Recensioni per
La protettrice del cuore
di TaRi WhiteDragon

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Little Owl
03/11/07, ore 17:58

Il regolamento di EFP mi impone di postare anche qui la recensione negativa sulla tua fanfiction che tra breve comparirà sulle pagine di Dialetticamente (http://dialetticamente.splinder.com/) Capitolo I: Una nuova segretaria alla Kaiba Corp. La fanfiction si apre con Isono (Roland) che annuncia al suo capo di avere delle pessime notizie per lui. Kaiba si domanda se, per caso, la brutta notizia non riguardi la borsa o le azioni perché, dopo il suo ultimo duello con Yugi, risalente a nove anni prima, l’azienda ha avuto delle perdite a causa del mancato interesse per il Duel Monsters. Prima di continuare, lasciatemi essere pignola: qui ci viene detto che la Kaiba Corporation è in perdita a causa del disinteresse nei confronti del Duel Monsters, il che è assurdo. La K.C. non si occupa di Duel Monsters. La K.C. si occupa di software per giocattoli. Sì, produce terreni da gioco per Duel Monsters, ma anche realtà virtuali, congegni elettronici e tutto ciò che non è “meccanico” in un giocattolo. Dunque, un calo di interesse del Duel Monsters non dovrebbe danneggiare una azienda come la Kaiba Corporation, perché non ne è la fonte primaria di guadagno, ma una accessoria. Ma torniamo alla storia: in realtà la brutta notizia è che la segretaria personale del presidente è stata uccisa con tutta la sua famiglia, e Kaiba prende la decisione di presentarsi dai parenti delle vittime insieme alla sua fidanzata, tale Lilian, per mostrare di avere un cuore, pensando che questa sua apparizione porterà soldi all’azienda Siamo tutti d’accordo che Kaiba è un opportunista insensibile, ma di certo non è un ipocrita: davanti alla morte di una persona che conosce lui potrà reagire con menefreghismo, ma di certo lungi da lui l’idea di approfittarsi della morte di qualcun altro! Dunque, questo OOC, non è fastidioso proprio solo in quanto tale ma anche gretto e inutile. Proseguendo con la narrazione, veniamo bruscamente catapultati in un repentino cambio di scena introdotto con il “drin, drin” (non è una citazione: i suoi hanno molte più “i” e la virgola funge da collante tra le due parole) di un telefono, in cui assistiamo ad uno stralcio di conversazione tra un certo Zivago e una donna che lui chiama Milady. I due, dopo aver appreso dai giornali della morte della segretaria di Kaiba (o si riferirà forse alla presenza dei futuri signori Kaiba alla casa dei parenti della segretaria? Sarebbe meglio specificare) decidono che è giunto il momento di mettere in atto un diabolico piano che si concluderà nell’arco di sei (scritto, ovviamente, in numero) mesi, con la morte del CEO della Kaiba Corporation. La telefonata si conclude con un “tu tu tu” (non è una citazione) e con uno dei due, non si capisce se Zivago o la donna, presumo la donna, che ride nell’oscurità. La scena cambia di nuovo, e questa volta ci troviamo tre giorni più avanti, alla selezione della nuova segretaria e ad occuparsene ci sono Mokuba e Isono che, dopo aver ascoltato una cinquantina di persone, tutte poco valide, decidono di assumere la prima ragazza carina che fosse entrata. Lasciano passare altre dodici candidate, fino a che non arriva *lei*. Capelli biondi, occhi d’ametista (eh?) e voce dolce. Mokuba e Isono non hanno dubbi: Mia Hakiwara, anche se non ha un briciolo di esperienza, sarà la nuova segretaria di Seto Kaiba e, visto l’ammontare di lavoro, è invitata ad iniziare immediatamente cominciando con lo smistare un quantitativo industriale di posta (anche se io mi rifiuto di credere che alla Kaiba Corporation arrivino così tante lettere e non e-mail), e così si conclude il capitolo. Capitolo II: Mia vuole mollare Il capitolo inizia con la conferma di tutti i miei sospetti: cioè che Mokuba e Isono sono due grandi incompetenti. Oppure lo è Kaiba, ma io non ne sono convinta. Sta di fatto che, dopo aver assunto una così valida segretaria per il CEO, si siano casualmente dimenticati di dirglielo e il grande capo non si è mai accorto, in quattro giorni, che la scrivania accanto al suo ufficio fosse occupata da una nuova, affascinante presenza: così la nostra giovane, alla fine, decide di presentarsi. Lasciatemi tralasciare questo piccolo e squallido (sì, squallido) dialogo del tutto inutile ai fini della trama, salvo forse per far apparire la nostra Mia una meraviglia di segretaria e Kaiba un capo incompetente, e arriviamo al momento più commovente (per me e per Kazuki Takahashi): Kaiba, pochi giorni prima, aveva catalogato come “inadeguato” un progetto per un Duel Disk e ora, con tutto il suo splendido menefreghismo, ordina alla segretaria di licenziare chi si era occupato dei progetti, perché lui, nella sua azienda, non vuole elementi deboli. Però la nostra Mia dall’animo nobile non può accettare una cosa simile: lei non può licenziare quell’uomo perché si sentirebbe in colpa nei confronti di lui e della sua famiglia. Allora Kaiba la rassicura: farà licenziare quell’uomo da qualcun altro e per il momento la manda semplicemente a prendergli un caffè, suggerendole inoltre di non essere un elemento poco valido se non vuole essere licenziata. Mia esce dall’ufficio sconvolta, perché non può credere che Kaiba sia un uomo del genere. Lo apostrofa “vigliacco” perché voleva mandare lei invece che affrontare il suo dipendente di persona e giunge alla conclusione di dimettersi perché non può lavorare per un uomo simile. Mia è stupita che Kaiba sia un uomo meschino. Io, invece, sono stupita che lei abbia ancora un lavoro visto e considerato che sembra non avere abbastanza fegato per lavorare in una azienda come La Kaiba Corporation. E Kaiba… a parte il fatto che, se non ha avuto problemi a far volar giù dalla finestra il vecchio Gozaburo, non credo che ne abbia per licenziare un uomo “qualunque”, ha un’apatia che è terrificante! Se la mia