Grazie, prima di tutto di aver partecipato al mio (sfortunato) contest!
Mi spiace non aver avuto abbastanza partecipanti per avere una classifica. Sono certa che comunque la tua fic si sarebbe piazzata in alto!
Ti lascio qui a portata di mano il mio pensiero, un po' riassunto rispetto a come l'ho pubblicato nel contest, riguardo quello che hai scritto.
In generale non ho trovato grandi problemi con la grammatica, la punteggiatura o l’ortografia.
Le frasi sono spesso strutturate per finire con un commento e il tutto rende il tono intenso, sarcastico a tratti, rassegnato o disperato, a seconda di come deve essere. Insomma, lo stile mi è molto piaciuto. La narrazione al presente è intensa, appassionata, come se le vicende si svolgessero sotto in nostri occhi, eppure è anche minimalista, selettiva per quel che riguarda gli attimi descritti e quelli trascurati. I tre momenti costruiscono un crescendo verso il finale tragico perché lasciato aperto: Marlene non sa cosa accadrà, ma sente, con certezza, che né lui né lei usciranno vivi da quella guerra. E la cosa triste è sapere, dai libri, che ha ragione.
Mi piace anche il lessico che hai usato, sempre ben scelto e elegante. Prendi questo passaggio: “all’ombra di quelle pietre gentili si sono scontrati e si sono amati come se non ci fosse un domani” – in poche parole hai evocato la relazione scegliendo con cura le idee opposte di “scontrati e amati” per evocare i contrasti di queste due personalità.
Sono piacevolmente sorpresa del fatto che tu sia riuscita a creare un personaggio completo in una narrazione tanto breve. Il tocco che rende la tua Marlene un vero personaggio è la frase “Era solo una ragazza che sognava il mondo, bella e frivola - avrebbe fatto l’attrice se non le fosse arrivata la lettera”. È quel dettaglio in più che la fa diventare un personaggio vero e non un personaggio femminile qualunque senza caratterizzazione. Inoltre conosciamo le sue tre regole e come le infranga e ci resti fregata; Marlene è una ragazza giovane e ingenua che crede di conoscere l’amore e tenerlo in pugno e invece si scopre vulnerabile e in balia dei sentimenti. È un personaggio tragico anche perché ama qualcuno che è cambiato al punto da non poterla più amare. Certo mancano alcuni dettagli e il tutto è un po’ vago, a causa della brevità della storia e delle vicende scarne, ma nel complesso hai fatto un ottimo lavoro.
Regulus è presente in questa storia solo attraverso gli occhi di Marlene quindi di lui sappiamo poco. Lo vediamo snobbarla, bello e altero, passarle accanto come se lei non esistesse. Eppure sappiamo anche che a un certo punto hanno avuto una storia, che si sono amati. Non sappiamo come però – non sappiamo cosa sia cambiato in Regulus e non vediamo quando e per che gradi. Nelle note mi hai detto che prima Regulus non era cattivo, eppure se era il Black perfetto, il preferito di sua madre, allora doveva avere delle idee sul Sangue piuttosto ben definite, seppure non era violento come i Mangiamorte. E allora come ha potuto mettersi con Marlene, che, mi pare di capire, dovrebbe essere una Nata Babbana nella tua storia (dedotto da quel dettaglio sul fare l’attrice)? Regulus è un personaggio algido e affascinante, ma non hai esplorato bene la complessità della sua psiche e i cambiamenti che lo hanno portato ad essere quello che è e lo porteranno a fare quello che farà.
La storia d’amore resta molto sul vago e questo va a tuo vantaggio e svantaggio. Da una parte non posso dire che la storia tra questi due personaggi non sia possibile perché non so come si sono innamorati e non so che tipo fosse Regulus allora – quindi magari potevano stare insieme. D’altra parte, perché non so nulla di come i due si siano invaghiti non posso essere del tutto convinta che i due siano una coppia fattibile. Mancano i dettagli che rendono la storia d’amore convincente. La tua narrazione è principalmente sul periodo dopo che la storia è finita e quindi non riesco a capire come abbia mai potuto funzionare.
Sebbene la storia d’amore non abbia niente di fuori dalle righe e quindi non sia niente di eccezionalmente originale, ho i miei motivi per lodarne l’originalità. Innanzitutto ho trovato originale il modo di narrare la vicenda, a partire da questa Marlene bella e “sciupauomini” (di solito le ff writers rendono Reg il donnaiolo) che si ritrova cotta di qualcuno destinato ad essere diviso da lei per ideologie diverse. Anche lo stile è qualcosa di particolare e l’alternanza di momenti narrativi dà al tutto un tocco di unicità. Infine hai le mie lodi per non aver usato l’abusata scena del medaglione, la prima che viene in mente quando si parla di Regulus. Hai saputo farla venie in mente al lettore, che leggendo come i due siano destinati a morire pensa subito a come Regulus morirà, ma non l’hai inserita e hai fatto bene perché sarebbe stata superflua.
La storia mi è piaciuta soprattutto per lo stile e per il modo di narrare. Marlene mi ha convinto, Regulus un po’ meno, ma alla fine la storia si legge bene e ha un suo perché. Bello il finale triste e profetico. |