Recensioni per
Il Delitto Svelato
di Orient_Express

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
26/05/13, ore 23:43
Cap. 1:

Non capisco la scelta di inserire i dialoghi al centro della pagina. Poteva sembrare graficamente interessante, ma diventa fastidiosa quando ti ritrovi ad usare verbi dichiarativi ('disse', 'continuò', ecc...) in una riga diversa da quella del dialogo. È una soluzione che interrompe la lettura.

Recensore Junior
23/05/13, ore 00:33
Cap. 3:

Generalmente non rileggo mai le fic che ho letto (anche se i nomi dei personaggi sono diversi), lo faccio solo quando mi piace davvero e ora posso dire di aver apprezzato di più la storia, forse perché la conoscevo già e forse perché il tuo modo di scrivere, particolare l'avevo già assimilato.
Leggerla ascoltando Orgel nelle cuffie è... più bello? E' come se assumesse un tono più profondo, forse per via delle loro voci quasi sussurrate.
Il racconto assume una sfumatura veritiera, reale e forse, no, è proprio questo il bello. E' un qualcosa che si può applicare anche alla vita vera, non troppo banale, non troppo rosea e non troppo esagerata.
Tu lo sai che ti amo e quindi non mi ripeterò, ma forse l'ho già fatto x3
Attendo di leggere qualcos'altro sugli SHINee, ci contissimo!

~M

Recensore Veterano
15/04/13, ore 07:18
Cap. 3:

Ciao ;) ed eccomi a recensire la fine di questa storia. Non mi è mai piaciuta la parola "fine", mi ricorda troppo la parola "addio", eppure è proprio di questo che si tratta. Se prima non vedevo l'ora di sapere come sarebbe andata a finire, ora mi dispiace perchè, se proprio devo dire la verità, mi stavo affezionando davvero tanto a questa storia e ai suoi personaggi, perciò mi piange il cuore...
Beh, torniamo a noi. Devo dire che questo finale mi ha stupita abbastanza. Certo, le possibilità erano due ed entrambe avevano un 50% di probabilità di realizzarsi: 1) o Rafael e Diego perdonavano Juan e Andrès, 2) le coppie "originali" si sarebbero rotte definitivamente
Ecco, io credo fosse più probabile e la seconda e invece...mi hai sorpresa, ed è una cosa che va sicuramente a tuo vantaggio :D
Ti giuro che questa storia mi ha coinvolta tanto emotivamente che quando Rafael ha urlato a Juan quelle parole, quando questo l'ha seguito e abbracciato sotto la pioggia, il loro pianto e tutto quell'angst, giuro che stavo per piangere come una fontana. Questa è stata la scena che ho preferito in assoluto...Ed ho anche rivalutato il personaggio di Juan, che alla fine in qualche modo mi ha stupita per il sincero amore che prova per Rafa, nonostante la codardia e la debolezza che lo caratterizzano. Perciò quando dice "sono un frocio e sono una merda, non mi importa della gente, che guardino pure, ma ti prego non lasciarmi" (parole non testuali) il mio cuoricino si è sciolto come un gelato al sole.
E alla fine ovviamente ho amato anche Andrès e Diego, il fatto che finalmente entrambi abbiano accettato la realtà, ma abbiamo deciso di recuperare il loro rapporto alla deriva, perchè si amano, appunto. Per loro valgono le stesse parole che ho scritto per Rafa e Juan.
Mi fa sorridere il fatto che sia stato necessario un tradimento per salvare l'amore di queste due coppie. Certamente il fatto che da entrambe le parti ci fosse un tradimento è servito molto nel riuscire a perdonarsi a vicenda, il destino vuole che però forse Juan e Andrès non verranno mai a sapere del bacio scambiato fra Rafael e Diego.
Avrei talmente tante cose da dire su questa storia che di certo una misera recensione non basta...come minimo dovrei parlarti di persona e dirti parola per parola quanto mi sia piaciuta, quanto l'abbia amata. Ti giuro che questa fic ha fatto nascere in me l'amore per lo slash, che prima non schifavo ma nemmeno amavo, e mi ha fatto anche pensare molto sul significato e le sfumature della parola "tradimento", che come ti avevo detto non è un argomento "facile" per me, e nemmeno per te :)
Insomma, davvero complimenti. Tanti tanti complimenti. Penso che leggerò dell'altro di tuo perchè il tuo stile mi piace da impazzire e sa coinvolgermi direttamente nella storia, cosa che non accade spesso.
Baci :)

Recensore Veterano
11/04/13, ore 23:04
Cap. 2:

È così...triste
Tutta questa situazione. Ogni volta che leggo un capitolo di questa storia, mi rimane un peso sullo stomaco, una sensazione che assomiglia terribilmente all'angoscia. Quasi stessi vivendo io stessa la vita di quei ragazzi. Accidenti, io odio i tradimenti. Secondo me tradire è la cosa peggiore di qualsiasi altra, perchè solo chi è codardo e bugiardo può farlo. Eppure questa storia che parla proprio del tradimento mi attira talmente tanto... Probabilmente è tutto merito tuo, che scrivi in modo così coinvolgente da non poter lasciarmi indifferente.
A dire la verità, speravo di sapere cosa sarebbe accaduto dopo la realizzazione del tradimento di Juan da parte di Rafael, e all'inizio sono rimasta un po' delusa nel vedere che si trattava invece di una sorta di "flashback", se così si puo dire, ma poi ne sono stata contenta. In questo modo si è potuto vedere come è nato tutto, i motivi per cui le storie d'amore di quei quattro ragazzi si sono spezzate e come sono nati invece i tradimenti, fisici da parte di Andres e Juan, e mentali da parte di Rafael e Diego. Il problema è che a volte la persona che si ama non è quella giusta per noi, e quando si realizza ciò tutto si frantuma. A questo punto prevedo solo disastri, su tutta la linea...
Oddio, mi piace così tanto questa FIC che vorrei sapere subito come va a finire >.>
Spero aggiornerai presto :D
Baci e complimenti

