Mi hai rubato il respiro per tutta la lunghezza della storia. Capolavoro. Di una tenerezza unica, così affascinante da entrare nella memoria. Sono entrata dentro il racconto, diventata un tutt'uno con l'oscurità che avvolge anche il modello. Ho tastato con mano l'intensità delle emozioni racchiuse tra le tue parole.
Scritta benissimo. Era da tanto che un racconto non mi faceva un simile effetto!
Complimenti davvero.
Un bacio, Golden.

Leggi la risposta dell'autore

Ti confesso che fino alla fine ho temuto che fosse un remake (a parti invertite) de Ritratto ovale di Poe, ma per fortuna c'è stato un happy end.
E' una storia molto bella e dolce, la protagonista dimostra di essere etrmamente professionale e di non lasciarsi distrarre dalle grazie del modello e più in generale da pensieri che possano in qualsiasi modo nuocere al suo lavoro, cosa che non si può dire di quest'ultimo, per il quale c'è da sospettare che difficilmente riconosca una crosta da un capolavoro, e solo il fattore estetico ha permesso tale incontro.
E' strano come in un contesto dominato da un silenzio pressochè assoluto vi sia un dialogo, apparentemente sembrano due mondi troppo distanti, eppure sembra instaurarsi un rapporto tra i due che vada oltre la semplice prestazione professionale, in fondo a stare tante ore insieme per più volte non si può essere totalmente indifferenti l'uno all'altro, ovvero vedere uno come una cosa e l'altro come quella che ti paga per star fermo...
Per fortuna la sua ignoranza non gli vieta di ammirare il lavoro compiuto (a meno che non sia per una forma di superbia, forse pensa che avendo lui come modello il quadro non poteva certo essere men che un capolavoro).
Quanto al bacio, non saprei, mi chiedo se la protagonista potesse aspettarsi un gesto del genere, che ha il sapore di una sorta di liberazione dalla tensione lavorativa...

Leggi la risposta dell'autore

La noia mi ha fatto approdare in questa storia e devo dire di aver speso bene il mio tempo.
Mi è piaciuta, mi è piaciuta davvero tanto. Sarà che anch'io amo tantissimo disegnare ,e che nei gesti della ragazza senza nome mi ci sono rivista un sacco; sarà la delicatezza del tuo stile, l'attenzione ai dettagli, la cura, la dolcezza. Emozioni impalpabili ma che impregnano tutto il racconto come olio sulla tela, che restano impresse, aleggiano nell'aria, sospese. Hai saputo tratteggiare la scena con una nitidezza tale da farla sembrare un quadro piuttosto che una storia; mi sembrava di essere lì, a metà strada tra l'artista e il soggetto, di cogliere i loro sguardi, il modo in cui la luce si spezzava sul corpo del modello, la meticolosità con cui la ragazza proseguiva nella sua opera.
Che dire: brava. Stile ricco, fluido e scorrevole, capace di emozionare.  :) Baci, Athenryl

Leggi la risposta dell'autore