Recensioni per
Porcelain
di R e n e g a d e

Questa storia ha ottenuto 231 recensioni.
Positive : 231
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
07/02/13, ore 19:56
Cap. 45:

Ciao..quanti brivido mi ha trasmesso questo ultimo capitolo..anche questo come quelli precedenti e' stato bellissimo ed emozionante..complimenti sei una brava scrittrice. Baci

Recensore Master
05/02/13, ore 15:54
Cap. 45:

Bea, ovviamente sono commossa. Non so nemmeno come sono arrivata alla fine e capisco come debba sentirti tu alla fine di questa storia che ti è costata non poca fatica, soddisfazione ma anche non poco dolore, ne sono certa.
Mi complimento con te perché hai condotto una storia magnifica, tale da farla apprezzare profondamente anche a chi, come me, tifa per i lieto fine ^^
Questa storia ha un lieto fine a metà, anzi, ad un terzo, perché nella vita è riuscita solo Kaja e ha imparato dai suoi errori, mentre Noah l'ha persa per sempre, fermandosi al punto dove era arrivato ed abbandonando tutto e tutti di punto in bianco (ma almeno lui era ben realizzato come persona), mentre alla povera Charlotte è toccato un destino triste, tetro e oscuro. Un destino di distruzione e morte: sì, perché quello che è successo a Charlie è una grande morte, qualla dell'anima. Lei rimane aggrappata al passato, alle parti di sé che non può più avere perché sono andate perdute per sempre. Non riesco ad esprimere cosa mi faccia provare Charlotte perché sin dall'inizio, ed in maniera assoluta, è stato il personaggio che ha stimolato in me le reazioni più violente: odio, disgusto, dispiacere, rabbia... e alla fine è arrivata a farsi comprendere e compatire, fino a farci provare pietà.
Come hai cercato di dirci, con qualche commentuccio qua e là, Kaja e Charlie hanno reagito in maniera molto diversa alla perdita e alla morte. In maniera totalmente opposta, in effetti, e trovo che questo metta in luce le due strade fondamentali della vita: il semplice abbandonarsi al dolore, ed il reagire ad esso, sfidandolo e mandando avanti la nostra vita a dispetto di tutto e tutti.
Non posso quotare tutti i pezzi che mi hanno colpita, ma mi concentro soprattutto con il pezzo conclusivo perché pone in analisi tutta l'opera, collegandola al titolo e a tutta la filosofia della trama: essere fragili come porcellana; noi ed i rapporti col prossimo! Non può esserci nulla di più vero! E trovo che tu abbia espresso il concetto con morta maestria e senso critico, nonché con un penetrante realismo che a tratti ferisce nel profondo.
Sono contenta per la conclusione della storia di Kaja. Anche se non dimenticherà mai Noah, ora ha accanto Bent e si è permessa di aprirsi a nuove emozioni, nuove esperienze e soprattutto ad un nuovo amore. Sono molto carini assieme! <3
Quasi mi dispiace finire il commento... sento di mettere anche io la mia piccola parola "fine" a questa storia visto che in qualche modo, leggendola, sono riuscita a farla un po' mia. Complimenti anche per questo, Bea: per essere stata in grado di trasmettere TANTO con le tue parole, con i tuoi personaggi e con la storia tutta. Rimarranno per sempre nel nostro cuore e nel nostro immaginario, questo è sicuro!
Un bacione e un abbraccio!
E tirati su, sii contenta di averla degnamente conclusa!! xDD

Rita *v*

Recensore Junior
05/02/13, ore 14:36
Cap. 45:

Ricordo ancora il momento in cui ho visto la prima volta questa storia. Tornata dalle vacanze estive trovo nel forum una ragazza, e la sua storia a capitoli , “Porcelain”. Un nome semplice, che però mi aveva subito catturata. All’inizio ho avuto paura di iniziare a leggere questa storia, intimorita da un mio pregiudizio verso un genere che solitamente non mi piace. Ma dopo aver letto la sua storia sui sette peccati capitali, ero in astinenza, perciò ho deciso di mettere da parte i miei pregiudizi e iniziarla. Sì stupidi pregiudizi, che non mi hanno dato la possibilità di seguirla dall’inizio, che però dopo mi hanno fatto apprezzare ancora di più la storia. Perché non bisognerebbe avere pregiudizi verso qualcosa fatto con tantissimo amore, passione e devozione, verso qualcosa in cui l’autore ha messo anima e corpo.