segretaria mi avesse risposto così l’avrei cacciata via a pedate. L’ultima scena del capitolo è un nuovo dialogo tra Zivago e Milady che informa l’uomo che la ragazza vuole dimettersi. Uh-uh, quindi scopriamo che la dolce Mia ha a che fare con il diabolico piano di eliminazione. Non so perché, ma me l’immaginavo. Comunque Milady ordina a Zivago (quanto mi piace questo nome!) di fare in modo che la ragazza non abbandoni il suo posto di lavoro. Così termina la telefonata e anche il secondo capitolo. Capitolo III: Confessione Questo terzo capitolo si apre con Mia che è avvicinata da un uomo vestito di bianco che la chiama per nome e le dice che non deve abbandonare il lavoro. Mia è comprensibilmente tesa e, ovviamente, chiede all’uomo come faccia a sapere che lei vuole abbandonare; lui risponde che non può dirglielo, ma le dice che lei sa benissimo il perché non deve licenziarsi. Mia, allora, sembra ricordarsi immediatamente di qualcosa e da la colpa della sua dimenticanza a dei vuoti di memoria, di cui sembra però che l’uomo sia perfettamente al corrente. Lui, a questo punto, se ne va e lei rimane sola, sussurrando che lui non lo avrebbe ucciso. Lo ammetto, io non ho fiducia nelle persone: quando capita che qualcuno mi si avvicina, chiamandomi per giunta con il mio nome senza che io sappia chi è quella persona divento molto sospettosa, come suppongo capiti alla maggior parte delle persone. Quindi, per rendere la scena più realistica sarebbe bastato un “ma lei chi è?”, o almeno esitare davanti ad una simile figura. Il capitolo prosegue con un’ellissi temporale che ci porta ad un mese avanti, e veniamo informati che Mia non ha abbandonato il lavoro e che è vittima di continui e atroci mal di testa, tanto che una mattina, quando Kaiba va da lei per avvertirla che arriveranno visite, lei si trova ancora imbambolata davanti al foglio bianco su cui le era stato detto di scrivere qualcosa (una lettera, presumo e, ancora una volta, possibile che una segretaria della K.C. non abbia un computer a disposizione?) che lei però ha dimenticato. Tutto a un tratto Kaiba si rende conto che in Mia c’è qualcosa che non va: la ragazza è pallidissima e lui, da gran gentleman qual è, le dice di andarsene a casa perché non vuole che lei gli attacchi un qualche tipo di malattia… Ma non fa in tempo a finire di parlare che la ragazza sviene sul posto. La nostra Mia rinviene poco dopo e, al termine di un breve dibattito sull’insensibilità di Kaiba, prende coraggio e, guardandolo negli occhi, gli confessa il suo amore. Veniamo così a sapere, in un tripudio di puntini di sospensione (alcune volte in un numero uguale a tre, altre no), che la nostra giovane è da sempre innamorata dell’ affascinante CEO della Kaiba Corporation fin da quando lui era il campione di Duel Monsters (scritto tutto in minuscolo e senza la “n”). Lei sperava, andando a lavorare per lui, di conoscerlo, di diventargli amica, ma ha poi scoperto la cruda verità: Kaiba odia il mondo, è un capo che può essere paragonato solo a Miranda Priestly de Il Diavolo veste Prada ed è un mostro senza cuore. Vi giuro che sono… sconvolta. Tutto questo bashing su Kaiba mi distrugge. Tutto questo far risaltare i lati negativi (effettivamente suoi o attribuiti volontariamente dall’autrice) del suo carattere per farci vedere quanto Mia sia brava, dolce e carina ha lo stesso effetto di uno sputo in faccia. Io capisco, so che Kaiba non è un mostro di simpatia, ma non esageriamo! O, se proprio vogliamo esagerare, diamogli uno spessore psicologico. Mi sembra veramente una macchia nera che vaga e, di tanto in tanto, è illuminata dalla radiosa presenza della figura femminile. I personaggi non sono bianchi o neri, e se si vuole scrivere di un dato personaggio, soprattutto se creato da altri, è bene aver chiari sia i suoi lati positivi, sia quelli negativi, altrimenti il racconto diventerà sterile e privo di attrattiva. Ma torniamo alla storia. Kaiba si sente ferito (cioè, dalla frase non si capisce molto bene chi stia pensando questa cosa, io interpreto) ed entriamo in un piccolo passaggio introspettivo decisamente inconcludente. Lui sa che quello che dice la ragazza è la verità, e quindi non dovrebbe essere impressionato (ehm… non è che Kaiba e la realtà vadano proprio tanto d’accordo, sai?) però, dette da Mia, quelle parole assumono tutto un altro significato: lui, nei suoi confronti, si sente come quando ha incontrato Lilian. All’inizio la odiava, ma ora sono in procinto di sposarsi. Si chiede se gli capiterà la stessa cosa ora con Mia… Ma il nostro uomo non può ribattere alla sua segretaria perché, proprio in quel momento, arrivano Yugi (che non va scritto con “gh”!) e Jounouchi (Joey). I due entrano e, davanti alla scena che si presenta ai loro occhi, Jounouchi prende in giro Kaiba accusandolo di avere una relazione con la segretaria (e usando “è” invece di “eh”) e l’altro risponde con un tentativo mal riuscito di sarcasmo, per poi presentare ai due la nostra Mia. Yugi, a questo punto, si rivolge a Kaiba chiedendogli se ha riflettuto su una proposta fattagli da Pegasus tempo prima: Kaiba dovrebbe prendere possesso della sua azienda, l’Industrial Illusion. A quanto pare il buon vecchio Pegasus sta morendo di tumore e Kaiba deve decidersi se acquisire anche la società dell’altro uomo; ma siccome sembra indeciso, Yugi lo rassicura, dicendogli che, comunque, lui e Jounouchi lo aiuteranno, l’uno per quanto riguarda la consulenza e l’altro per le questioni di danaro con funzione di contabile o commercialista, immagino. Eh? Volevo dire… eh? No, no, no, qui non ci siamo. Prima di tutto: spiegatemi per quale bizzarra legge fisica Yugi e Jounouchi sono diventati i migliori amici di Kaiba. Ok che alla fine tra di loro si era venuto a formare una specie di “rapporto”, ma da quello ad essere amiconi… Poi, scusate sempre la mia ignoranza, ma che lavoro fanno Yugi e Jounouchi? Perché dovrebbero assistere