia interiore (quella "esteriore" l'avrebbe condotta contro i bio-terroristi), in cui le reminescenze delle sofferenze provocatole da lui vanno di pari passo con quelle dell'affetto e dei momenti " di felicità effimera".
Non è un caso, infatti, che tu abbia usato i termini "mente" e "cuore", che in questo contesto assumono significati diversi e inducono riflessioni antitetiche.
Nella mente sarebbero rimasti l'odio, la ragione, la rabbia, la convinzione che il loro era un rapporto malato, sbagliato, incomprensibile dagli altri, mentre nel cuore ci sarebbero stati l'amore, la pietà, la comprensione, l'irrazionalità, il rimorso per non aver messo sulla retta via il principe dell'inganno.

Infine, bellissimi gli avverbi di giudizio a chiusura della prima parte. Esprimono all'ennesima potenza l'amore travagliato della Valentine:
-Irrazionalmente, perchè non poteva cedere ad un tale sentimento se non avesse messo da parte la ragione. Inoltre, è fuori dalla normalità amare chi ti ha rovinato la vita.....
-crudelmente: perchè nel suo amore c'era anche l'odio. E se da una parte lei lo avrebbe voluto salvare, dall'altra lo avrebbe voluto ammazzare. Cioè, secondo me è "crudele" quando si ama una persona,volerla uccidere....
-irrimediabilmente: qui ella ammette la sua capitolazione, la sua sconfitta di fronte ad un amore che è stato più potente della rabbia, etc.. Il suo era un affetto troppo forte, a cui non c'era rimedio. Neppure l'odio ha potuto scalfirlo o indebolirlo ( qui mi riaggancio al capitolo 15, quando ti specificai che la giovane doveva fomentare tale sentimento negativo per sopravvivere alla cruda realtà).Lei non ha potuto farci nulla...

