Recensioni per
Lo strano percorso
di giughy
Ad un certo punto, quando arriva Beatrice, sei passata dalla terza persona alla prima, e ci sta male. |
Ciao, ho letto un po' di altre tue cose ma questa mi piace parecchio. Hai ragione, il capitolo ti è venuto bene. Mi piace il fatto che Elisa, pur essendo la vittima, non sia la tipica e noiosa figura della lagna sottomessa. Caratterizza bene i personaggi dal punto di vista psicologico però, altrimenti alla lunga la storia diventa irrealistica (se ho capito dove vuoi andare a parare). Mi piacciono molto alcune tue poesie, le espressioni che usi, il sentimento che ne cola, altre sono un po' banali, occhio. Non so quanti anni tu abbia, quindi forse la mia recensione è un po' acida e cattiva, scusa. Ora leggo il prossimo. |
All'inizio devo dire che ero un pò titubante sullo svolgimento della storia... tuttavia mi hai fatto ricrede nel terzo capitolo... Brava :) mi hai stupito su come hai legato con i capitoli precedenti e di come stai facendo conoscere le ragazze soprattutto Elisa che non si riusciva ad inquadrarla nei primi capitoli... Spero di leggerti presto anche perché scrivi molto bene ed è un piacere perdersi nelle tue parole... a presto ;) |
Ehi... complimenti per la storia. Mi è piaciuta davvero tanto, come anche il titolo, Lo strano percorso che è una delle mie canzoni preferite :D Hai scritto davvero bene, continua così ;) |
Il cambio di look di Beatrice non mi è piaciuto affatto...ma perchè quasi tutte avete questa smania di creare personaggi mascolini..? :(( |
Si si ,l'hai sviluppato megnificamente! |
Mi haai sicuramente incuriosita...quella Beatrice non mi è per niente simpatia,sono curiosa di vedere cosa succederà tra lei ed Elisa..!! ;) |
Primo capitolo un pochino corto ma che comunque ha fatto nascere in me una certa curiosità, infatti vorrei leggere qualcosina di più prima di esprimermi anche perché al momento c'è veramente poco da esprimere visto ancora l'incognita della protagonista esoprattutto della storia. Non temere di finire sul banale perché (a parer mio) meglio qualcosa di scontato che qualcosa di surreale e poi anche il banale se scritto bene e con intelligenza è sempre piacevole da leggere. |