Ci si ritrova fin dalle prime righe ad aver una grande simpatia verso il personaggio di Kaja, ragazza semplice che chiede solamente di non essere abbandonata, di essere amata. Una ragazza in cui penso molte di noi si siano immedesimate: perché che non ha una amica verso la quale si prova una grande ammirazione, per la quale si farebbe tutto? Una ragazza che ha dovuto stringere i denti ed affrontare tutte le avversità che ha incontrato lungo il suo cammino, una ragazza che a prima vista poteva sembrare debole, ma che in realtà si è dimostrata la più forte di tutte. E’ riuscita ad affrontare il dolore provocatole da Charlie, il dolore della perdita di Noah e quando sembrava tutto finito, che tiene potesse tornare come prima è riuscita a sorridere e concedere a qualcun altro di entrare nel suo cuore, senza dimenticare il suo primo amore. Colui che l’ha cambiata totalmente, facendo risorgere la sua vera “io”.

La luce di Kaja era sempre sopraffatta da quella apparente di Charlie: un piccolo angelo, che nel suo paradiso esterno riusciva a farsi ammirare da tutti, ma che dentro alle 4 mura di casa sua, veniva privata dalla sua innocenza, dalla sua infanzia. Tutto questo dalla persona che si doveva prendere cura di lei, non strappare ad una ad una le piume delle sua ali, per impedirle di fuggire via, di fuggire da lui. Il suo carnefice, che ogni giorno distruggeva ciò che le rimaneva. Ma nonostante questo lei sapeva che fuori dalle 4 mura aveva Noah e Kaja, che questi non l’avrebbero mai abbandonata, che non avrebbero mai smesso di vivere in funzione di lei. La vita non è mai come la si immagina. Dopo l’ultimo rifiuto di Kaja, Charlie si ritrova a cadere in un circolo vizioso, per colpa soprattutto della madre, a mio parere l’unica persona che dovrebbe e potrebbe aiutarla. Ma come all’inizio non voleva vedere le molestie del marito verso la figlia, ora non vuole accorgersi che quest’ultima ha bisogno di lei, ha bisogno di qualcuno che si preoccupi per lei, qualcuno che le dica basta. E’ complice della distruzione della figlia: prima complice del marito, ora complice della sua decadenza.

Io ancora non riesco a capacitarmi che sia finita sul serio: ricordo com’ero agitata quando leggevo che avevi aggiornata, la mia fretta di leggere il capitolo per capire che cosa sia successo di nuovo nelle vita dei nostri personaggi. Perché è vero che sei tu che li hai creato, ma li abbiamo amati anche noi: piangevamo con loro, ridevamo, ci arrabbiavamo. Ero entrati nelle nostre vite. E ora hanno preso le loro strade.
Ma chiesto non significa che ce li dimenticheremo, il contrario: un pezzo del nostro cuore rimarrà sempre a Köln, aspettando di vederli ancora sui quei gradini, ancora tutti insieme, e così che voglio iimmaginarli.


Siamo noi che dobbiamo ringraziare te per aver condiviso con noi questa storia, per averci reso partecipi di questa meraviglia. Grazie. Grazie. Grazie. Soprattutto per dedica ♥

Recensore Master
05/02/13, ore 10:51
Cap. 45:

