Ed eccomi di nuovo qui per un altra recensione! Continuo a pensare che tu abbia un buono stile di scrittura, anche se mi sembra che questa one-shot sia un po' più "immatura" stilisticamente parlando, rispetto alle altre che ho letto. Grammaticalmente non ho trovato sulla che non vada e le parole sono curate e precise. Il tema affrontato è interessante, anche perché è la prima volta che, su questo sito, mi capita di leggere una storia che si occupi di "analizzare" l'elemento della malvagità dell'uomo con questo punto di vista poco "spettacolarizzato" e molto schietto e diretto. È stato interessante anche perché, sinceramente, è raro che mi capti di incontrare, nelle storie, un cattivo che non mi sembri assolutamente irreale, esagerato e finanche ridicolo. Diciamo che ho sempre ritenuto che la malvagità fosse sopravvalutata, che non esistono molti cattivi "veri" che lo sono per natura, ma quasi solo il genere di malvagio che Hannah Arendt analizzò nel suo libro "La banalità del male". Quindi posso dire che è stato piuttosto interessante leggere questo breve racconto e conoscere il tuo punto di vista su questo argomento!
La mia recensione oggi termina qui - anche perché non ho molto tempo per potermi dilungare come vorrei - e ci si rivede con la prossima!
Bye! Lilith

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Torno a recensire dopo tanto, troppo tempo, e vengo attirato da una Shot del genere. Ora spiegatemi: mi volete morto? Se la risposta è sì, allora ci siete riusciti. Tu, o' autore, hai messo su "carta" un'idea più volte sfruttata, ovvero la faccenda dell'antieroe.
Eroi come Diabolik, per citarne uno, che hanno il loro "lato buono" a farli sbagliare. La cosa che non traspare però in opere come quella del ladro in nero è la vera e cruda malignità dell'uomo in questione.
La caratterizzazione dell'archetipo del nemico è resa alla perfezione. I miei occhi hanno ballato sulle righe, assorbendo le tue parole. Il mio cervello si è messo in moto, collegando la descrizione del carattere di OGNI antagonista di OGNI film, comic, manga, anime che io abbia visto. Ciò che ne è venuto fuori mi ha fatto rabbrividire.
Calza a pennello tutta la questione dei sensi di colpa, delle motivazioni e degli effetti della violenza.
Spero però che tu non mi ammazzi quando ti dico che hai commesso un errorino di grammatica: quando introduci un discorso tra virgolette, metti sempre la lettera maiuscola (che hai tralasciato in un punto).
Generalmente ti faccio i complimenti per questa Shot: una riflessione breve ma tagliente, che si va ad aggiungere al bagaglio di "Storie Controcorrente" che io personalmente adoro (quelle dove il protagonista è un nemico, suvvia!).
Thumbs up!
ID

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