2) Grace....Grace....Grace....
.........................................
Ma la lettera è stata una GENIALATA!!!!! *OOOO*
Non avrei mai pensato che i pensieri ad inizio di ogni capitolo facessero parte di tale missiva....
Ora torna veramente tutto. Inoltre, le parole, i discorsi contenuti in essa sono molto, ma molto profondi ed adesso che la storia è finita, se uno l'ha seguita fin dall'inizio, può rifare tutti i collegamenti necessari.
Anzi, è proprio a questo punto che le riflessioni raggiungono una certa maturità e diventano ancora più potenti. Infatti, se da un lato esse si riferivano ai fatti dei pezzi che introducevano, dall'altra si capisce solo ora che queste rimarranno vive in lei, per sempre.
Non mi dilungo oltre, perchè alla luce di queste nuove considerazioni, ho bisogno di soffermarmi riga per riga, completando l'analisi che ti ho fatto nei commenti precedenti
(N.B. annoto un titoletto iniziale per riassumere ciò che viene detto):
-r. 1-6: "bugie di una macchina da guerra". Qui Jill dice ella ha creduto di poter cambiare il suo ex capitano, in quanto vi aveva visto un briciolo di umanità in lui (nei gesti,nelle parole, nello sguardo). Tuttavia egli era oramai una macchina sanguinaria.
Cioè....in lui coabitano due persone: il Wesker crudele e folle e l'Albert umano e non è un caso che qui lei si riferisca alla prima persona....
-r. 7-8:"l'origine di tutti i mali". Qui viene espresso benissimo il concetto di "Wesker come causa del suo male" sia passato, che presente, che futuro, in quanto lei non potrà mai dimenticare - e dimenticarlo-....
r. 9-15:"la triste realtà di Wesker". Ovviamente, l'uomo non ha mai fatto vedere il suo vero volto, neppure alla Valentine. Infatti egli è stato obbligato ad abbandonare la sua umanità in nome della ricerca e si è scavato la fossa ancora prima di avere le manie di superiorità...
r. 16-18:"Possibilità distrutte a priori". Viene ribadito un doppio concetto, ovvero sia la ricerca di Wesker di divenire un dio ( scaturita da chissà quale cosa), sia quella di trovare in Jill l'umanità che aveva perduto. Purtroppo il tradimento, le crudeltà e la perdita di umanità hanno precluso per sempre la possibilità che i due si amassero completamente.
r. 19-24: "vittime di un crudele destino". Tutti e due sono stati traditi dall'individuo di cui si fidavano. Hanno sacrificato le loro vite per inseguire un sogno, un'illusione ed il gorgo in cui sono caduti è nero, oscuro....
r. 25-27:"Sonni tormentati". Le vicende che Jill ha sperimentato sulla propria pelle l'hanno marchiata a vita e la continueranno a disturbare mentre dorme. Gli incubi di quando la visitavano durante la prigionia non sarebbero finiti con essa...magari si sarebbero amplificati.
D'altra parte è un interrogativo giusto quello della ragazza su Wesker. Lui è e rimane un personaggio enigmatico....
r. 28-29: "vittime del terzo dramma". Come specificato dalla Valentine, il disegno più grande di loro li ha inglobati in una realtà, in cui non hanno potuto scegliere chi essere e chi non essere.
Wesker è diventato una macchina assassina a causa di Spencer, Jill ha perso la tranquillità a causa del principe nero. Tutti e due non hanno avuto la possibilità di scegliere e l'origine du tutti i mali è e rimane Ozwell....
r. 30-37:"pensieri e riflessioni di Jill". Si ritorna al discorso del capitolo chiuso.
Infatti,se da un lato con la morte di Wesker è morta anche una parte della giovane (sconfitta della nemesi), dall'altra questa Jill Valentine vivrà per sempre (amore che va oltre la morte, così come gli incubi).
Ella non può mentire a sè stessa. La perdita dell'uomo le ha creato un gran vuoto, accompagnato da profondo e sincero dolore. Inoltre, confessa di aver amato non il capitato (mai esistito), ma l'Albert crudele e ingannatore, in cui c'era però quel briciolo di umanità.....
E' un assurdo, ma se fossero state persone differenti, non sarebbero stati attratti l'uno dall'altra e viceversa.
r. 38-43: "La bestia che ha distrutto l'uomo". Qui la Valentine riconosce la genialità del principe nero. Con essa lui avrebbe fatto cose ben più grandi ed importanti al servizio del bene che a quello del male.
In seguito, troviamo il salto di qualità dei pensieri della donna. Lei riconosce che Wesker sia diventato un mostro e non perchè lo era fin dall'inizio. Cioè, lui lo era, ma era anche umano. Andando avanti con gli anni, la parte malefica -come un cancro- ha distrutto la parte umana.
Con tale discorso, Jill ammette l'ambivalenza antitetica dell' "essere Wesker".
r. 44-56: "Chi è Albert Wesker per Jill". Valevoli qui le riflessioni che io feci per il cap.15, ma alla luce dei nuovi fatti, esse assumono un valore più potente e profondo ( infatti lui è morto-?-). E' un ricordo che brucia ancora, nonostante tutto. Inoltre lei è ancora spaccata in due, divisa tra l'odio e l'amore. E' bloccata in un circuito senza via d'uscita (particolare la sua affermazione :"ultimamente non so più neanche cosa sono").
La confusione, che l'ha accompagnata durante la prigionia, non l'ha per niente abbandonata...
r. 57-60:" Verità e false promesse". Qui la lacrima di Jill smentisce ancora una volta quel che ha pensato e poi ha scritto. Ella prova pietà per l'uomo, oltre che il dolore per la sua perdita.
Struggente la sua riflessione sul suo amore impossibile e il suo desiderio irrealizzabile di poter amare completamente il principe nero. Ella sa che non potrebbe farlo, perchè dovrebbe credere che nell'uomo ci sia solo la parte umana, ma non è così ( sarebbe quindi una bugia nei confronti di sè stessa prima che in quelli degli altri).
r. 61-62: "Il tempo non cura le ferite". Lei crede che ciò che prova e ha provato sia frutto di chissà quale manipolamento da parte di Wesker, ma non è così. Ella cerca di trovare una giustificazione ai suoi sentimenti, che ancora adesso la fanno scivolare nell'oblio e nella contraddizione. Tuttavia è conscia di aver provato da sola taluni sentimenti e sensazioni...
r. 63-67: "Dr. Jekill e Mr. Hyde". Albert era mosso da più personalità, in cui spiccavano quella prettamente umana e quella assassina, crudele.
Giustissime e profonde le riflessioni della donna, che ricosce il lato umano sempre presente nel principe nero. Il suo è un odio verso tutto e tutti, scaturito per la vita che ha condotto, per il fatto di essere stato manipolato, per non aver avuto la possibilità di scegliere.
"Con te ho perso ancora una volta ciò che mi era rimasto" è un'espressione che ho gradito e che può avere due letture:
La prima tocca la ragione per vivere della Valentine. Infatti ella ha speso una vita per rincorrere il suo nemico e con la sua morte ha perso quel suddetto motivo.
La seconda è più "intimistica". Lei in tutti questi anni ha provato un odio profondo (oltre che l'amore, ma se ne è accorta relativamente tardi), che ha offuscato tutti gli altri sentimenti.
Ciò che le era rimasto era proprio questo. Mi spiego.
Non avendo più una famiglia, ai tempi della S.T.A.R.S. aveva riposto estrema fiducia ( e qualcosa di più) nel suo capitato. Tutto però è stato distrutto dal tradimento di lui.
L'odio che è nato le è servito per continuare a vivere.
Adesso Jill ha perso Wesker per la seconda volta e i sentimenti che la animavano (almeno apparentemente). Le era e le è rimasto l'odio e l'amore.
r. 68-fine: "pensieri finali- addio". Di questa parte, ciò che mi ha colpito è stata l'antitesi tra il riposo ritrovato (?) da parte di Wesker e la consapevolezza di Jill di non poter più dormire sonni tranquilli (sia al pensiero dell'orrore, sia a quello di un amore perduto).
Nonostante tutto poi, ella non riesce ad odiarlo... ç_ç__