Kaiba? Lavorano per lui? Questo andrebbe spiegato, tanto più che Jounouchi non è propriamente quello che si definisce un genio… E anche perché il tutto sembra proprio campato in aria tanto per far intervenire due personaggi “principali” nella scena. Un’altra cosa che non mi spiego è questo spasmodico affetto che Kaiba sembra provare per Pegasus. I due, mi spiace dirlo, hanno forti dissapori, soprattutto dal lato di Kaiba, visto e considerato che Pegasus, per poco, non metteva le mani sulla sua azienda. Dunque sarebbe carino spiegare come si è passato dall’odio all’amore, anche in questo caso. L’ultima cosa è ancora inerente alle aziende e a ciò che producono: Pegasus, lo sappiamo tutti, è l’inventore del Duel Monsters. Ricordate quel famoso gioco che ad inizio fanfiction non andava più di moda e causava perdite alla K.C.? Sì, proprio quello. Dunque spiegatemi, visto che io non ci arrivo, perché mai Kaiba dovrebbe accettare di rilevare una azienda che, se tutto va bene, non lavora ed è sommersa di debiti? Continuando una riga più sotto succede una cosa (un’altra) che non ho capito. Jounouchi osservando attentamente Mia sembra come riconoscerla: sostiene infatti che lei sia sua cugina e che sono diversi anni che i due non si vedono. Mia, ovviamente, dice di non conoscerlo affatto e di non avere il fratello che Jounouchi le attribuisce. Lui, spiazzato e imbarazzato sparisce allora dalla scena per non tornarvi mai più. Utilità ai fini della trama di questo siparietto? Nessuna. Tranne forse fare un po’ di sano bashing su Jounouchi e mostrare quanto la nostra meravigliosa Mia sia imperturbabile e gentilissima con chiunque. Io dico che si poteva evitare: non per il fatto che il personaggio (a cui, tra parentesi, io sono molto affezionata) faccia una figuraccia, lui va avanti cinque serie, a figuracce; ma perché queste affermazioni non sono in linea con il suo personaggio. È poco probabile che lui, vista una ragazza così carina, si metta a parlare di parentela: piuttosto cercherà di fare il cascamorto, come fa la prima volta che incontra Mai nel Regno dei Duellanti. L’autrice avrebbe potuto rendere questa scenetta un po’ più realistica, magari mettendoci dentro i commenti “pacifisti” di Yugi e quelli “sarcastici” di Kaiba che, ad esempio, poteva accusarlo di essere mediocre (bonkotsu, nell’originale Giapponese, è uno degli aggettivi spregiativi che Kaiba usa più spesso, rivolgendosi a Jounouchi) nel comportarsi con le ragazze come lo era una volta a giocare a Duel Monsters. Utilità ai fini della trama di questo siparietto con le opportune modifiche? Sempre nessuna ma io, da fan quale sono, sarei stata contenta di vedere i personaggi relazionarsi tra di loro in maniera perfettamente IC. Una volta sparito Jounouchi, Yugi chiede nuovamente a Kaiba di prendere una decisione. Questi, che non sa cosa fare, chiede consiglio a… Mia. Dopo le elucubrazioni mentali piuttosto banali della ragazza, sconvolta perché, fino a quel momento, lui le ha fatto fare solo la segretaria (magari poteva essere in crisi perché se dava una risposta sbagliata il capo poteva giudicarla un elemento “poco valido” o poteva causare danni all’azienda, non so), lei risponde che è una buona idea. Kaiba segue il consiglio di Mia e accetta di prendere possesso dell’altra azienda. Quando Yugi, dichiaratosi d’accordo, esce, Kaiba e Mia rimangono soli nell’ufficio e fanno l’amore. Se io fossi Kaiba, in questo momento, sbatterei fuori a pedate dal mio ufficio sia la mia segretaria sia il mio “consulente”: l’azienda di Pegasus dovrebbe essere a terra, sommersa dai debiti, per quale arcano motivo rilevarla sarebbe vantaggioso per la Kaiba Corporation? Perché? Credo che questo intervento servisse all’autrice per mostrarci quanto Kaiba ora si fidi della sua Mia, solo che mi sembra un po’ superficiale… Sembra come se Kaiba si sia improvvisamente innamorato di lei, senza un vero perché e ora si fosse trasformato in un orsacchiotto gommoso. Comunque il capitolo si conclude con una ulteriore conversazione telefonica tra Milady e Zivago, in cui veniamo a sapere che Kaiba si è innamorato di Mia e che questo è un passo avanti per il loro progetto… Capitolo IV: La casa di Mia Questo quarto capitolo si apre con una discussione tra Kaiba e Mia perché il grande CEO ha paura che la stampa possa scoprire che lui ha una relazione con un’altra donna; Mia, ovviamente, non vuole sentirsi usata e dice al capo che, se lui la amasse veramente, dovrebbe lasciare Lilian. Kaiba risponde che manca troppo poco al matrimonio e che sta con Lilian perché lei lo ha accettato, Mia ribatte (a ragione) che tutto ciò non ha senso e lo molla da solo nel suo ufficio. Lilian lo ha accettato e per questo lui rimane con lei. Povera gioia. Ed io che mi ero fatta la bizzarra idea che fosse Yugi quello che aveva bisogno di approvazione. Seriamente, Kaiba non ha bisogno di essere accettato, tutt’altro, sono gli altri (Jounouchi in special modo) che vogliono essere accettati da Kaiba e fanno di tutto per dimostrargli il loro valore. L’unica eccezione è rappresentata dal faraone, ma come ho detto, è solo un’eccezione… Procediamo… Anche se Mia vuole evitare il suo capo, lui la richiama spesso nel suo ufficio (per far che non ci viene detto) e dunque la gente inizia a parlare anche in maniera pesante e offensiva, tanto che i due, venuti a conoscenza di queste voci, decidono di non parlarsi più e alla fine Mia, esausta, chiede le dimissioni. Dimissioni che Kaiba non accetta, ovviamente. Alla fine però sembra volerla convincere a prendersi una pausa e andare in malattia a causa dei suoi continui mal di testa, ma lei (non ho capito per quale concordanza logica) dice che non le importa che lui si stia per sposare e che vuole rimanere con lui. I commenti di Kaiba–Orsetto–del–Cuore sul “colpo di fulmine” ve li risparmio… Poco dopo ci troviamo a casa Kaiba, dove il CEO viene accolto da una Lilian urlante che gli