Recensioni per
Lights
di Shjeld

Questa storia ha ottenuto 172 recensioni.
Positive : 171
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
14/02/13, ore 20:57
Cap. 1:

Salve,
sono stata attirata dalla storia dalle innumerevoli recensioni su due capitoli, per questo ora mi ritrovo qui a recensire.
Purtroppo, com'è chiaro dalla bandierina, non sarà positiva come le altre per varie ragioni che ora illustrerò.
La prima, la più lampante - nonché prima cosa a cui ho pensato dopo la frase iniziale - è la costruzione dei periodi. La prima frase è così lunga che se ne perde il gusto, il senso, il ritmo. Quell'uso incalzante delle virgole non da sonorità alla scena, ma la allunga a dismisura perché ci hai buttato dentro tutto e di più. Bisogna avere un certo grado di esperienza per riuscire a costruire periodi lunghi senza far perdere il lettore, se non si è in grado non è nulla di grave, basta capirlo e scendere al proprio livello. Qui: "Stendo le gambe, i miei piedi fuoriescono dal lenzuolo ed incontrano l'invernale aria gelida, li rintano nuovamente e mi cullo ancora un po' nel calore fornitomi dai vari strati di coperte che mi proteggono, mi volto verso il comodino ed apro solo l'occhio sinistro per redermi conto di che ore siano, sulla sveglia nera la scarlatta scritta “05.45” mi riporta subito alla realtà, è tardi." Dopo "mi proteggono" potevi benissimo mettere un punto fermo e tutto sarebbe stato diverso, non sarebbe risultato una sequenza di azioni buttate a caso e avrebbero acquisito maggior senso. Così anche altrove, evito di riportarti tutto.
Seconda cosa che mi hanno colpito negativamente è l'uso di alcune immagini messe a sproposito, che sarebbero potute suonare molto meglio se amalgamate con maggior bravura nel testo, ma come le hai messe sembrano buttate lì, giusto per far scena. Esempio: "Mi muovo leggero, quasi non tocco il suolo". Fammi capire come muovendoti con leggerezza puoi quasi non toccare terra, perché sinceramente non comprendo e trovo che risulti assurda, poco sonora. Avresti potuto scrivere che cammina in punta di piedi, quasi a non voler toccare il suolo - cosa che cambia totalmente come suona e acquista maggior fluidità.
Cose come "la superficie riflettente" non si possono sentire, sono precisazioni talmente ovvie da appesantire il testo - come se le persone non sapessero che lo specchio riflette. O fai imprecisioni come "... cerco di renderli osservabili", perché personalmente non mi sono mai sentita dire "Renditi osservabile", ma presentabile - o guardabile, se proprio vuoi. Non certo osservabile.
L'abuso che nelle fic ormai si fa di Morfeo mi fa storcere il naso ogni volta che ne leggo. Poverino, lasciamolo in pace e cerchiamo un po' di originalità, perché di queste frasi fatte non se ne può più. Come non se ne può più dell'uso inappropriato della punteggiatura. Ad esempio: "... in esagerato contrasto con il colore della mia iride: verde con pagliuzze quasi dorate." Quei due punti non c'entrano nulla, ma proprio nulla. Te la potevi cavare benissimo senza metterle, spezzano e non si capisce a che pro siano collocate in quel punto. Gli usi dei due punti, come riporta schematicamente la wikipedia sono: possono precedere una lista numerata o dotata di punti elenco; per sostituire una congiunzione, trasformando in una coordinata alla reggente quella che precedentemente poteva essere considerata una subordinata; ed infine i due punti sono adoperati per introdurre il discorso diretto. Basta, solo questo. Quindi la specificazione del colore degli occhi, non rientrano in nessuno di questi tre punti, è del tutto inadeguata collocata dopo i due punti.
Poi, fai ripetizioni di tanto in tanto, a breve distanza, che rendono pesante il testo.
Sinceramente, ma questo punto è soggettivo, non ho sentito molto sentimento in questo racconto. Hai narrato, hai descritto lo spazio, ma non ho avvertito molto del personaggio. Manca l'introspezione, manca l'anima del protagonista, c'è giusto la frase sui segni sul suo corpo e basta, per il resto non ho colto molto altro. La parte dell'essere giusto e dell'essere sbagliato non mi ha trasmesso, sarà che era affrettata, sarà il paragone con il fiato condensato, ma non l'ho trovata poetica.
Del secondo capitolo, ammetto di non essere riuscita a leggere tutto completamente, ma ho riscontrato gli stessi problemi del primo - frasi troppo lunghe, punteggiatura sbagliata, forme figurate non appropriate, ecc. Quello che più di tutto mi ha urtato però sono i due personaggi, lui e quello nuovo. Non si sono mai parlati, si vedono, si scambiano un'occhiata e basta questo per far decidere a Will di doverselo portare a letto, di mettersi a lanciare frecciatine e far mano morta davanti a tutti - io, sinceramente, se qualcuno si comportasse così con me, lo manderei a quel paese per la cafoneria intrinseca che dimostra. L'altro, nella sua indecisione, sembra che se la tiri perché ha capito di piacere e ci prova gusto. Spero che tu non sia riusciti a caratterizzarli bene e che non siano davvero così, perché sono irritanti.
Ultima annotazione tecnica è che non c'è spazio tra le virgole che aprono il discorso diretto e l'inizio della frase, quindi come hai messo tutti i discorsi è sbagliato. Avresti dovuto mettere, per esempio: «Oh, Will!» e non « Oh, Will! ».
Detto questo, tutto ciò è stato scritto unicamente perché credo che ti possa essere utile a migliorarti e a far evolvere il tuo stile. Sei liberissimo di non seguire i miei suggerimenti, ma ti prego, non mi rispondere che se non mi piace non devo leggere perché: primo, non sono dentro alla storia e fino a quando non la leggo non so se mi piace; secondo, per il momento vige ancora la libertà di parola e quindi ne voglio usufruire.
Buon proseguimento e stai tranquillo, non ti annoierò nuovamente con mie recensioni.

A.