A conclusione di questa seconda parte, ammetto che mi sono veramente commossa.
In queste parole trasparivano i sentimenti contrastanti, l'animo devastato, il grande vuoto nell'anima....Struggente, soprattutto avendo a mente tutto quel che è accaduto in passato....

Infine, bella l'immagine finale, dove i due, in silenzio, ripartono verso casa.
Sembrerebbe la degna scena finale di un gioco/film.
Tuttavia, devono ancora venire i titoli di coda.....

3)Intanto, piaciuto il testo allineato sulla destra, come a voler significare un'ipotetica "risposta" in un monologo trasformato in maniera astratta in dialogo.
Particolare è l'ambientazione del cimitero ed è abbastanza intuibile di quale tu stia parlando.
Wesker va nell'unico luogo a lui familiare, che lo lega ancora a qualcuno sulla terra.
Egli raggiunge la "falsa" tomba di Jill e sembra quasi che lui voglia fare una sorta di connessione con la ragazza.
Questo è il luogo in cui -forse- avrebbero potuto decidere diversamente di cosa fare delle proprie vite.
Egli sorride perchè sa che nessuno avrebbe eretto una tomba per lui -anche se non gliene importi nulla-.
Tuttavia in questo sorriso io vi ravvedo qualcos'altro.
E' amaro, poichè in fondo penso che il principe nero abbia capito che Jill avesse ragione. Lui ha dedicato la sua vita per nulla, per raggiungere un obbiettivo effimero quando le priorità e le cose veramente importanti sono altre.
E' anche un sorriso malinconico perchè sa di aver fallito, ma soprattutto di aver perso la giovane.