dice di aver rinviato il matrimonio perché lei non potrà più entrare in un abito taglia quarantadue. Kaiba improvvisamente capisce che la sua fidanzata è incinta (è un genio o no? Dai, chi c’era arrivato?) e, preso da una morsa allo stomaco, sparisce in bagno per vomitare. Quando ne riemerge è tutto entusiasta e zuccheroso chiede alla fidanzata a che mese è: veniamo così a sapere che è in cinta da quasi due mesi e dunque ha rinviato i matrimonio di altri otto mesi. Lasciamo perdere la dolcezza di Lilian nel comunicare la lieta novella, e quella di Kaiba di sparire per andare a vomitare, ma perché rinviare il matrimonio di otto mesi? Il fatto che la nostra sia incinta dovrebbe, anzi, essere un motivo in più per accorciare i tempi. Inoltre, su Wikipedia, è spiegato graficamente come si sviluppa il feto e di conseguenza il corpo della madre, ed è lampante che, fino ai tre mesi, la pancia non cresca tanto. Il motivo addotto, poi, è estremamente banale: non si poteva chiedere a qualcuno di allargare giusto di un paio di centimetri l’abito, se era proprio necessario? Inoltre leggendo quel pezzetto ho avuto l’impressione che tutto fosse preparato ad arte, e anche malamente, per rinviare il matrimonio che è diventato scomodo. E già che siamo in argomento… perché Kaiba non viene mai interpellato nelle questioni che riguardano le nozze? Questo Kaiba che accetta le decisioni degli altri così passivamente proprio non mi convince… Comunque, nel bel mezzo della discussione, a Kaiba squilla il telefonino: è Mia, in uno stato di panico, che lo implora di raggiungerla immediatamente nel di lui ufficio. Kaiba, senza preoccuparsi della fidanzata, se ne va dalla sua Mia. Indovinate? Esatto. Anche lei è incinta. Sorpresi? Comunque sia vi risparmio le scenate isteriche e di gelosia della futura mamma, e arriviamo direttamente a quando lei costringe Kaiba ad andare a casa propria perché si sente più al sicuro. I due prendono il bus 31 (e a noi?) e arrivano alla casa di Mia: un villino molto chic pieno di mobilia di gran lusso che nemmeno Kaiba potrebbe permettersi (io dico di no, comunque…). E lui, ovviamente, glielo fa notare guardandosi attorno come un pulcino spaesato (Kaiba pulcino spaesato mi mancava, lo giuro), blaterando che forse lei è anche più ricca di lui e altre amenità del genere. Lei ribadisce che non sa nulla, e alle domande che lui le fa per sapere come è entrata in possesso della casa lei risponde che non lo sa (nonostante poche righe più sotto dica di sapere perfettamente che se l’è fatta costruire. Quando dici la coerenza). Comunque alla continua (e anche un po’ irritante) insistenza di Kaiba, lei risponde che non le interessa nulla della propria ricchezza ma vuole solo rimanere con lui, farsi fare le coccole, e mangiare tanto gelato alla pesca. Kaiba chiude la scena commentando che le donne incinte sono complicate. Il capitolo si conclude con la solita telefonata tra Milady e Zivago che si trovano costretti a rinviare (anche loro) l’operazione Elimina Kaiba perché Mia è rimasta incinta. Zivago accusa la nostra di essere una stupida (preservativi e pillola no, eh?) ma Milady lo fa calmare, dicendo che Mia è stata essenziale nel loro piano. E qui veniamo a conoscenza di un segreto sconvolgente che turberà le vostre menti vergini e immature: Milady, in realtà, è Mia. Capitolo V: La donna in bianco Questo capitolo si apre come il precedente, con una litigata tra Kaiba e la nostra Mia. Dopo aver rivelato alla sua amante che anche Lilian è incinta, la protagonista vuole, giustamente, che lui prenda una decisione, ma Kaiba non sembra dello stesso avviso: lui, infatti, non sa che fare, perché le vorrebbe entrambe, ma Mia lo liquida senza troppe cerimonie, andandosene via dall’azienda in maternità. Così, da quel giorno, non si ripresenta più in azienda e Kaiba, seppur con cinque mesi di ritardo decide di mandare Isono a casa della ragazza per sapere come sta, mentre lui se ne va in un locale très chic con la propria fidanzata (aspettare e andare il giorno dopo con calma a casa di Mia, no?). Isono si dice felice di andare e infatti, senza nemmeno avvertire di aver cambiato scena, si trova a casa della ragazza. Mia è, ovviamente, contenta di avere visite e Isono, con la delicatezza di un elefante in un negozio di cristalleria, le dice che il boss non era potuto venire perché si trovava nel locale di cui sopra e… basta. Detto questo il buon Isono prende la porta e se ne va, lasciando Mia, però, con un ghigno malvagio sul viso. Andando più avanti con la lettura si scoprirà che Mia sfrutterà questa informazione e dunque questa scena serviva proprio a questo ma… Uno non viene a casa mia, mi dice che un tizio è in un locale e poi sparisce perché ha altre commissioni da fare! Ma insomma, Kaiba lo aveva mandato lì apposta per sapere come stava Mia. In questo caso sarebbe bene arricchire un po’ il dialogo per “nascondere” la vera informazione e rendere tutto un po’ più credibile. Comunque, poco dopo, una figura oscura approfitta della momentanea assenza di Kaiba per poter accoltellare Lilian che era rimasta sola in mezzo alla strada in attesa del fidanzato. Questa figura fugge ma, a metà strada, incontra Kaiba che la riconosce: è Mia che ha accoltellato Lilian e, appena l’uomo si distrae per occuparsi della sua fidanzata, ne approfitta per fuggire. La scena cambia nuovamente, sempre senza spazi, e noi ci troviamo, credo, quattro o cinque giorni avanti, a casa di Mia. Kaiba va da lei per dirle che non la denuncerà per ciò che ha fatto, a patto che lei, una volta nato il bambino, glielo consegni senza fare storie e le impone di stare fuori dalla sua vita. E qui scopriamo che dentro Mia abita un’altra entità che commette azioni efferate, come, ad esempio, l’aver ucciso l’ex segretaria del CEO. Kaiba a questo punto sostiene (a buon ragione) che la donna sia malata e, se ne va dicendole che sarebbe tornato per il bambino. Più tardi, l’otto