Lo stile è semplice e scorrevole, il lessico non invadente, descrive senza polarizzare l'attenzione su parole sopra le righe. Tutto è armoniosamente equilibrato, poi arrivano queste due battute: "-Torna qui! Sono pur sempre tua madre! ...-Ma io non sono più tuo figlio.-". Lapidarie, crudeli, ma vere. E strepitose!
Nella vita i figli o diventano cloni dei genitori per ammirazione o si allontanano per ribellione. Non si può tracciare una riga e stabilirne una verità assoluta, ma sicuramente come hai ben scritto tu, non sentire di appartenere a quella famiglia porta Sirius a cercarne un'altra: I Potter, i Malandrini, insomma qualcuno che lo accetti. In fondo la famiglia è questo. Accettazione ed amore. Tutte cose che Sirius non ha mai ricevuto nè dalla madre, nè dall'intera casata.
Hai davvero fatto un otimo lavoro!
Gin |