Bello e significativo il gesto del fiore piantato nel terreno. Per me è una sorta di messaggio in codice, di cui ne sono a conoscenza lui e colei che per prima lo fece. Lui è vivo ( da qualche parte), ma non so se voglia essere trovato.
Comunque, chissà se la giovane lo vedrà.... ma qui mi viene da rispondere con una domanda : se uno è vivo, che senso ha tenere una lapide in un cimitero? Probabilmente, Jill assisterebbe alla sua rimozione ed il mese che è passato potrebbe significare che quel momento è vicino ( un fiore non appassisce tanto in fretta...).
Comunque se ciò avvenisse ( dico ipoteticamente perchè lasci un finale aperto), credo che Jill lo andrebbe a cercare - non è stata la sua ragione di vita per tanto tempo?-. Lei lo farebbe, perchè sapendo che il suo Albert è ancora in vita, la confusione, i dubbi, le sofferenze, i ricordi, riprenderebbero vigore fino a farla stare nuovamente e pesantemente male....

Tornando alla scena, mi immagino proprio questo Wesker davanti alla tomba...magari a ricordare quegli occhi puri e sinceri che lo hanno guardato, quel giorno.
Sai, Grace, che canzone mi ha fatto ricordare una tale immagine? ( però non ridere *///* e se non ti piace, dimmelo che la cancello subito....)
" Per i tuoi larghi occhi" di De Andrè. Ti lascio qualche strofa significativa, che a mio parere calzano a pennello con alcuni pensieri di Albertino- che ovviamente bisogna saper interpretare, perchè non parla-:
"Io ti dico che mai
il ricordo che in me lascerai
sarà stretto al mio cuore
da un motivo d'amore.
Non pensarlo perchè
tutto quel che ricordo di te,
di quegli attimi amari,
sono i tuoi occhi chiari.. [...]
E se tu tornerai
t'amerò come sempre ti amai,
come un bel sogno inutile
che si scorda al mattino.
Ma i tuoi larghi occhi,
i tuoi larghi occhi chiari
anche se non verrai
non li scorderò mai."
( perdona il mio lato sensibile, la scena mi ha commosso...lo so, mi sono fatta un pò prendere la mano *///*)

Successivamente, il sorriso si tramuta in ghigno ( a significare che l'ambivalenza contraddittoria è ancora presente in lui. Non si è redento.). Egli sa che come la giovane non dormirà sonni tranquilli, sia per Spencer, sia per lei.
Anche il principe nero è stato imbrattato dalla pece...
Infine, d'effetto la chiusura, che rimanda al bellissimo pezzo declamato del cap.11 dell "Immortal Bard".
Anche Wesker è stato un attore che ha pavoneggiato la sua ora di palco e di cui non si saprà più nulla.
Tuttavia, chi è morto per il pubblico, non significa che sia morto anche per il privato.
Un uomo vive lo stesso, anche se nascosto dal mondo esterno. Inoltre il "si sa" è ben diverso dall' "io so".La conoscenza personale non sottointende quella generale....Spero di essermi spiegata.. ;)


Allora, riprendo le tue note a piè di pagina.... ( per caso quel "giocando a RE5" era riferito anche a me? :D....comuque rivedendo all'inizio la scena della Crow Lady, ammetto che un pensiero a riguardo ce l'ho fatto)...
Va beh, torno seria..
Ecco.......................... *O* e ç_ç_____________
Grace, tu mi hai un'altra volta commosso .....cioè....Sniff....hai fatto dei ringraziamenti che non mi sarei sognata neanche lontanamente. Mi sono sentita estremamente lusingata, commossa ....tutto per qualcosa che, come hai specificato te, ho fatto spontaneamente.
La sintonia che si è instaurato è davvero qualcosa di più unico che raro ed ammetto che sarà uno dei ricordi più cari di questa FanFiction.
Ti dico, comunque: "non c'è di che.". Sono anche io che ti devo infinitamente ringraziare, per le parole spese, per il tempo dedicato, per tutto...
Per me, come lettrice, come persona, è stata una bellissima esperienza che andrà a far parte di me, non ci sono dubbi in proposito.....bellissima proprio perchè è stata compartecipata, sentita, sincera.....
"And the best treasure you can discover in the world is a friend.This is it"
Ah...a proposito....il “pochino emozionato” non si confà assolutamente a me e lo sai bene ;)