Ciao! Ho scoperto la tua storia solo ieri sera, e ho cercato di leggermela tutta d'un fiato, ma poi il sonno ha preso il sopravvento XD E quindi, stamani, eccomi qui. Che dire, una storia magnifica, tormentata e dal sapore dolceamaro. Mi ha emozionata come non mi succedeva da tempo. Il personaggio che mi è entrato più dentro è sicuramente Kaja. Ho provato a mettermi nei suoi panni dopo la scomparsa di Noah, forse anche io avrei reagito come lei inizialmente. Anche se, alla fine, si è mostrata così forte, rispetto al personaggio che era inizialmente. E che dire di Charlotte, mi ha fatto tanta pena, così fragile, così incapace di stare in piedi sulle sue gambe senza le persone fondamentali della sua vita. Mi è dispiaciuto così tanto anche per lei :(
Che altro aggiungere se non "grazie" per la bella storia che mi hai permesso di leggere? :)
A presto!
ps. ho visto che "pubblicizzavi" altre tue storie, ma non sono riuscita a trovarle nel tuo account... per caso le hai tolte per revisionarle? Spero proprio di sì perché sarei curiosa di leggerle :)

Recensore Master
05/02/13, ore 04:10
Cap. 45:

Eccoci qui, a dire addio a Kaja e Charlotte (con Noah abbiamo già dato...), lasciandole andare per la loro strada.
C'era da aspettarselo che Charlie non finisse in un bel giro: senza il sostegno di Noah e Kaja è totalmente allo sbando, incapace di instaurare dei rapporti sani ed equilibrati col prossimo, ma fa davvero molta tristezza vedere in che stato si è ridotta, ad iniziare dalla tresca con quel verme di Sascha, per finire con l'alcool e le pasticche, che la distruggeranno definitivamente. All'inizio di questa storia era una bambolina perfetta, un maschera che nascondeva tutte le sue imperfezioni. Alla fine di questa storia, a Charlie restano solo ed esclusivamente le imperfezioni e i suoi cocci attaccati male. Tra i tre protagonisti è quella che ha avuto la sorte più crudele e degradante e mi fa molta pena, perché non ha la forza di reagire e di costruirsi una vita decente, non senza i suoi sostegni, che l'hanno abbandonata.
Lezione che invece Kaja ha imparato bene: dopo essersi sorretta a tutti coloro che le dimostravano affetto, ha finalmente compreso che per vivere bene con se stessa, deve imparare a non dipendere dagli altri, che deve contare solo sulle sue forze e con quella fuga da Koln, è riuscita a mettere il passato alle spalle e ricominciare lontano da un luogo che non faceva altro che ricordarle il dolore provato.
Se a volte la fuga può risultare solo un gesto vigliacco, in questo caso per lei è stata una salvezza, altrimenti avrebbe sicuramente compiuto qualche gesto irreparabile, continuando a sentire nell'aria stessa, la voce e il respiro di Noah. Senza contare che anche la presenza di Charlotte non le avrebbe fatto bene, perché non sarebbero riuscite ad aiutarsi.
Tirando le somme, Kaja è risultata la più forte e quella che tramite la sofferenza, è riuscita scovare un barlume di saggezza, è riuscita ancora una volta, a farzi forza e a reagire.

È un epilogo dolceamaro, ma in effetti, è in linea con tutta la storia, non poteva esserci un happy ending per entrambe e a dire la verità, sono persino stupita che per Kaja ci sia stato un finale porsitivo! xD

Mi fa piacere che sia stato spiegato il motivo del titolo, perché mi sono chiesta per tutto il tempo in cui ho letto questa storia, a cosa fosse dovuto il riferimento alla porcellana, ed ora è tutto chiaro e comprensibile. ^_^

Comprendo bene il tuo pianto: quando ho terminato la mia prima storia, non solo ero commossa per la scena che avevo appena finito di scrivere, ma mi sentivo anche estremamente felice per aver concluso, ed estremamente vuota al pensiero di non poter essere più con i miei bambini. Vivi assieme a loro tutti i momenti: piangi, ti arrabbi, ridi, gioisci allo stesso modo in cui faresti se stessi solo leggendo, ma in più sai che sono parte di te e li conosci come nessun altro al mondo. E quando termini di scrivere ti mancano, perché ti hanno fatto compagnia e tu hai vissuto una realtà parallela insieme a loro, realtà a cui non potrai fare ritorno.
(Spero che lo sproloquio sia stato comprensibile :P)

È stato un piacere leggere questa storia, essere accanto a Kaja, Noah e Charlotte, è stata una bella avventura; grazie a te per avercela fatta vivere. ^ ^