Recensioni per
I misteri di Kanodian
di Lys40

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/02/13, ore 02:29
Cap. 1:

E finalmente riuscii a leggere questo capitolo e... E non lo so, la sensazione è quella che tu mi stia facendo un gran regalo dopo l'altro.
Insomma, cos'abbiamo qui? Una storia ambientata poco dopo gli eventi del primo episodio, quindi una storia che contempla un giovane Obi-Wan e un Anakin bambino, e io adoro vederli agli inizi del loro rapporto... Poi tu condisci il tutto con una trama che parla molto di Qui-Gon... e il mio gradimento raggiunge le stelle della galassia lontana lontana di George Lucas.
Ma vediamo come l'hai sviluppata... Prima di tutto, l'introduzione del personaggio di Ary, che mi ha riversato addosso tutta una serie di interrogativi (del tipo: chi è, che legame avrà con Qui-Gon, e molti altri), oltre a mettermi addosso altra voglia di proseguire (così da poter inquadrare il suo ruolo nella storia).
E qui ci spostiamo in zone più conosciute, diciamo, e ho davvero adorato come hai presentato Anakin ed Obi-Wan. Mi piace come hai posto le differenza tra Tatooine e Coruscant... Dopotutto, penso che per il bambino sia del tutto naturale confrontare questo nuovo mondo con ciò che conosce. Per il resto, mi è sembrato molto volonteroso (in effetti diventare un Jedi è sempre stato il suo sogno) e pieno di energie, ma allo stesso tempo non è ancora del tutto inserito nella sua nuova vita (emblematica, a questo proposito, la sua uscita: "Yipee!" e la subitanea e imbarazzata correzione: "Chiedo scusa... sì, Maestro." Adorabile), e naturalmente gli manca la sua mamma.
Per quanto riguarda Obi-Wan, mi fa quasi tenerezza vederlo impegnarsi - tenacemente e costantemente - nel suo ruolo di insegnante. Tra l'altro, da vari passaggi emerge il suo affetto per il bambino... vedi il suo sorriso divertito ai tempi in cui doveva dargli una mano con gli abiti (e questo mi ha anche un po' immalinconito perché Obi-Wan non rideva più tanto facilmente, da sei mesi a questa parte... e posso ben immaginare il motivo... sniff), la sua pazienza e la delicatezza nel dirgli che nessuno gli chiede di dimenticare, nonché il suo rapido sorriso di fronte all'esclamazione di Anakin...
Riguardo all'incontro con Yoda, ciò che mi ha più colpito è stato il turbamento del maestro, il modo in cui Obi-Wan comprende che la missione riguarda Qui-Gon, e il profondo affetto con cui Yoda scruta il giovane (e poi, diamine, anche il fatto che capisca bene cosa si agita nell'animo di Obi-Wan... "Laggiù il tuo dolore affrontare dovrai e sconfiggere"...).
Passando al viaggio, mi è piaciuto il fatto che venga un aiuto da parte di Padmé... e l'incontro tra lei ed Anakin, per quanto magari non descritto nel dettaglio, basta a ricordare l'affetto tra loro due.
Mi è piaciuto come Obi-Wan considera l'aiuto dato da Palpatine alla popolazione devastata dalla guerra mercantile... Per ovvi motivi, non nutro una grande simpatia verso il Cancelliere, quindi vedere il mio personaggio preferito che ne pensa male è una goduria.
Ciò che mi ha più colpito del viaggio, comunque, è stato quello scambio di battute tra Anakin e Obi-Wan. Come se non mi avesse già deliziato fin da subito (l'interazione tra i due, qui, è davvero davvero tenera), la frase di Obi-Wan: "Hai ragione, è freddo... ma non è lo spazio a farci rabbrividire" mi ha totalmente conquistato. Ne La Minaccia Fantasma, dopotutto, il freddo che Anakin sente è velocemente identificato con la paura. È interessante come il bambino, in questa conversazione, non parli mai di paura, sempre di freddo, mentre Obi-Wan esplicita l'emozione, con un fare rassicurante che ho adorato. Bellissima e spontanea la domanda del bambino: "Maestro... anche tu hai freddo?" La risposta di Obi-Wan, poi ("Sì, Anakin, ho freddo." 'E ho anche paura'), è perfetta. Niente avrebbe potuto star meglio sulle labbra, e nella mente, del giovane. Emerge quella vulnerabilità che solitamente il giovane cerca di controllare, e fa pensare: "Cavolo, sì, è proprio così che doveva sentirsi". Insomma, la sua vita ha da poco subito un enorme e brusco cambiamento: non solo il suo maestro è stato ucciso davanti ai suoi occhi, ma lui si è ritrovato anche a divenire responsabile di un ragazzino. Non sono cose da poco... Ma okay, la smetto di speculare su quella conversazione, sappi solo che l'ho amata.
Altra cosa che vorrei ricordare è la descrizione di Obi-Wan tramite gli occhi di Zara, perché rende molto bene il personaggio... Il suo viso giovane ma segnato mi conduce inevitabilmente a pensare al post-battaglia di Naboo.
