Recensioni per
The Argue
di Teodosia

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/01/08, ore 21:23
Cap. 1:

Angolo di mitologia classica secondo Ovidio: un mortale di nome Tiresia fu condannato dagli dei a vivere per sette anni come una donna, provando le stesse sensazioni dell'altro sesso, come punizione per aver ucciso, tra due serpenti in amore, soltanto quello di sesso femminile; riacquistò le fattezze maschili una volta ammazzato anche l'altro serpente.
Un giorno, trovandosi in disaccordo su una questione decisamente particolare e riguardante la sfera sessuale, Zeus ed Era (il capo degli dei e la sua consorte, rispettivamente) si rivolsero a Tiresia per chiedergli se durante l'amplesso fosse l'uomo o la donna a provare più piacere, ognuno sostenendo la parte avversa: Tiresia rispose che, su dieci decimi di piacere, nove spettassero alla donna e uno soltanto all'uomo, provocando l'ira di Era, la quale lo rese cieco, e la soddisfazione di Zeus, che gli concesse la chiaroveggenza e una vita sette volte più lunga del normale.

"The Argue" è, appunto, una riscrittura del mito appena descritto, ambientata però in un presente piuttosto particolare, in cui si ammette l'esistenza degli dei nel mondo e la potenza dei loro interventi magici: Tiresia Twist è diventato un poliziotto destinato alle scartoffie d'ufficio, amante dei Los Angeles Lakers, del Jack Daniel's e di Bob Dylan; i due serpenti, pover'anime, sono diventate due zanzare, mentre gli dei sono litigiosi e attaccabrighe esattamente quanto nelle versioni classiche.
Una riscrittura, aggiungo, convincente e di qualità molto buona: la scelta di dividere in sole due parti la storia fa pensare quasi ai due tempi di un film, evitando sia spezzettature fastidiose, sia cali di attenzione dovuti a una lunghezza eccessiva del testo. La presentazione del testo, devo ammetterlo, non è impeccabile: spesso e volentieri mancano gli spazi dopo i segni di punteggiatura (e talvolta mancano proprio, soprattutto punti a fine frase) e ci sono alcuni errori di battitura. Dopo un'iniziale perplessità, in effetti, la buona resa della rivisitazione ha decisamente il sopravvento, ma non sono errori inevitabili.
Una storia consigliata a tutti gli amanti della mitologia greca e delle commedie di stampo classico, insomma.
Il voto di Criticoni è 8.

(Recensione pubblicata su www.criticoni.net)

Recensore Junior
31/12/07, ore 17:09
Cap. 2:

Riproporre una versione modernizzata dei miti classici è senza dubbio un compito difficile.
Qui sono rimasto coinvolto da una trama in cui per i mortali le occasioni e le condizioni di vita sono cambiate, mentre gli dei sembrano sempre gli stessi dei tempi degli Achei, come deve essere. D'accordo, si sono modernizzati con il cellulare tra di loro, ma poi a noi mortali parlano sempre con i messaggeri.
Dunque si seguono fedelmente i racconti del mito per descrivere i litigi tra Zeus ed Era, si mostrano plausibili scaramucce amorose tra Iris ed Ermes (qui non so dire se ci sia il riferimento a qualche fonte classica) e si vede un Tiresia che i greci non avrebbero mai immaginato.
Peralto conoscevo una seconda versione della storia di Tiresia, in cui la cecità e la saggezza erano dovute ad aver scorto le nudità di Atena. Dunque a maggior pregio del tuo lavoro avermi dato l'occasione per conoscere meglio un mito antico.
A mio giudizio una storia pregevole che vale, tra l'altro, il mio voto alla caccia alla storia per Criticoni.
Rik

Recensore Veterano
26/08/07, ore 14:53
Cap. 1:

Ciao! Mi piacciono le tue rivisitazioni in chiave "moderna" dei miti dell'antica Grecia. Un po' di sana classicità (soprattutto se trattata con le adeguate cognizioni di causa) non fa affatto male! Le caratterizzazioni dei personaggi, rispettando comunque le trame originali, non sono mai banali e scontate. L'introspezione è originale e offre punti di vita caleidoscopici della psicologia dei tuoi personaggi e della loro storia. Viene da chiedersi: cosa avranno pensato i protagonisti del mito in quei momenti, quali saranno state le loro sensazioni, i loro intimi pensieri, come avranno vissuto la vicenda? E la tua storia offre una personale e singolare risposta a questi interrogativi. Complimenti, al prossimo capitolo! ^^