Ieri pomeriggio avevo un disperato bisogno di distrarmi da tutto quello che sta succedendo in questo periodo, così ho aperto la pagina di EFP in cerca di qualcosa che mi aiutasse a calmarmi per qualche ora. Ho trovato questa storia.
Mi odio per averlo fatto.
Ora, ti prego, insultami perchè come al solito faccio la bastarda, dico cose senza senso e vaneggio, mentre cerco di non pensare a quanto sia maledettamente perfetto tutto ciò che hai scritto.
E se vuoi saperlo, sto praticamente piangendo.
Ma poi, adoro farlo, perchè vuol dire che ho appena letto una storia che mi mancherà. Infatti, già mi manca.
L'ho adorata sin dalle prime righe, perchè era diversa. Ora sono troppo emotivamente instabile per riuscire a partorire un ragionamento coerente riguardo al perchè ho trovato questa storia così bella e piacevole, ma sappi che se dovessi fare una lista delle cose più belle che ho letto da quando mi sono iscritta su questo sito, la tua storia occuperebbe senza sforzo il primo posto.
Perchè è lunga, ma allo stesso tempo troppo corta. Perchè è scritta impeccabilmente. Perchè i personaggi me li hai fatti amare e mi ci sono affezionata per gradi, com'è giusto che sia, e non perchè "tanto John e Sherlock già li conoscevo...". Perchè è triste, e allegra, e dolorosa, e superba. Perchè non è scontata. Perchè sento che ci hai messo l'anima per scriverla - e qui mi fermo perchè se no sfioro il maniaco-ossessivo, e no, non ci tengo a spaventare la mia nuova paladina di questo fandom.
Una cosa che ho trovato particolarmente toccante, devo dirlo, è stata Mary. In generale. Lei mi è piaciuta un sacco. Se togliamo il modo in cui la presentano nei film, visto che è l'unico modo in cui ho avuto il piacere di conoscerla, visto che con i romanzi sono imperdonabilmente indietro, ho sempre trovato ogni sua descrizione scialba, poco interessante; nessuna le rendeva mai giustizia. Poi spunti tu con la tua stramaledetta magnifica storia. Ho seriamente reagito male quando è dovuta uscire di scena, perchè, nonostante fossi combattuta tra il volerla levare di mezzo per far spazio a quella povera anima ferita di un Consulting Detective, mi ero affezionata spaventosamente alla sua figura pura, ingenua e gentile. La giovane mamma che dipingono nei film, e che non è mai troppo vera. Ma la tua, cara la mia scrittrice, lo era. Era verissima. E mi manca, anche se è solo un personaggio sbattuto dietro le quinte quando il sipario si è alzato di nuovo per far entrare in scena i protagonisti, quelli veri amati dal pubblico. Se era questo che volevi suscitare nel lettore, con me ci sei riuscita in pieno. Ti odio. Ti adoro.
Non dico niente su Sherlock e John, perchè ti giuro, non saprei da dove iniziare. Spesso mi rintano in un angolo del mio palazzo scantinato mentale e cerco di tirar fuori qualcosa di epico che possa descrivere -almeno per metà- la magnificenza di questi due indvidui che amo più dell'aria. Non mi viene mai niente, sai? Tu come hai fatto? Erano loro....giuro, li ho visti. Li ho visti fare tutto ciò che hai scritto... erano lì, davanti ai miei occhi, e facevano male.... Ho ancora i brividi.
Sherry, Harry, Sherlock. Lui. Di norma non amo particolarmente i bambini messi li nelle fanfiction per intrattenere il lettore, mentre cerchi di impastare un qualcosa che possa avere senso. Sherry è stato uno dei bambini più belli e adorabili di cui mi sia capitato di leggere. Una vera e propria ciliegina sulla torta più gustosa che abbia assaporato da un sacco di tempo. Ed è tuo! Spero che tu ne sia orgogliosa.
Ho amato Lestrade, per quel poco che ha fatto, ma non credo davvero ci sia bisogno di dirlo.
E Mamma Holmes. Quell'adorabile pazza che ha messo i brividi all'ex militare. All'ex militare, per Dio!
Non pensavo di essere in grado di scrivere una recensione così infinita. Ora mi sento strana, e ho paura di averti annoiato...
Che altro posso fare, dunque, se non ringraziarti?
Dico sempre questo tra una cosa e un'altra: Grazie. Grazie per aver scritto. Per aver condiviso. Per aver letto quello che avevo da dirti. Chiamami scema, ma sono davvero convinta di essere io quella che ti deve ringraziare. Come ti ho detto all'inizio, cercavo una distrazione. Questa è stata la distrazione più piacevole e inattesa che potessi trovare. Di nuovo, ti adoro.
Non ho controllato la tua pagina, qui su EFP, ma stanne certa, lo farò.
Ciao, e scusa per questa cosa infinita e delirante - è la prima vera, lunga, sentita, sudata, recensione che lascio da una vita sempre. Te la regalo!
Alla prossima,
Irene. (Recensione modificata il 02/05/2013 - 07:18 pm) |