Buona sera ^^
Eccomi qui pronta a commentare anche questa tua oneshot! E’ davvero graziosissima! (Non chiedermi perché ho scelto proprio questo aggettivo, ma mi è venuto in mente immediatamente appena finito di leggere!) Ho anche ascoltato la canzone mentre seguivo il testo (rattoppato da Donghae xD) e mi sono venute le lacrime agli occhi... ormai sono troppo immersa in quest’atmosfera e mi sono immaginata benissimo i nostri cari protagonisti!
Prima di iniziare con il commento -riportandoti le frasi che più mi hanno colpita- volevo dirti una cosa. Le tue oneshot durano troppo poco. Come si fa? Va bene che me ne sforni una ogni due giorni e non potresti rendermi più felice ma... ;____; Mi piacciono troppo, sono un’ingorda sfacciatissima!
Detto questo... volevo dirti un’altra cosa. Tu sei incredibile. Mi stai facendo apprezzare tantissimo le rating verde/giallo, e non lo avrei mai creduto possibile. Non che io sia una pervertita (cioè, sì, sono anche una vecchia pervertita...) ma di solito mi dirigo sempre verso le rating rosso. Sarà che non ho mi incontrato nessuno capace di coinvolgermi così tanto in una storia dove manca la componente erotico/sessuale. Invece le tue piccole perle sono diverse. Mi immergo nella lettura e non penso più a nulla. I personaggi sono così reali, così veri, completi, ben strutturati che non c’è bisogno di nient’altro.
Parlando della fanfic, penso che questo verso della canzone possa essere un po’ il sunto (o, comunque, a me ha colpito particolarmente): but I don't wanna ruin what we have. Ho davvero come l’impressione che sia Donghae che Hyukjae temano il passo successivo, vogliono aprirsi ma hanno paura e così fanno del male. Queste frasi sono molto esplicative (nonché bellissime, ma questo è ovvio u.u):
“Non è di te che ho bisogno.” // Le parole di Donghae hanno sempre il potere di ucciderlo, fargli conoscere la felicità e poi il dolore più atroce.
Donghae non riesce a comunicare quello che sente. Non ci prova neanche, preferisce infierire, fare male, e poi incolpare Hyukjae di questo suo stato così irrequieto.
“I-io sono furioso con lui.” // “Perché per lui non sono importante quanto lui lo è per me.”
Questo suo comportamento l’ho trovato profondamente realistico e maschile. Non ci sono sentimentalismi, frasi ad effetto, né pianti isterici inverosimili (e, probabilmente più inclini all’indole femminile). Ci sono lacrime, sì, ma sono lacrime virili e soffocate, frasi secche, d’impatto ma non plateali. Dure.
Ma poi, come in tutte le belle fiabe che si rispettano, ecco che arriva il buon aiutante (Santo Leeteuk, mi verrebbe da dire!).
“Sono arrabbiato perché non sono un’idiota, e so di essermi innamorato di lui.”
Donghae riesce finalmente a dire quello che prova e Leeteuk lo aiuta, senza essere indiscreto, dicendo solo le parole giuste al momento giusto, confortandolo, rimanendo al suo posto. Anche questo piccolo spaccato sulla loro amicizia mi è piaciuto molto. Appunto, l’ho trovato molto maschile e ben costruito, nonostante sia una cosa secondaria è comunque essenziale per lo svolgimento della vicenda.
E quel so è così duro, così presente da emozionarmi. Donghae è sicuro nella propria consapevolezza, ma a volte essere sicuri non basta. Il rifiuto penso che possa essere una delle cose che più spaventa e, decisamente, Donghae ha paura di essere rifiutato.
Dall’altro canto però c’è Hyukjae. In un certo senso è la vittima: Donghae gli risponde male e lui non reagisce, Donghae lo maltratta ma lui non ribatte e quelle poche volte in cui si impone, non volendo uscire o non volendo Donghae nella stanza, viene perfettamente ignorato.
Ho trovato dolce in un modo straziante questo pezzo:
“Resta con me.” // “Eh? Hai detto qualcosa HyukJae?” // “No.”
Come Donghae, anche se esplicato in modo differente, anche Hyukjae cerca di comunicare qualcosa all’altro senza riuscirci.
Anche quando rimane con Donghae in giorno dell’anniversario della morte del padre, viene denigrato proprio quando lui vorrebbe solo aiutarlo.
A questo proposito cito questo pezzo: “Hey.” Ripete HyukJae, e la sua voce è così bassa e delicata da essere, da sola, la carezza più dolce che si possa desiderare. Mi ha stupita molto l’uso dell’impersonale si possa desiderare. L’ho trovato un espediente narrativo molto efficace perché a questo punto, ancora all’inizio della vicenda, il lettore non sa quali siano i sentimenti di Donghae (mentre sono abbastanza palesi quelli di Hyukjae), quindi se avessi scritto una cosa come: la carezza più dolce che possa desiderare, riferendosi a Donghae, sarebbe caduto tutto l’impianto e il “mistero” si sarebbe sciolto.
Ti faccio tutti i miei complimenti per l’accuratezza del lessico, davvero!
Tutta questa situazione mi sembra tanto una specie di mordi e fuggi, e, in questo rincorrersi, alla fine non sono né vincitori né vinti.
Almeno fino a quando Donghae non decide di buttarsi. E questo è davvero molto bello. Completando la canzone di Hyukjae è un po’ come se completasse le loro vite (inutile farti i complimenti per l’originalità della cosa, sia dal punto di vista tematico sia per come hai fatto vedere a me lettrice quest’azione di ricucitura).
Beh... non ci resta che ringraziare ancora una volta l’aiutante Leeteuk che è accorso in aiuto di questi due bei Principi mezzi addormentati xD
In chiusura, ti cito un lungo pezzo che mi è piaciuto tantissimo, sia per la forza narrativa sia per l’emozione che mi ha suscitata (e pensa che l’ho letto ad alta voce a mia sorella, perché non riuscivo a tenermelo dentro!):
“Credi che per farle contente finiremo col diventare davvero una coppia?”
HyukJae ridacchia, ma non si volta.
“Faresti coppia con qualcuno anche senza sentimenti di mezzo?”
Donghae scrolla le spalle.
“Mi stai dicendo che potremmo solo se fossi innamorato di te?”
“Perché potresti?”
La conversazione assume una piega pericolosa, HyukJae ne è consapevole quasi quanto, invece, Donghae, lo ignori completamente.
“Andiamo Hyukkie,” sorride il minore lasciandosi ricadere con un tonfo sul letto: le braccia piegate dietro la testa:“non potrei mai innamorarmi di te, siamo amici!”
“Ovviamente non potresti!”
“E… ovviamente… cosa mi aspettavo? Ma un po’ più di delicatezza no, eh?”
Dolce e straziante (mi ripeto). Ed è palese da difficoltà di comunicare i propri sentimenti ma, parlando francamente, quando è facile dire apertamente cosa si pensa?
Complimenti per tutto, carissima. Per la struttura narrativa sempre impeccabile, per l’impaginazione originale, creativa, per questi personaggi così espressivi e realistici.
Non vedo l’ora di leggere altro di tuo... ormai sono diventata una tua fan!
Un bacio! <3
ps_ a breve risponderò anche alla e-mail *.* (scusa... ho scritto tantissimo come al solito ^^”) |