dicembre, Mia ha dato alla luce Kalinka (sarà un nome?) e Kaiba si presenta da lei in ospedale per prendersi la piccola perché Lilian sta per tornare a casa dopo il ricovero e vuole portarle un regalo. Questo non lo commento, si commenta da solo. Ma vi pare che Kaiba possa paragonare una bambina ad un mazzo di fiori? O a dei cioccolatini? Una bambina è un regalo? Tutto qui? Santo cielo, quella è anche sua figlia: non dovrebbe essere lì per “portare un regalo” alla sua fidanzata, ma per prendersi la bambina, visto che la sua madre biologica è una psicopatica! Ancora una volta sono sconcertata dall’apatia e dalla freddezza di questo Kaiba. Nonostante l’iniziale insistenza, Mia, alla fine, consegna (seppur a malincuore) la bambina all’uomo, convinta che a casa con lui la piccola si sarebbe trovata meglio. A casa Kaiba, poco più tardi, tutti amano la piccola nuova venuta: lui non ha detto alla fidanzata di aver, praticamente, rubato la bambina alla sua segretaria, dunque Lilian è convinta che il suo fidanzato abbia adottato la piccolina da una famiglia che non poteva permettersi di accudirla. Nel frattempo, Mia, a casa sua, cerca di trattenere l’altra dall’uscire dalla sua mente. Ma, una decina di giorni dopo il parto, l’altra Mia riesce a prendere il controllo… non dell’identità, ma delle azioni di Mia, la quale è perfettamente cosciente di quanto stava accadendo (?). Stava andando a riprendersi la bambina. Intanto, ignaro di ciò che stava accadendo, Kaiba legge la fiaba di Cappuccetto Rosso alla sua piccola. Isono, anche lui nella stanza, gli comunica che Lilian sarebbe rientrata il giorno dopo e fa per uscire… per ritornare immediatamente indietro, accompagnato da una visita. Ma ci troviamo a casa di Kaiba, oppure alla K.C.? Sarebbe meglio specificarlo, anche perché altrimenti al lettore vengono dei dubbi, tipo, per dirne uno: che diamine ci fa Isono a casa del suo capo? Comunque sia, l’ospite si rivela essere Mia: la nostra indossa una tuta attillata bianca e porta in mano una mitragliatrice. È lì per la bambina. Kaiba si alza per fronteggiarla tenendo la sua piccola Kalinka tra le braccia. Mia dice di essere uno Spirito Oscuro e che le occorre la bambina che, in quanto figlia anche dello Spirito Bianco (cioè Kaiba), verrà sacrificata affinché lo Spirito che abita dentro Mia possa vivere in eterno. Ma qui scopriamo anche un’altra cosa che ci ha tenuti col fiato sospeso dall’inizio della fanfiction: Zivago, in realtà, è Isono. Dopo un altro dialogo pieno di amenità sullo Spirito Oscuro, la nostra si trasfigura, ma non solo fisicamente! Oltre che a cambiare colore di occhi e capelli, oltre al fatto che le si allungano e affilano le unghie, perfino la mitragliatrice e la tuta cambiano di colore! Ora, non che io abbia qualcosa contro gli effetti speciali, ci mancherebbe, ma non è un tantinello esagerato, tutto ciò? Come fa la mitragliatrice a cambiare colore? Capisco che si voglia creare una specie di “contrasto” tra le due entità, ma ci sono espedienti narrativi a palate, per ovviare questo problema: far parlare le due in modo diverso è uno, ad esempio. Se Mia è dolce e riservata, l’altra può essere volgare e sfacciata. Si può variare anche negli atteggiamenti: l’una posata e un po’ impacciata, magari, e l’altra spavalda e sensuale. Questo effetto “scenico” mi ha strappato un sorriso, per quanto sembra ingenuo: qui si vuole associare il bianco al bene e il nero al male, ma in realtà questa cosa non esiste… Si poteva fare in modo di creare un distacco tra le due senza ricorrere a “mezzucci” simili, e il tutto sarebbe rimasto più incisivo e realistico. La donna chiede a Kaiba se lui ha paura e lui le risponde di provare solo pena per lei, lo Spirito Oscuro, quindi, gli dice che sbaglia a non aver paura (io mi trovo d’accordo con lo Spirito Oscuro) e che la sua fine è segnata e verrà per mano della donna che ama… ma Mia, quella vera, interviene, e dice a Kaiba di star provando a contrastare l’altra forza, ma che non potrà far nulla se lui non riuscirà ad evocare lo spirito Bianco. Però lui non ci riesce e qui, tra un avevi ragione e una dichiarazione del nostro uomo, sembra che lo Spirito Oscuro sia sparito in un angolo della mente di Mia. Ma… Non cantate vittoria troppo presto: infatti la nostra Mia, incapace di resistere al volere dello Spirito, appoggia la canna dell’arma sul cuore di Kaiba, pronta a sparare… Capitolo VI: Il Funerale Siamo arrivati al punto in cui Mia, incapace di resistere allo Spirito, sta per uccidere Kaiba. I due parlano, Kaiba la implora di fermarsi ma lei dice di non potere. A questo punto Isono si intromette nella conversazione e chiede di potersene andare: è lo Spirito Oscuro che gli risponde, dicendogli che deve rimanere e che presto lei si sarebbe anche occupata di lui (perché? Non mi risulta che questo poveruomo abbia mai fatto qualcosa di sbagliato…). Comunque, dopo che è tornata cosciente, Mia prende la sua decisione: lei vuole una vita migliore per la sua bambina e non vuole uccidere l’uomo che ama dunque, l’unica cosa che può fare, è quella di suicidarsi. Sposta l’arma dal petto di Kaiba alla sua tempia e spara. Tutto si risolve in un attimo, e dal corpo della donna escono due Spiriti, uno bianco, Mia e quello Oscuro che volteggiano per la stanza e, prima di sparire, Mia da un bacio sulla guancia a Kaiba. Proprio in quel mentre, alla fine di tutto, arriva Lilian accompagnata dalla polizia. Vedendo il proprio uomo ricoperto di sangue la donna si preoccupa, e gli dice che, siccome lui non tornava si era preoccupata e aveva chiamato la polizia. In questo breve paragrafo abbiamo scoperto ben due cose essenziali: la prima è che Kaiba si trovava alla K.C. e la seconda è che l’autrice non rilegge ciò che ha scritto nei capitoli precedenti (ma questo già si sapeva): Isono, nello scorso capitolo, aveva detto al suo capo che la fidanzata era alle terme e sarebbe ritornata solamente il