Recensioni per
Rule of Three
di SAranel
Cioè.. tu hai un centinaio di meraviglie così da parte e non le pubblichi???? AAAAAAAAAAAAAAAAAAAA SARA!!!!!!!! **abbraccia** tu devi pubblicare, io commossa ed emozionata. Sai che amo le tue storie e come scrivi e ogni one-shot è un balsamo per me <3 |
Sarretta mia, questa storia è poesia pura, come il primo sorso d'acqua per quelle povere anime in Afghanistan... Splendido vedere l'evoluzione di John attraverso gli ostacoli che la vita gli ha messo sul suo cammino. Il tutto condito da descrizioni perfette e armoniose, tanto tipiche delle sue storie. Mi aspettavo una paccata d'angst alla fine, invece ci hai regalato una splendida vagonata di fluff *____* Grazie mia cara <3 |
Io mi chiedo, perché lasci le tue storie nei meandri del tuo computer, specialmente se sono così splendide? Non si fa. Hai il dovere morale di condividerle con noi perché si! Altrimenti mi dovrò munire di altri mezzi....*contatta un hacker per entrare nel suo pc e leggerle comunque* XDD |
Si finisce per essere ripetitivi nelle recensioni, specie quando una storia piace. Però, beh, mi è piaciuta! Ottima l'idea di confrontare la regola del tre con le esperienze di John. Di sicuro il nostro dottre è un uomo che ha affrontato situazioni di ogni tipo ed ha anche molto sofferto. Certo niente lo avrebbe potuto preparare a Sherlock, per l'intensità con la quale gli è entrato nella vita e nel cuore e anche per il dolore che gli ha provocato. E poi tutte noi vorremmo che il suo ritorno fosse in un certo modo (bellissimo il bacio tremendo!), anche se razionalmente ci rendiamo conto che gli autori non ci soddisferanno mai. Per fortuna abbiamo la nostra fantasia! Buon Natale, cara, spolvera l'hard disk più spesso! |
Sappi che mi hai fatto piangere. Ormai lo fai sempre. Forse in questo periodo sono troppo sensibile io, o forse sei tu che sei troppo brava, io questo non lo so davvero. Sappi solo che quando sono arrivata a "tre anni", mi è partita "here i am" di Bryan Adams e pareva fatto di proposito. Ho gli occhi lucidi, e il cuore che batte a mille. Mi hai trasmesso più di quanto riesca ad esprimere, probabilmente, e ci sono talmente tante cose che vorrei dirti, cara, che finirei per essere melensa. Sei magnifica, e questa fanfiction è... stupenda. Come tutto ciò che scrivi si trasforma in oro colato. Finisco probabilmente per essere ripetitiva ogni volta, ma come muovi tu, Sherlock e John, mi fai piangere ogni volta perché sei semplicemente magnifica. Love you! |
Eh no, questa storia non poteva certo restare nel tuo pc a fare la muffa, MAISIA veramente!
Mi è piaciuta molto la scansione temporale di questi episodi che in qualche modo hanno segnato la vita di John. Il primo, di quando sono bambini, mi ha inquietato e mi sono ritrovata anch'io a trattenere il respiro con lui, perché hai descritto benissimo il panico che lo attanaglia (considera che poi io non so nuotare e morire affogata è una delle mie paure ancestrali). E quello dell'acqua, la scena dell'infermiera e del bambino malato, è stupenda, delicata, mostra una donna che crede in quello che fa, nonostante tutto, nonostante anche la disonestà degli altri. Quella delle tre settimane senza cibo mi ha fatto ghignare... stupenda... sfido chiunque a non perdere la testa dopo quasi un mese di digiuno. E Mrs. Hudson... povera, santa donna! Inuitle dire che l'ultimo mi ha spezzato il cuore e poi mi ha fatto sospirare per la dolcezza, specie di quel bacio strano ed impacciato *_* |
Bene *si sfrega le mani* da dove inizio? Da dove inizio? Inizio alle fine. |