Ci si sente presto, Grace.
Un bacio grandissimo
Un abbraccio a tutto tondo come lo è il mondo
e
<3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 ( tanti quanti sono i capitoli della tua stupenda storia)

Asty

Nuovo recensore

Ho avuto giorni molto impegnati che mi hanno tenuto lontano da EFP... ma devo dire che rientrare e trovare ben TRE capitoli della tua storia, compreso il gran finale, è stato una gradita sorpresa natalizia! Dato che ho letto questi ultimi 3 capitoli quasi in consecutiva (e che tu stessa hai suggerito di farlo con gli ultimi due) metto qui la mia recensione, ma di fatto in questa tratterò i capitoli 15, 16 e 17.

Ovviamente, la prima cosa da fare sono i complimenti: una storia da 17 capitoli risulta ai miei occhi come un lavoro decisamente colossale, un piccolo romanzo ormai e questo senza contare che alla quantità si aggiunge una qualità che non è mai scesa sotto i nuoi ottimi standard. Per questo fandom una cosa come The Days Lost In Nightmare non può che essere una grande risorsa, un piccolo rifugio per fan ancora assetati di Wesker, di Jill e di quel periodo tanto confuso quanto intrigante nascosto tra le pieghe di Resident Evil 5 e apparentemente ormai divenuto il passato. 

Ma passato non è, almeno non qui, e gli eventi che dal Capitolo 16 cominciano a dipanarsi si fanno sempre più "scottanti". Sul Capitolo 15 devo ammettere che ho provato una certa "dualità" di reazioni: le scene sono, come già si facevano sentire in capitoli precedenti, decisamente "dirette". Non ci sono allusioni o casuali rimandi, ne cose da cui il lettore può andare a dedurre: la coppia angst, ormai giunta al climax della storia, si dipana in tutto il suo contorto splendore, tra mille dualismi, contraddizioni e sofferenza da entrambe le parti.

Ecco, forse questo "da entrambe le parti" è stato per me un pò confuso, ma questo è forse legato solo al tuo approccio. Non la definirei una caratteristica negativa: semplicemente tu mostri quello che c'è dentro la testa di Wesker, e ovviamente per un personaggio sempre più simile a un blocco di ghiaccio una tale operazione stordisce quasi il lettore. Personalmente ho sempre pensato a Wesker come a qualcosa di privo di emozioni, tu lo trasformi invece in un Mr. Hyde ormai quasi completamente dimentico del suo Jekyll, ma che tuttavia mantiene quel briciolo di umanità come un peso attaccato al cuore, un peso che solo Jill è in grado di fargli notare.

Ora, questo può sembrare OOC, e visto che voglio essere del tutto sincero, all'inizio mi è sembrato così. Però... però "Mi dispiace" è stato un momento molto, MOLTO forte, e non posso fare a meno di pensare che se quel momento ha avuto un impatto così grande è stato anche grazie alla maestria con cui hai plasmato questo lato di Wesker in The Days Lost In Nightmare, una sorta di climax appunto che ha portato alla nascita di un personaggio forse leggermente diverso nell'introspezione da quello che siamo abituati a vedere, ma decisamente rivelante ed emozionante. Un grandissimo lavoro di scrittura che non me la sento proprio di etichettare con "OOC" o "IC" perché si tratta semplicemente di ottimo "character developement" per dirla all'inglese, che mi ha colptio. Brava! 