giorno seguente. Ora, io dubito che sia passato così tanto tempo dall’arrivo di Mia alla sua morte ma se così fosse, primo: perché non ci è stato detto? E, secondo, se Lilian davvero è rientrata prima del previsto, come prima cosa avrebbe dovuto, secondo logica, cercare di rintracciarlo telefonicamente e poi, in un secondo momento ricorrere alla polizia. Ma proseguiamo: Kaiba è immobile, come assopito, sordo ai richiamo della donna, la bimba che lui tiene tra le braccia piange, svegliata dalla polizia (no, non dallo sparo con cui si è uccisa sua madre). Nel frattempo gli agenti arrestano Isono e un uomo vuole portare via il corpo della donna morta. Qui Kaiba si riprende e cerca di impedire a questa gente di portare via il cadavere, dice che lo Spirito potrebbe tornare e che Mia potrebbe rivivere. Rivolto a Lilian, poi, la scaccia in malo modo, dicendole che è solo una stupida, che lui ha sbagliato a rimanere con lei e che sarebbe dovuto rimanere con Mia. Poi, impazzito, con la bambina ancora in braccio, si affaccia alla finestra pronto per buttarsi di sotto. Gli agenti, preoccupati per la sorte di Kaiba e della bambina, cercano di farli scendere dalla finestra per salvarli. Comunque sia, nonostante il disinteresse di Lilian e l’incapacità dei poliziotti, riescono a tirare giù Kaiba dalla finestra e sedarlo per portarlo in ospedale. Ma… perché mai gli agenti di polizia dovrebbero arrestare Isono? Noi sappiamo che lui ha ordito alle spalle del suo capo, ma gli agenti no. Quando sono entrati hanno visto la donna morta che teneva in mano una mitragliatrice, un uomo sporco di sangue e un altro (Isono, appunto) in un angolo. Nessuno ha detto nulla, nessuno lo ha accusato, per quale ragione avrebbero dovuto arrestarlo? Da come si presentava la scena si trattava senza ombra di dubbio di suicidio: scrivendo di fretta sono errori che possono capitare, ma rileggendo e pensandoci un attimo sviste così banali si potrebbero evitare. Quando poi Kaiba si sveglia, in ospedale, chiede a Lilian e a Mokuba di lasciarlo solo con il commissario per potergli raccontare come fossero andate veramente le cose… Subito dopo, senza che il cambio di scena venga sottolineato, ci troviamo al funerale di Mia. Qui abbiamo una digressione e ci viene spiegato che Kaiba ha raccontato alla polizia che Isono, innamorato di Mia, aveva scoperto che lei e il suo capo avevano una relazione e così, colto dall’ira, aveva ucciso la ragazza. Isono è finito in galera e, nonostante continuasse a ripetere che in realtà c’era di mezzo uno Spirito Oscuro, la parola di Kaiba valse a tenerlo in prigione. Tutto, dunque, si era risolto per il meglio. Però… Isono era cattivo, aveva voltato le spalle al suo capo e aveva complottato per ucciderlo, siamo tutti d’accordo, ma questa polizia che si fa infinocchiare da un discorso che non sta in piedi, veramente, mi demoralizza. Ora, come ho già detto prima era Mia ad avere in mano l’arma, e questo presuppone sempre che si tratti di suicidio: le probabilità che fosse stato Isono ad ammazzare la donna sono praticamente pari a zero. In secondo luogo, possibile che nessuno si sia premurato di fare le indagini del caso? Qui si voleva proprio dare una fine al “cattivo di turno” rapida e indolore per liberarsene più facilmente… Poco dopo, presumo, nell’ufficio della K.C., Lilian, piena di delicatezza, lascia Kaiba (a ben ragione, oserei dire!) e lui ribatte rudemente che non vuole che lei faccia parte della sua vita e che si occuperà della bambina da solo. Appena la donna se n’è andata ecco che compare un’altra figura: è Ishizu Ishtar che comunica al nostro uomo che lo Spirito Oscuro potrebbe trovarsi nel corpo della bambina. Ishizu chiede di tenere sotto osservazione la piccola ogni giorno per vedere se realmente sia posseduta e promette all’uomo di liberarli per sempre di questa minaccia. Lui accetta l’aiuto della donna e, con la sua bambina, si reca al cimitero. Ishizu medium mi mancava: in realtà questa povera donna non ha nessun potere del genere. Lei possedeva la Collana del Millennio che le permetteva di vedere attraverso il tempo nel passato e nel futuro, ma una volta consegnata la Collana all’altro Yugi lei è tornata ad essere una donna come le altre, senza poteri. Inoltre ricordo che Ishizu vive in funzione del Faraone Atemu, dunque cosa c’entra lei con la storia degli Spiriti? Andrebbe spiegato. E poi questo Kaiba che accetta così di buon grado questa storia di Spiriti non va molto bene, visto e considerato quanto, nella serie, sia sempre rimasto distante da questo genere di cose. La fanfiction si conclude sulla tomba di Mia dove Kaiba riceve, dal fratello, una carta di Duel Monsters che raffigura la sua amata che tiene in mano uno scettro sormontato da una “S”, come Seto. Il nome della carta è “la Protettrice del Cuore” e lui, la sua, l’ha persa per sempre. E io concludo questa fase della recensione dicendo che l’idea di questa carta mi sembra molto sciocca e puzza di clichè ad un chilometro di distanza. Ok che si vuole lasciare nelle mani di quest’uomo un ricordo della sua amata, ma insomma! Andava bene una lettera scritta da lei stessa in cui gli parlasse del sentimento che provava nei suoi confronti: sarebbe stato molto meno “bambinesco” e decisamente più romantico, almeno dal mio punto di vista. Conclusioni: Vediamo di tirare le somme di questa Fanfiction che, come si sarà capito, non è certo una delle migliori che io abbia letto: vediamo quali sono, complessivamente, i difetti di questo scritto. Grammaticalmente parlando la Fanfiction non presenta errori molto gravi, la maggior parte dei quali si sarebbero facilmente potuti evitare con una semplice rilettura. L’errore più vistoso, secondo me, è l’irritante abitudine che ha l’autrice di non lasciare i dovuti spazi tra le parole e i segni di interpunzione (es: ciao,come stai?) e, sempre parlando di punteggiatura, è bene ricordare che la gente non si esprime