Ho cominciato a sviluppare due ipotesi, nel corso della lettura.
Prima. O la gente è davvero cogliona e cieca per non recensire meraviglie come questa, e come tutte le altre storie che posti, o è cogliona lo stesso perché non la nota neanche. So cosa significa trovare carina una storia e non avere voglia di recensirla; ma questa non è una storia "carina". E' poesia. E' Arianna, al cento per cento. Sono le tue emozioni quelle, dentro le parole scritte, e sei tu quella che non crescerà mai. Non importa se non allarghi le descrizioni dei luoghi, o dei personaggi, o se non fai capitoli chilometrici. Scrivere significa toccare i tasti della tastiera o la plastica della penna senza impegno, con solamente un'idea in testa e tanta voglia di esprimere ciò che provi, ciò che sei. E' questo quello che percepisco quando ti leggo - perché non le leggo le tue storie, leggo te - e non smetterò mai di farti notare quanto sei brava. Hai delle idee stupende, dei sentimenti così forti, che se mescolati insieme creano meraviglie simili che solamente in pochi, puntalmente, riescono a cogliere. Tutti gli altri sono dei coglioni, appunto.
Seconda ipotesi. Sono un verme, anche se non dovrei scriverlo qua dove tutti possono leggere. Ma lo sono. Perché tu, in ogni più piccola briciola del tuo essere, mostri l'amore che provi per la tua famiglia: per me, la sedicenne tranquilla, e per mamma e papà. Non solo accennando continuamente a noi, ma trasmettendocelo giorno per giorno con i tuoi occhi. E' ignobile scrivere cose simili quando dovrei dirtele a voce; ma sai, mentre per certi argomenti sono disinibita, per altri conservo ancora la mia timidezza caratteristica. Persino quando si tratta di te, la mia dolce sorellina che si è scelta personalmente il suo secondo angelo custode, un cantante che non è solo un semplice cantante. La mia dolce sorellina che sa più cose di quanto vuole far credere, che non è affatto avida né egoista, ma semplicemente riconosce i suoi meriti e quelli degli altri. Che non è vanitosa, ma ha semplicemente bisogno di sentirsi amata. E voglio a tutti i costi, farti sentire come meriti.
Mh, lo ammetto, la seconda ipotesi la pensavo prima di leggere questa storia. Spero che questo non comprometta la mia recensione x3
Detto ciò, scrivi da Dio. Mi piace. Le tue storie sei tu. Questo racconto in particolare. Sei tu, che hai timore di Crescere, che torni Bambina, anche se Non sei mai cresciuta veramente, e che Sei ancora la bambina, e lo rimarrai per sempre. Vedi zia Alessandra. Oh mamma, beh, spero che avrai un po' più di sale in zucca.
Direi che ho finito di annoiarti. Ah, questa storia la segnalo per le Scelte, anche se non riguarda pienamente MJ, ma la trovo adatta perché parla non dela sua musica, ma del valore che lui dà all'infanzia. Che vale molto di più.
Ti voglio bene. Qualsiasi altra parola sarebbe futile.
Ale, San, Cacca <3 |