Detto questo, una piccola nota sull'action, che credo sia uno dei tuoi punti forti in assoluto. Avevo pensato di leggere e recensire il capitolo 15 da solo ma, una volta da un'occhiata all'inizio "col botto" del capitolo 16 (lo scontro con la BOW) non ho potuto fare a meno di continuare. Sei bravissima con l'action (te lo confesso: sto prendendo appunti... personalmente le scene d'azione mi hanno sempre dato molti grattacapi!) ed è stato molto bello durante tutta la fic vedere questi sprazzi di violenza che, come una canzone in un musical, vanno ad intrecciarsi con la narrativa portandola al livello successivo piuttosto che mettendola in pausa per un pò d'azione fine a se stesso. Il "ritmo" che hai nel gestire amore e morte è qualcosa decisamente legato a doppio filo con un universe come quello di Resident Evil, ed è stato una gioia per gli occhi leggere suddette sitauzioni.

L'epilogo poi, mi è piaciuto moltissimo... e no, non parlo della citazione de La Lapide, per quanto ti ringrazi e mi senta umilmente onorato! Momenti come questo epilogo (che personalmente vedrei benissimo anche come fanfiction a se stante, ha un proprio nucleo interno coerente e scorrevole) sono ciò che adoro di più dell'intero fandom, e tu lo usi per mettere il punto (esclamativo) finale. "Irrimediabilmente amato" è sia una poetica visione di una supposta Sindrome di Stoccolma sia qualcosa d'indicibilmente più profondo, l'essenza stessa che sta alla base del rapporto odio/amore così "irrimediabilmente" (appunto!) angst tra Jill e Wesker. 

Per concludere: hai terminato con superba capacità di "tirare i fili" una fanfiction immensa, un lavoro lungo ed elaborato che rimane a giusto merito incastonato tra le migliori perle che il fandom di Resident Evil ha da offrire. Spero che questa coppia continui ad essere una fonte d'ispirazione per te, ma al momento, sono più che soddisfatto e assolutamente in ammirazione del tuo lavoro. 

Lo dico di nuovo e (per ora) chiudo qui: ottimo lavoro! 

Recensore Junior

Ed eccomi qua dopo tanto tempo, ti chiedo scusa ma non ho potuto recensire molti dei tuoi capitoli ma ti assicuro che ho letto tutto e man mano che andavo avanti la tua storia mi è piaciuta sempre di più.
Ti devo dire che mi sono davvero commossa nel leggere l'ultimo capitolo e l'epilogo. Sopratutto quando Wesker pronuncia quel "Mi dispiace" in quelle due piccole parole tira fuori tutta la sua umanità o almeno tutta quella che gli è rimasta.
I miei complimenti per aver fatto riferimento alla poesia di Waazin, l'ho letta molto tempo fa e mi è sempre rimasta impressa. Infatti quando ho letto l'ultima parte dell'epilogo lo collegata a quella meravigliosa poesia, poi ho avuto la conferma quando ho letto la tua nota dell'autrice.
I miei complimenti questa è una delle più belle fan fiction che abbia mai letto, scrivi benissimo e hai reso molto chiara l'immagine dei nostri due protagonisti. La piccola Jill forte e risoluta, ma anche piena di dubbi ed emozione, il freddo Albert che dentro di sé soffre avendo avuto una vita "maledetta" (come sostengo in una delle mie one-shot dedicata a lui) con Wesker si può dire "Ed ecco come questa storia ebbe inizio" quando cominciamo a parlare di Resident Evil, o come preferisco chiamarlo Biohazard" (trovo che abbia un suono molto affascinante xD).
Wesker senza di lui RE non esisterebbe, spero che Jake scopra qualcosa di più su suo padre e non quello che gli hanno detto tutti quelli che l'ho hanno incontrato "pazzo, mostro..." Albert è una figura coperta di mistero buona fortuna Wesker Junior alle avventure che CAPCOM ti farò affrontare, ormai la scena e tutta tua.
Ok come ho già detto hai fatto un lavoro magnifico, spero che scriverai ancora.
Adesso mi avvolgo nel mistero e sparisco.
Baci, martamatta

PS non mi rassegnerò mai nel credere che l'uomo in nero sia davvero morto xD (anche se è un illusione)