sempre urlando e che quando c’è un punto esclamativo è sufficiente (uno ogni tanto, dicevo) e che la presenza di più punti interrogativi non rende la domanda più interrogativa: per esprimere il concetto di sorpresa ed incredulità esiste il segno “?!” che deve, comunque sia, essere usato con parsimonia. Concludo questa parte relativa alla punteggiatura ricordando che i punti nel segno dei puntini di sospensione si usano nel numero fisso di tre. Un altro piccolo problema è legato ai verbi. L’autrice conosce le coniugazioni e i congiuntivi ma ogni tanto capita che venga utilizzato un “è” o un “era” al posto di un “sia”, oppure cadono gli accenti dei passati remoti (“torno” invece di “tornò”, ad esempio). Siccome io mi voglio fidare dell’autrice confido che tutto ciò dipenda solo dalla fretta di scrivere, dunque sarebbe bene rileggere ciò che si ha scritto per controllare di non aver fatto pasticci. Un’ulteriore riflessione va fatta sui complementi di termine “gli”, “le” e “loro”. Quando il complemento di termine è maschile singolare (a Kaiba), bisogna usare “gli” (portargli), quando è femminile (a Mia) bisogna usare “le” (portarle) e quando il complemento è plurale, sia maschile che femminile (ai fratelli Kaiba, alle due donne) si usa “loro” (portare loro). Questi tre, principalmente nello scritto, ma anche nell’orale, non sono intercambiabili! So che è istintivo usare sempre “gli” ma è bene farci un po’ di attenzione ed imparare ad usarli correttamente: una volta che si avrà imparato è poi impossibile sbagliare. L’ultima riflessione sulla grammatica va ad alcune particolarità ortografiche che portano con sé errori molto comuni. Ricordo che il “sì” affermativo vuole l’accento, altrimenti sarebbe “si” riflessivo, così come vuole l’accento la particella pronominale “sé” (che altrimenti diventerebbe il “se” dubitativo), a meno che non si trovi nella formula “se stesso” e i numeri vanno sempre scritti in lettere, non in cifre! Concludo questa parte relativa alla forma parlando un po’ di come si presenta esteticamente lo scritto: mi sembra ingiusto parlare di “monoblocco”, comunque sia sarebbe bene che, ogni volta che si presenta un cambio di scena l’autrice andasse a capo. Questo non solo per un fattore puramente estetico, ma anche perché si fa non poca confusione ad essere sballottati a destra e a manca senza venire avvisati anche solo graficamente. Un’altra cosa che va abolita senza possibilità di appello sono i vari intermezzi e “Nd” sparsi per il testo: posti come sono stati sistemati qui, nel bel mezzo del testo, creano una gran confusione e in special modo se messi al centro di una scena clue rovinano l’atmosfera. Ora passerei a parlare della trama e dello stile, cominciando da quest’ultimo, visto che l’argomento si esaurisce subito. Lo stile di questa fanfiction è povero. Lo scritto resta in equilibrio semplicemente sui dialoghi e la narrazione è completamente inesistente. Quello a cui ci troviamo davanti, appena aperta la fanfiction, sembra più una bozza di storia che non la storia in sé. So che ci sono narratori che basano opere sui dialoghi, e che i dialoghi sono, in qualche modo, la parte più importante, ma arricchire il testo con descrizioni e introspezione (che durino più di un paio di righe) rende nel complesso la lettura più piacevole e non si ha la sensazione di “fretta” che ho avuto io leggendo questa fanfiction, e aiuta anche l’autore stesso ad arricchire il proprio bagaglio linguistico (e questo lo dico per esperienza personale). Ora passiamo a parlare della trama. Sconvolgerà leggere una cosa simile in una recensione negativa, ma la trama, di per sé, non era affatto male: io ammetto di essere affascinata da tutto ciò che è Mistery e intrigo e anche questo personaggio che portava in seno due personalità era molto affascinante. Peccato solo che alla fine il tutto sia stato risolto troppo velocemente, lasciando in sospeso alcune domande come, ad esempio: perché mai lo Spirito Oscuro albergava in Mia? Che cos’è lo Spirito Bianco, perché non se ne parla più? Perché Isono ha voltato le spalle al suo capo? Come è stato contattato dall’altra Mia? In questa fanfiction il “magico” è stato tirato fuori soltanto negli ultimi due capitoli e non completamente, dando quasi una sensazione di “fuori posto”. Io presumo che l’idea di partenza fosse questa (o almeno lo spero) e che non si abbia inventato tutto man mano, ma nei capitoli precedenti il tutto è stato sviluppato in modo troppo “reale”, senza lasciare nel lettore la sensazione che presto sarebbe potuto accadere qualcosa di magico. Inoltre mi sembra ovvio che l’autrice non rilegga ciò che scrive a causa delle vistose incongruenze che ho sottolineato analizzando i capitoli. Nessuno pretende che l’autore conosca a memoria ogni parola che scrive, ogni idea, ogni situazione, ma prima di cominciare un nuovo capitolo sarebbe bene rileggere quello precedente una, due volte, tanto per sapere cosa si è detto, che idee sono spuntate e che situazioni si sono venute a creare per evitare le contraddizioni. Concludendo, questa volta definitivamente, devo dire che la sensazione che mi ha dato questa fanfiction (la quale tuttavia, come ho già detto, non è da cestinare ma da migliorare) è quella di essere stata scritta proprio solo per il personaggio principale (Kaiba) e per fare in modo che lui trovasse un amore. Io sono d’accordo, lo facciamo tutti, ma è bene ricordare che il semplice fatto di voler parlare di un personaggio non basta per renderlo IC e realistico: è necessario fare ricerche, documentarsi sia sui personaggi che sulla verosimiglianza di quello che si sta scrivendo, per non trovarsi faccia a faccia con un fan che dice “ma che diavolo stai scrivendo?”. Quindi, Tari, tutto ciò che posso consigliarti e di documentarti, tanto e per ogni sciocchezza, e di non avere fretta di pubblicare e quindi di rileggere sempre ciò che scrivi. Con piumoso affetto, Little Owl.

