Ciao, ho seguito il tuo consiglio e ho letto anche Moonchild!
Ti sono grata per questo consiglio e capisco perché tu vada così fiera di questa storia. E con questa ti ho aggiunta agli autori preferiti, mi sembra il minimo per farti capire quanto ti apprezzi!
Quindi non avere paura delle mie recensioni chilometriche, se sono così lunghe è perché ho avvertito tanto e perché ho tanto da dire, non potrei mai commentarti negativamente, o almeno per adesso non ho mai trovato nulla da dirti e sono sicura che questo non accadrà nemmeno in futuro.
Non so bene cosa dire, ci ho messo una serata per leggerla, e mi pento di aver letto tutti i capitoli come se fossi stata affamata, avrei voluto godermeli con calma, occorre una rilettura, senza dubbio.
Alla fine mi sono commossa, non so bene neanche perché, forse perché come al mio solito mi appassiono talmente tanto a certe storie che poi mi sento " sola". O forse perché alla fine non faccio altro che pensare che solo l'amore può permettere certe cose, e io essendo totalmente estranea a questo genere di sentimenti mi sento un po' stordita.
Trovo la storia... delicata. Non trovo un termine migliore. Delicata come gli abbracci, la premura e il rispetto di Akira, delicata come il piccolo Takanori, pronto a spezzarsi al minimo impulso sbagliato della sua mente.
Poi c'era anche la Luna, e la delicatezza con la quale entrava nella stanza bianca del suo piccolo figlio, per baciarlo e fargli compagnia, era una Luna partecipe, non la muta pellegrina del Canto Notturno di Leopardi.
Emozionante la parte in cui Takanori canta per Akira, immaginavo che avrebbe ringraziato così l' " amico", ma mi sono emozionata lo stesso. L'unica cosa che mi ha sempre preoccupata in Takanori è stato il suo attaccamento morboso per Akira, e l'impossibilità di stare senza di lui, ma d'altronde se la Luna può splendere in Cielo è perché riflette la luce del Sole, e Takanori senza Akira si sente spento. Sono contenta però che le crisi siano finite, altrimenti non avrei potuto recensire questa storia con il cuore in pace.
Ecco, questa storia mi trasmette tanta pace, per quanto accadano tante cose spiacevoli. Questa pace forse è dovuta al silenzio di Taka, al bianco ( per quanto sporco) che lo circonda, alla protezione di Akira che è sempre avvertibile, anche quando lui non si fa vedere.
Chissà che un giorno non ti venga in mente di aggiungere un altro capitolo, sarei proprio felice di leggerlo e commentarlo.
Bella storia, davvero... è una recensione un po' banale la mia, ma mi hai lasciata sul serio senza parole.
Spero che la febbre sia passata!
A presto!
Kyoite. |
