Recensioni per
Santi di cartastraccia
di Trick

Questa storia ha ottenuto 33 recensioni.
Positive : 33
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/03/13, ore 23:24

Irlanda, la senti trasparire da ogni parola. Irlanda,nella povertà e nell'aria che si respira a Kinsale.
Cominciamo dallo stile, ironico ma allo stesso tempo emozionante, mi hai fatto piangere sul finale, davvero.
La prima parte l'ho adorata, il modo in cui caratterizzi la famiglia di Remus è talmente vivido che mi sembrava di essere con loro, a pregare in chiesa, tutte in fila con i posti ben stabiliti di chi in chiesa ci va sempre, per fede e cultura, considerandola alla stregua delle basiliche romane, vivendo il luogo come una sorta di seconda casa. Hai scelto la meravigliosa via della realtà, nessun viso perfetto, ma mille imperfezioni a orchestrare un affresco preciso e delicato. Poi i toni si fanno più cupi, la realtà del problema della licantropia, del disprezzo verso gli inglesi e del nazismo. Lasciare la famiglia per fermare il male supremo, infondo è lo stesso sacrificio che farà Remus più avanti (mi sto emozionando mentre lo scrivo, sono messa male).Il dialogo finale è di una forza disarmante, questa donna costretta a letto che però è ancora fiera, come la maestosa polena di una nave. Non perdona Dio di avergli portato via il marito, ma avrebbe fatto lo stesso anche lei se fosse stata un uomo. Hai fatto un lavoro minuzioso e davvero ottimo. Riesci a rendere il tutto con una leggiadra ironia, posizionando le citazioni nel giusto punto senza appesantire o rendere asfittica la lettura ma esaltandone il significato e l'interpretazione. Questa è l'Ilranda di Joyce, immobile, vecchia, che rifiuta il dominio inglese, ma si rassegna a quello cattolico. Penso di aver finito le parole, ma le emozioni mi vibrano ancora in gola...

Recensore Master
16/03/13, ore 19:26

Cara trick! Mi sono avvicinata a EFP perchè nel 2009 beccai la tua long molto long del diario (che spesso rileggo perchè ci sono dei capitoli spettacolari, a mio avviso) e da allora pian piano mi sono approcciata in quetso mondo. Inutile dire che, quando scrivi di Remus, scrivi divinamente. Penso te ne sia accorta da sola ;)
Mi piace molto la descrizione delle zie di Remus, e mi sembra logico che John invece, essendo un mago, si sia poco interessato al Battesimo di suo figlio. Oltretutto, avevano avuto altri problemi, no? La lettera a James è fantastica, si percepisce l'ironia di Remus, ragazzino minuto ma maturo e, nonostante le sue enormi sofferenze, sempre disposto a sorridere. Io amo Remus, se non si è capito.
La descrizione della madre di Remus mi ha sorpreso. Attraverso la storia del diario, dove l'avevi chiamata Helen, me la ero figurata molto fragile e debole, anche perchè se non ricordo male, era costretta ad incatenare Remus per non fargli fare del male quando era lupo, e poi è morta di malattia dopo un lungo periodo di sofferenza. Qui, invece, l'ho trovata forte e determinata. E mi piace anche questa versione. Mi piacciono anche i termini che utilizza, a volte crudi, ma molto sentiti, ci stanno bene insomma! 
Il dialogo con la nonna e la storia del nonno mi hanno toccato, perchè ho ripensato al Remus adulto che, quella maledetta notte, è corso a combattere. E che la nonna, proprio come ha fatto poi Tonks, sarebbe andata con lui. Nonostante avesse delle figlie. Bello, davvero un tocco di genio questo riferimento! Non vedo l'ora di vedere il seguito. L'idea di Remus irlandese non è male, cioè irlandese a metà. 
Complimentoni!!!! Adoro le tue storie!!! Spero le aggiornerai!!!  Se non le ho recensite, è perchè, quando le ho lette, non lo sapevo fare :(
angyp

Recensore Veterano
16/03/13, ore 16:11

cosa ne penso? sono andata a fare pubblicità, ecco cosa ne penso. benedetto sia il contest e l'effetto che ti ha fatto, ecco cosa ne penso.

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