Recensore Master
27/10/07, ore 19:58
Cap. 6:

kalinka....kalinka...ksalinka majà! scusa, mi era venuta volgia di cantare in russo!^^'''ho letto la tua recensione..scusa x il ritardo ma ho avuto un sacco da fare...oggi sn arrivata alle 19.35 e quindi...ma tanto so ke mi perdonerai xkè siamo cm sorelle, no?^^aslmeno dimmi di si...?......mh? vabè!XD bella la fine! sigh! è proprio tristwe...ma tanto farai il continuo....xkè tu farai il continuo....eh????^^ok...! w kalinka! w setuccio! e soprattutto....+ di ogni altra cosa.....w kai hiwatari!!!! my love love!!XDDD continua così, elyyyyyyyyyyy!!!!! kissoloni tvb! smackkoli

Recensore Master
12/10/07, ore 20:43

vavavav! visto ke sn ritornata?'' allora...nn capisco + niente...mia...kalinka...seto...seto? ki è? ahahah! skerzo!^^ ma ciao amiciccia mia!!!! mi sei mancata!!!! cmq sempre bellissima la storia, mi racc recensisci anke le mie! tvb kissoloni

Selly
11/10/07, ore 16:34

Ciao! devo confessarti che ho seguito questa fic dall'inizio anche se non ho mai recensito (xdono!!!!)... L'ultimo cap è stato davvero una sorpresa! Non me l'aspettavo!!!! Cmq anche se lo stile sembra un po' sintetico, non vedo l'ora di sapere come va a finire con Mia e la sua pistola! Ciao ciao!!!

mokonamodoki
06/10/07, ore 11:42

Ciao. La trama di questa storia è molto carina, mi piacciono molto i personaggi con più di una personalità.. ma, secondo me, avresti potuto trattarla in modo diverso: approfondire la psicologia di Mia, aggiungere descrizioni e pensieri di entrambe le sue "parti". Per quanto riguarda gli eventi, si evolvono troppo velocemente, quasi questo fosse un riassunto o una bozza, più che la storia stessa. Sinceramente, se tu l'avessi sviluppata in molti più capitoli, sarebbe diventata molto più carina e interessante, e, a mio parere, avresti fatto salire "l'audience". Ti consiglio di aggiungere, inoltre, uno spazio tra un cambio di scena e un altro, così da rendere più leggibile il tutto, perchè (almeno io) mi sono confusa non poco.
Per quanto riguarda la grammatica, non mi è parsa disastrosa e, comunque, se non ti reputi bravissima e hai dei dubbi, potresti chiedere aiuto a un beta-reader. Mokonamodoki

Recensore Master
04/10/07, ore 13:42

scok!!allo stato puro!^^ pero bello questo cap.

Recensore Master
15/09/07, ore 16:39

mia....ke cosa???fa parte di zivago e co???? e poi...seto se le fa tutte e due????? ma...ke pervertito!! ( No, scusa, dici a me?nd seto) ( testa di creta1!! certo!!!povere ragazze...nd eagle fire) ( donna, tu sei strana...tari, andiamocene!nd seto) ( torna qua vigliacco!!1grrrr!1!!!!!nd eagle fire) cmq...a parte gli scleri...huhu! bella fic! ora capisco molte, molte, molte,molte,molte....cose!! eià!dadada! xò ti sei fatta desiderare, eh? furbetta!! cmq ne è valsas la pena, almeno ci hai ragionato su un pò, nn cm io ke subito dopo averla scritta la scrivo al compu e la pubblico!ihihi! braissima!!! ke donnaiolo seto...mpf!tvb kissoloni

Zuccherina
06/09/07, ore 11:46

davvero interessante! Non vedo l'ora di sapere come continua! Aggiorna prestissimo! ciau! p.s. mi dispiace aver cominciato a recensire dal terzo capitolo...

Recensore Master
04/09/07, ore 22:54

mh...aspetta un momento....ma zivago...nn è il xsonaggio del libro" il dottor zivago"? mah.....e poi...boh...cmq...povera mia...è cm me...io nn potrei mai dire a qualcuno ke è stato appena licenziato,nono! cmq continua così tariii!!!

Recensore Master
04/09/07, ore 22:51

eccomi qui cm promesso!!! ciao tari!!! ovviamente sn kai...bella fic...ma seto è prorpio senza cuore...almeno il mio kaiuccio ce l'ha...uhu! ora vado a leggere gli altri capitoli kissoli

Recensore Veterano
24/08/07, ore 16:34

bella la storia! mi sta affascinando!! ma quei due tipi sono buoni?? hanno a che fare con Mia??

Nuovo recensore
18/07/07, ore 11:07

Ciao^^ Stranamente Seto in questo capitolo mi è davvero piaciuto, specie all'inizio... l'unica "pecca" è l'episodio in cui egli accetta così di buon grado il rifiuto di Mia nell'eseguire il suo ordine. Per il resto nulla da dire stavolta, solo fai attenzione agli errori di battitura, alla punteggiatura (dopo la virgola ci vuole uno spazio) e alle maiuscole al posto delle minuscole.
Sono contenta che hai seguito i miei consigli ^^ spero di poterti essere ancora d'aiuto...
Ps. Sghicia84 sono sempre io, da questo cap in poi, comunque, continuerò a recensirti col mio vero nick, ciao e alla prossima

Nuovo recensore
11/07/07, ore 14:27

dendesantissimo, ma k sn ttt ste critiche? a me la ff piace! e setuccio così è fantastico *___* (kissà xkè peggio sn + m piacciono ^^') cmq nn preoccuparti, setuccio e ttt tuo, il mio cuore è ttt x chuccyveggy XDDD tvtttb

MaRiNa ReY XD
10/07/07, ore 22:51

rieccome!! ele nn abbatterti eh?? sn solo consigli...e vedi ke seguendoli nn ne avrai +?? ^_____^ cmq povera Mia...beh cmq in effetti nn penso ke Seto sia l'unico capo ke dica alla segretaria di licenziare qlcn...cmq bello anke questo chappy ^^ ho ja in mente qlcs...ma nn dico niente eheh ciau smack

Gaia
10/07/07, ore 19:55

Bella elena!!!! Cavolo il tuo amato seto lo descrivi cm una persona meschina e crudele???Povero amore tuo...Cmq Kaki ce lo siamo dimenticati? hehe tvtb Continua cosi va beniximo cm sempre scrittrice! Bella ele Ti voglio bene,Spero l'anno prox di esseti vicina ancora x leggere x prima le tue storie..tvtb

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