La descrizione di Kanodian mi è piaciuta molto, è davvero evocativa e ben fatta.
Bello il momento dei saluti, soprattutto per come Zara abbraccia Anakin on lo sguardo, raccomandandogli di fare attenzione. Sono dettagli, questi, che rendono realistici anche i personaggi secondari...
Comunque, l'idea delle famiglie Jedi... forse sul momento mi ha un po' confuso, date tutte le regole e i divieti riguardanti l'attaccamento, ma a conti fatti la trovo proprio intrigante.
La caratterizzazione di Liann Jinn mi è piaciuta parecchio... Così materna e dolce, è la mamma/nonna/zia che tutti vorrebbero. E naturalmente Obi-Wan coglie subito le somiglianze col suo maestro (ho il permesso di commuovermi? Spero di sì, perché l'ho già fatto...).
Il fatto che gli alberi siano stati definiti... non sicuri ha sbigottito anche me, e il fatto che Obi-Wan abbia preso un appunto mentale al riguardo mi ha indotto a fare lo stesso. Alla luce di ciò, credo sarei un'ottima apprendista Padawan. Certo, se escludiamo la mia pigrizia. E la mia goffaggine. E il fatto che, se Anakin era fuori tempo massimo a nove anni, io potrei essere defenestrata dalla torre del Consiglio da Mace in persona. Okay, perdonami questa raffica di idiozie, spero siano dovute al vizio di mettermi a recensire le tue storie a notte fonda...
Andiamo avanti, e sui campi di Kanodian dirò solo che mi è piaciuto come Obi-Wan, quando capisce che c'è qualcosa che non va, si preoccupa per Anakin.
Poi, poi... Ah! Il momento in cui lo sguardo di Liann ricorda al giovane quello di Qui-Gon ha decisamente preso a calci i miei cosiddetti feelings.
Per non parlare del momento in cui Obi-Wan nota la presenza di Tran Jinn e il suo cuore si ferma per un istante, prima che lui torni a imporre il solito controllo sulle proprie emozioni.
Riguardo al pasto svolto in silenzio, posso capire come possa rendere un po' irrequieto il piccolo Anakin (io non sono una che parla molto, di solito, ma penso che una situazione del genere mi metterebbe un po' a disagio), ed è bello come Liann trasmetta tranquillità al bimbo, guadagnandosi la gratitudine di Obi-Wan.
Il fatto che poi quest'ultimo ripensi alla risposta del suo maestro all'esclamazione di Anakin: "Nessuno può uccidere un Jedi!" non solo rende bene il tormento del ragazzo (per la cronaca, quella frase mi fa venire il magone ogni volta, sapendo ciò che accade dopo), ma mi ha colpito anche per il pensiero che Anakin abbia raccontato quell'episodio a Obi-Wan. Non so, mi fa pensare a
E dopo l'inconveniente con l'ebook reader, rieccomi qui a continuare la recensione!
Comunque, dicevo che l'episodio lassù, in qualche modo, mi faceva pensare alla fiducia che dev'esserci tra Anakin e Obi-Wan. Sarà una cosa banale, ma un episodio così, quotidiano e con qualcosa di significativo, non penso lo si vada a raccontare al primo venuto.
Passando avanti, devo dire che ho trovato adorabile il modo incuriosito in cui Anakin reagisce al visitatore che arriva alla sua finestra… Ah, ma perché non può restare bambino per sempre?
Quando lo sconosciuto (o Ary che dir si voglia) gli chiede se ha freddo, mi sono un po’ drizzata sulla sedia, pronta a scommettere che ciò che si manifestava come freddo era qualcos’altro… E infatti, il bambino ha percepito qualcosa.
Quando spiega che il suo maestro gli dice di concentrarsi sul momento presente ho avuto una reazione assurda… Come non pensare al fatto che Qui-Gon rivolgeva quelle stesse parole a Obi-Wan? Il giovane Jedi sta davvero cercando di seguire le orme del suo maestro.
Mi è piaciuto quando Ary chiede ad Anakin se è il Padawan di Obi-Wan Kenobi… Mi ha ricordato che è lui che la donna sta aspettando.
Ho apprezzato molto anche come, durante la scena, si colgano stralci dell’aspetto di Ary: due occhi scuri, i lineamenti sottili, e infine i lineamenti color del rame… E diamo anche un’occhiata al lato più affettuoso del suo carattere… Per dirla in modo un po’ gergale, si ha l’impressione che stia un po’ sulle sue, ma allo stesso tempo non manca di dispensare qualche gesto affettuoso al piccolo apprendista.
Per quanto riguarda la conversazione tra Tran e Obi-Wan, l’ho amata.
Riceviamo qualche informazione in più su Ary, ma allo stesso tempo spuntano fuori altre cose che fanno crescere a dismisura gli interrogativi e la sensazione di suspense.
Certo che l’affermazione: “No, vi sono cose che non puoi sapere”, unita all’espressione ansiosa di Tran, mi ha fatto provare non poca inquietudine.
