Eccomi ;)
BELLISSIMO capitolo!!!!!!!! *____*
MITICA l’idea di far pensare la stessa strategia anche alla ragazza XD =P
Ne verranno fuori delle belle!!! XD XD
E l’incontro??!! Non ho potuto fare a meno di ridere!!! XD XD Lui che rimane estasiato dalla bellezza e dalla sensualità di lei e lei che rimane estasiata dal…. Cavallo??!! XD XD ehehe XD Non ci posso credere XD XD
Nel cortile notò una certa agitazione e delle facce che le parvero nuove: c’era un ragazzo accanto ad un cavallo con due uomini alle sue spalle. Evelina restò affascinata dal manto marroncino del suo stallone, guardandolo come ogni donna guarderebbe un gioiello, poi posò lo sguardo su quello che doveva essere il suo padrone.
Lui incrociò i suoi occhi e restò ammaliato da lei. Il suo sguardo si posò sul bottone slacciato della camicetta della ragazza che abilmente scese da cavallo con un balzo e si avvicinò curiosa agli stranieri.
«Non avevo mai visto una donna… in pantaloni», ammise sorpreso, restando ancora imbambolato davanti alla figura della bella ragazza. Ogni uomo reagiva allo stesso modo e, per i primi cinque minuti, non riusciva mai a spiaccicare una parola di senso compiuto: questo era uno dei motivi per i quali Evelina diceva di no a tutti. Si era promessa che avrebbe sposato l’uomo che avrebbe reagito dignitosamente alla sua vista.
«C’è sempre una prima volta», sorrise lei.
Per non parlare di quando lui ci prova spudoratamente con lei pensando che sia la domestica e quando scopre la verità si maledice perché doveva comportarsi malissimo con lei fin dall’inizio XD XD Mamma che ridere XD XD
«Allevate cavalli?», disse lui sempre più incredulo. L’uomo alle sue spalle soffocò una risata e l’altro lo fece ammutolire con una gomitata nel fianco.
«Vi meraviglia così tanto che una donna possa cavalcare?»
«E’ che… una donna bella come voi non dovrebbe sporcarsi le sue graziose mani per questo genere di lavori», ammiccò il ragazzo malizioso, prendendole la mano per baciarne il dorso con delicatezza. Eva si scostò imbarazzata, togliendo la sellatura al cavallo e gettandola con noncuranza ai piedi del portone di legno della stalla.
«Cercavate qualcuno?», gli chiese infine.
«Il duca Rubliov. Voi siete la domestica?»
«La… domestica?!», esclamò lei inorridita. «Voi siete il signor…»
«Wilson. Stefan Wilson, dolcezza», sorrise, facendogli un elegante inchino. Evelina sgranò gli occhi ed emise un gridolino.
«Siete voi», disse con un filo di voce, meravigliata, portandosi le mani alla bocca.
«Conte Wilson!». Il ragazzo sussultò e si voltò vedendo venirsi incontro un uomo dai folti baffi scuri e un paio di chili di troppo che lo facevano faticare nell’andatura.
«Signore». Stefan abbassò il capo in segno di riverenza. «Mio cugino, il conte Raphael Wilson, e il mio maggiordomo Maximilian», aggiunse mostrando al duca le due facce nuove dietro di sé.
«Spero abbiate fatto buon viaggio! Vedo che ha già avuto l’occasione di conoscere mia figlia…», accennò tutto sorridente, stringendogli la mano con enfasi dopo aver salutato gli altri due.
«Vostra figlia?», chiese Stefan perplesso.
«Sì, Evelina», precisò, indicando la ragazza con un cenno della mano. Stefan si voltò nuovamente verso di lei.
«Siete voi la duchessa?!»
«Sempre più sorpreso, conte?», rise Eva divertita, mettendosi le mani sui fianchi.
Stefan si diede dello stupido un paio di volte, ripercorrendo la figura di Evelina come se non l’avesse mai vista prima. Ricordò di essersi promesso di essere antipatico e sgarbato e invece non aveva fatto altro che riempirla di complimenti nel tentativo di portarsela a letto.
Poi, mi ha fatta morire il tentativo di entrambi di apparire il più arrogante e antipatico possibile XD XD Sembravano quasi fare una gara XD XD Lui comunque è visibilmente interessato a lei, basti pensare a come la guarda… =P Lei invece, per ora pensa solo ed esclusivamente alla sua libertà e ai cavalli… Immagino che prima o poi si lascerà andare anche lei… =P
«Però è bella», commentò Max, inopportuno come sempre.
«Dannatamente bella», ringhiò Stefan, maledicendo suo padre per averlo cacciato in un simile pasticcio e se stesso per aver accettato di viaggiare così a lungo fin qui.
Raphael, comunque, è mitico *____* è gentile *___*
Che teneriiiiii Nina e Maximilian *_____*
Faccio già il tifo per loro!!!!!!!!!!!!!!!!! *___*
Nina si voltò e incrociò un paio di occhi scuri, diversi da quelli dorati di Stefan o verdi di Raphael: quasi si era dimenticata che c’era un altro uomo di cui non sapeva neanche il nome ma che aveva un sorriso così bello. Le lenzuola scivolarono dalle sue mani e lei arrossì, chinandosi immediatamente sul pavimento per raccoglierle.
«Vi aiuto», intervenne prontamente l’uomo, piegandosi di fronte a lei per aiutarla a piegare le stoffe.
«Non c’è ne bisogno. Perdonatemi, vi mostro la vostra stanza», tossì Nina imbarazzata, alzandosi mentre si sistemava le ciocche di capelli che erano sfuggiti alla treccia. Aprì la terza porta e poggiò le lenzuola sul letto ordinato, chiudendo poi le finestre e le tende.
«Chiamatemi per qualsiasi cosa», sorrise Nina, facendo un piccolo inchino verso l’uomo.
«Ma non so il vostro nome», replicò lui, afferrandola delicatamente per una mano prima che lei potesse andare via. Il cuore della ragazza si fermò in gola e di nuovo incrociò gli occhi scuri dell’uomo che aveva davanti. Il suo viso era segnato da qualche piccola ruga e incorniciato da capelli castani abbastanza lunghi, la sua camicia impolverata nascondeva spalle ampie e le sue mani, che stringevano quelle della giovane, erano grosse e calde.
«Nina», sussurrò con un filo di voce.
«Io sono Maximilian», ricambiò con un sorriso, lasciandole poi libera la mano nel vedere che era a disagio. «Vi auguro una buona notte», aggiunse l’uomo, indietreggiando per lasciarle il suo spazio e la sua aria mentre le dava le spalle e si slegava le fasciature che gli legavano i polsi.
Nina, quasi terrorizzata dall’effetto che Maximilian aveva avuto su di lei, scappò via per raggiungere Evelina che, in stanza sua, era già seduta dinanzi lo specchio per sistemarsi i capelli.
Al prossimo capitolo!!! ;) |