Mi piace l'idea di dare una parola per ogni giorno, parola che poi si ritrova nel testo. I racconti, che io definisco "interminabili", come il tuo, che quando si giunge alla fine non è mai finito. Ma in fondo la fine non è semplicemente solo un nuovo inizio? Mi è piaciuta la tua nota. I miei libri preferiti sono quelli di Cooper, non so se conosci, cmq il genere è tutt'altro che romantico, ma io non so, non voglio scrivere altro, se non qualcosa di romantico "L'amor che muove il sol e l'altre stelle", credo che con Dante abbia fatto capire il perché. Piccola parentesi personale. Scrivere è qualcosa di interiore, scrivere, bene, è qualcosa che puoi fare solo se fai parlare il tuo cuore. Se un giorno sei un'assassina spietata o un serial killer, e il giorno dopo sei una dolce fanciulla, follemente innamorata, è normale. Lo scrittore quello bravo scrive rifacendosi alla realtà, alla sua vita, alla sua realtà interiore. Quindi non ti stupire se non sempre riesci ad essere romantica.

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