Ciò che mi è rimasto impresso, comunque (e suppongo fosse intuibile), è stata la considerazione di Tran: “So che mio figlio ti stimava molto. E sono convinto che il suo affetto fosse pienamente ricambiato.” Senza dubbio, una buona rappresentazione del rapporto tra Qui-Gon e Obi-Wan. Tra l’altro, giusto perché non posso esimermi dal fare tutti i collegamenti possibili, le parole dell’uomo mi hanno ricordato quelle del Conte Dooku ne L’Attacco dei Cloni (“Qui-Gon parlava sempre con molta stima di te”).
La reazione di Obi-Wan, poi, quell’espressione cortese ma chiusa, mi ha stretto il cuore.
È chiaro che il giovane non è disposto a parlare né della morte del suo maestro né del loro rapporto… L’ho trovato molto azzeccato. Chiudersi a riccio non sarà forse la migliore delle reazioni, ma certamente è la più naturale per la situazione in cui Obi-Wan si trova, per il modo in cui Obi-Wan è fatto.
Anche la decisione di Tran di non proseguire è perfettamente realistica. L’ho trovata una cosa molto umana, non so come dire… Insomma, penso che tendenzialmente, tra due persone che conversano, si instauri un qualche genere di empatia… Non dico che divengano amici del cuore, ma è umano cogliere certi gesti, capire il proprio interlocutore… Ed è umano anche decidere di non forzarlo a parlare di un argomento che non vuole affrontare.
Ecco, sì, Obi-Wan non vuole affrontare quell’argomento… E ciò fa pensare che non si senta pronto – o non desideri – affrontare il proprio dolore per la perdita del suo maestro…
Ma andiamo avanti, prima di trasformare questa recensione in un trattato di psicologia.
Che dire, mi è piaciuto l’allarme di Obi-Wan nel vedere il suo Padawan intento a conversare con qualcuno alla finestra.
In quanto ad Anakin, dimostra nuovamente di essere adorabile oltre ogni dire (non è che possiamo rimandare al mittente l’Anakin adolescente e riprenderci questo bimbo?). Tra la sua preoccupazione di poter essere sgridato e il modo in cui specifica che il visitatore, prima di entrare, ha bussato… per poco non mi sono lasciata sfuggire un “aaaw” intenerito.
Tra l’altro, mi piace da morire la maniera in cui interagiscono lui e Obi-Wan.
Ed ecco che finalmente vediamo cos’hanno di speciale le stelle, e allo stesso tempo salta fuori qualcosa di meno piacevole (leggasi i lampi neri in fondo alla valle).
E la voce spaventata di Anakin ha stuzzicato una volta di più il mio istinto materno…
Bei tempi, questi in cui il bambino era bello obbediente e si infilava subito a letto!
E a questo punto, eccoci all’incontro tra Obi-Wan ed Ary… Non guasta mai vedere la prontezza di riflessi di un Jedi… E mi è piaciuto molto come Ary fissa la spada, riconoscendola, e come Obi-Wan capisca e le mostri l’arma.
La vicinanza tra i due è qualcosa di molto empatico, sembra che Obi-Wan finalmente senta più profondamente il dolore di qualcun altro per il suo maestro, non so come dire… Insomma, di questa vicinanza non posso che essere felice… Anche se, certo, è una vicinanza che porta con sé il ricordo di un giorno doloroso.
Obi-Wan che chiude gli occhi mi ha stretto il cuore… Probabilmente l’avrò già detto, ma adoro la tua capacità di gestire i personaggi… Fai far loro dei movimenti, magari anche piccoli, che fanno sentire tantissimo, e che danno al testo un realismo meraviglioso.
A fine capitolo, quindi, certe cose si sono fatte più chiare, altre sono tuttora un mistero.
Parlo in primis dei famosi lampi, ma anche di Ary… Lei mi piace, mi sembra un personaggio ben strutturato, complesso (vedi il lato più pericoloso che Obi-Wan vede emergere per un momento), che ha ancora molto da dare alla storia.
Insomma, complimenti!
Cercherò di leggere il seguito al più presto!
P. S. Quasi mi dimenticavo di segnalarti un paio di sviste:
“Con gli altri Padawans, Maestro...... gli ho concesso libertà per due ore.” Qui direi che hai abbondato con i puntini di sospensione…
E adesso scusa se ti riporto metà del testo, ma spero che così tu possa ritrovare più facilmente il passaggio in questione (l’errore comunque è quello laggiù in grassetto): L’umanoide li invitò a seguirlo e si incamminò verso l’edificio. Anakin osservava tutto con grande interesse, specialmente le grandi macchie di vegetazione che sembravano sovrastare l’intera zona e il colore pallido del cielo. Obi-Wan invece era più interessato alla costruzione, massiccia e circondata da campi di forza.
“Vi sono creature ostili qui?” chiese
“Solo alcuni tipi di forme di vita minori, che i campi di forza bastano a tenere lontani. Gli indigeni sono stati da lungo tempo organizzati sotto la famiglia del mio padrone e sotto quelle degli altre famiglie che risiedono qui.” rispose tranquillo l’uomo.
(Recensione modificata il 24/02/2013 - 03:48 pm)