Mi ha colpito la frase finale, il desiderio di Mordred. Il perdono per cosa? Per aver ceduto alle lusinghe di Morgana? Per aver covato pensieri di rivalsa? Per non essere all’altezza delle aspettative di tutti?
E’ interessante che, quando lui possa avere tutto, in realtà chieda qualcosa di non materiale, come se, invece di ottenere, gli sia tolto qualcosa. Il peso che porta.
Brava, interpretazione interessante! ^^

Ciao!
Ho fatto una lettura di fila dei capitoli che hai postato e devo confermarti che, come il primo che avevo letto tempo fa, anche i capitoli successivi mi sono piaciuti molto.
Mi piace come hai mosso i vari personaggi e ogni capitolo, anche se è breve, è ben scritto!
I miei complimenti.
Kiss
yu

Quando mi hai chiesto se avevo voglia di dare un'occhiata alle storie che avevi pubblicato avevo appena subito un potentissimo attacco di "mancanza di Merthur", per cui come non cominciare con la flash fic su "Merlin"? Se poi cominci la raccolta con Mordred, allora mi vuoi davvero bene male bene!
Mi sono piaciute tutte! Forse quella su Arthur più delle altre perché non è angst T^T Sto ancora ridendo al pensiero di lui che pensa che chiunque ha diritto ad essere vestito ahahahahah! Povero Merlin! Magari aveva pure passato la notte insonne per salvarlo!
Sai cosa però? Quella su Uther non riesco a inquadrarla bene. Intendo il contesto, l'episodio, che può averti portato a creare questo breve scorcio dei suoi pensieri. Partiamo dal fatto che Uther non lo sopporto e non l'ho mai sopportato. C'è stato un momento in cui mi sono pure sentita in colpa per aver provato tanto astio verso di lui, ma vedendo poi l'ultimo episodio in cui compare...se non fosse stato già morto lo avrei strozzato con le mie mani! Grrrrrrrrr!
Ora però mi piacerrebbe leggerne una su Merlin. Ora so solo immaginarmelo con il fumo che gli esce dalle orecchie dopo il bagno gelido che gli ha fatto fare Arthur. Ahahahah!
Kiss!

Beh, Uther e la decenza sono due concetti su cui si potrebbe discutere molto, considerato che il re si è preso molte libertà per sé, ma non ha offerte agli altri.
Trovo curioso che tu abbia scelto proprio Gaius, come oggetto della sua ira, ma ugualmente ne risulta un buon lavoro; quella specie di risentito vittimismo è proprio tipico di Uther!
Mi sembrava quasi di vederlo, grave e solenne, mentre pronuncia le tue parole!
Brava^^

“Prima erano sporche.
Sporche di tutto il potenziale non usato, sporche dell’idealismo buttato nel fango, sporche delle vite non salvate.
Ma ora no.
Non sono solo io o i miei vestiti ad essere puliti, ma sono sopratutto le mie mani”

Mi è piaciuto molto questo pezzo e come hai deciso di caratterizzare Gwaine.
Poteva venir fuori una drabble scontata, e invece no, non lo è affatto.
Sotto l’aria da spaccone, si sa che c’è di più.
Sappiamo anche che a Camelot, finalmente, quel perdigiorno randagio ha trovato un senso da dare alla sua vita e un modo per sfogare l’energia in esubero.
Quindi sì, è IC e ben fatta.
Brava ^^

Questo è buffo.
Solo pochi minuti fa, commentando un’altra fic su questo genere, dicevo che non avevo ancora letto storie sulla morte di Gwaine, non sulla sua introspezione; ed ora eccola qui, pochi minuti dopo, un’altra fic con lo stesso argomento.
Benedette challenge! XD
Bene, venendo alla drabble. Mi è piaciuta l’introspezione che hai fatto del personaggio. C’è il suo lato spaccone, quello sicuro, baldanzoso, quello che deve tener su la baracca, anche quando tutto va a rotoli, e poi c’è il Gwaine profondo, quello che sa che sta morendo, quello che, pur nella paura della morte imminente, si rammarica per l’amico e spera nella sua salvezza. Sono due lati dello stesso personaggio e tu, in poche parole, l’hai reso bene. ^^

Ahahaha XD
Mi piace l’ironia di Arthur, tutta la sua soddisfazione, e la sua piccola ‘vendetta’ nei confronti del povero Merlin che è ignaro di ciò che lo aspetta. XD
Se solo il re sapesse quanto gli deve, in termini di gratitudine e ricompense, forse l’avrebbe lasciato sonnecchiare qualche mattina di più, ma questa è un’altra storia. XD

Ciao! ^^
Comincio col dire che mi è piaciuta molto la frase di citazione che hai usato.
Non è che io nutra esattamente della simpatia per Mordred (anche se Alex ha fatto uno splendido lavoro nel muoverlo!), ma qui è impossibile, per il lettore, non provare rammarico per lui. Fa davvero pena, nella sua riflessione. Non si è mai sentito davvero accettato né amato e il buio rende bene la sua solitudine. Mi piace la tua drabble. *_*

Mordred *_*
piccolo lui...

Prima di passare alla recensione vera e propria, ti segno due piccole sviste.
"Solo solo, lei non c’è." Suppongo che volessi dire "sono solo"
E poi hai critto Camelor invece che Camelot.

Ma passiamo alle cose serie.
Mordred, oh Mordred.
Mi fa una pena immensa perchè lui era passato dalla parte di Arthur, aveva scelto la via giusta sebbene non facile.
E poi Arthur gli condanna la tipa di cui è innamorato e perde il senno. Sinceramente io continuo a pensare che Arthur sia stato una carogna il quell'episodio, ma ehi, bisogna rispettare la leggenda e Mordred è colui che uccide Arthur, quindi rosichiamo e silenzio.
Ma quello che colpisce nella tua FF è la solitudine di Mordred. Ed è molto IC.
Dopo lo sterminio dei Druidi è rimasto solo. E' vero, confessa di essere andato in giro e di essersela cavata ma sono sicura che ha vissuto sempre in profonda solitudine per via dei suoi poteri. Non puoi avere amici veri, non puoi fidarti di nessuno... deve avere avuto una vitaccia.
Ci prova con Merlin, perchè sa che lui sa come si sente, ma riceve picche anche da lui. Ovviamente noi sappiamo perchè ma il Povero Mordred no.
Bellissimo il pezzo del desiderio di sentirsi a casa e di voler provare con qualcuno lo stesso rapporto tra Merlin e Arthur.
Ed è secondo me questo che lo manda in bestia quando la sua tipa viene uccisa. Gli viene negato l'ultimo barlume di vita normale e felice. Come biasimarlo?
Tutta questa tiritera per dirti: ottimo lavoro.
*__*

Na

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Hai fatto una caratterizzazione interessante del personaggio di mordred, mi piace il taglio che gli hai dato! Sia del fatto che si è fidato di Morgana affascinato da lei e, dalle sue promesse, poi pentito della sua scelta.
Anche il fatto che neppure al castello si senta accettato... è vero e doloroso.
La morte è quasi una liberazione. Buon uso del prompt!

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