Recensore Veterano
06/04/13, ore 19:56
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Vorrei segnalare per le scelte questa storia che è arrivata prima classificata al contest che ho indetto e che mi ha lasciata strabiliata per lo stile originale, fluido e l'introspezione magistrale con cui è stata condotta. Per dettagliare al meglio il motivo della mia segnalazione, copio qui il giudizio lasciato da me al contest:

Prompt: tradimento


- Grammatica: 5/5 132 pagine e praticamente quasi nessun errore, solo 2-3 sviste che, su una storia così lunga, diventano praticamente nulle. Capita raramente di leggere qualcosa di così meravigliosamente corretto, in ogni suo aspetto. L’uso della punteggiatura è assai singolare, ma fa parte dello stile che ti sei scelta e cucita addosso e proprio per questo diventa invalutabile.
- Stile e Lessico: 5/5 Non so nemmeno da dove cominciare... ho talmente tante cose da dire che non capisco come organizzarle... e sicuramente mi sfuggirà qualcosa! Il tuo stile è... meraviglioso. Questa storia è un poema, una canzone, una poesia... una lirica. Si legge danzando, è musica, perché musicale è ogni parola che scrivi, ogni espressione che usi. Le frasi ti escono come strofe di poesie e il tuo stile così ricco di a capo e così povero di punteggiatura trasporta il lettore nel flusso di coscienza dei tuoi protagonisti. Ho amato tutto: il lessico dagli accostamenti armoniosi e originali, le atmosfere che in poche pennellate sai dipingere, le sequenze di pensiero che si succedono fluide dalla testa dei tuoi protagonisti a quella del lettore, i dialoghi naturalissimi, spontanei, autentici fino al midollo e quel modo un po’ ossessivo di riportare le stesse frasi che mi ha fatto impazzire. Il tuo stile è puro godimento per chi ti legge, è la perla preziosa del tuo scrivere, perché ogni elemento passa attraverso il tuo personale modo di ripiegarlo, di ricrearlo, di rinnovarlo. Questa storia è stata una sorpresa in ogni suo angolo, mi hai stupita e meravigliata ad ogni riga: hai un dono, veramente!

- Originalità: 10/10 Trovo meraviglioso il modo in cui hai saputo prendere una storia di ordinaria quotidianità – una come tante – e stravolgerla dall’interno, soffermandoti su particolari, e pensieri, e dettagli, e sentimenti... rendendo tutto personale, interessante, nuovo e accattivante. Non c’è niente di banale in ciò che scrivi, nulla di scontato e nulla di già sentito, perché sai rendere unico ogni elemento che appoggi nell’intrico della tua trama. Ho amato da morire tante piccole perle d’ironia che hai saputo inserire all’interno di una storia in fondo drammatica. Anche in questo si coglie la tua originalità. Un paio di esempi: 1) Che ci sarà mai di sospetto, in un paio di quadrati di carta appallottolati nel cestino, o spappolati in fondo al water… Non sei mica fidanzato con Sherlock Holmes! 2) «Il gatto? Quello che mi dicevi ieri?» Diego mi risponde con leggerezza, concentrato a raccogliere la schiuma soffice e bianca. «Sì» «E allora?» «E allora?!»,ma perché nessuno si accorge della gravità di questa rivelazione? :D!!!!!

- Credibilità della trama: 5/5 Non c’è nulla di stonato nella tua storia, nulla di incoerente né di poco realistico. Mi hai convinta al cento per cento in ogni riga della tua storia!

- Introspezione: 10/10 Cosa posso dire di questa voce? Ogni complimento sarebbe riduttivo di fronte all’ammirazione che provo: sei davvero troppo troppo brava a raccontare quello che passa per ogni spigolo della mente dei tuo personaggi! L’intera storia non è altro che un viaggio tortuoso nell’animo dei protagonisti: un flusso di coscienza, di cuore e di anima che attraversa Juan, Diego, Andrés e Raphael e parla del loro cuore, dei loro dubbi, delle loro angosce e delle loro contraddizioni. Forse ciò che ho amato di più è stata la reticenza di Juan a riconoscere la sua omosessualità e il modo in cui, alla fine, ne prende coscienza. Il pezzo in cui il pensiero “Sono gay” inizia a martellargli in testa è stato di un phatos straordinario. Non so veramente cosa dire: sei stata meravigliosa, hai caratterizzato ciascuno dei tuoi personaggi in modo unico: fisicamente, moralmente, emotivamente... non hai lasciato nulla al caso, nulla è stato dimenticato. Un esempio della tua bravura? “Mi alzo lentamente in piedi e intanto non posso fare a meno di guardarmi intorno, furtivo come un ladro, colpevole, sempre colpevole, di amare Rafael, di tradire Rafael, di essere gay, di nascondere di essere gay, colpevole con lui e senza di lui, colpevole di ritagliarmi un minuscolo spazio tutto per me e colpevole anche ora che in questo spazio minuscolo siamo in due.” Insomma: sei al top!

- Attinenza al prompt e svisceramento: 5/5 Il massimo arriva anche qui, meritato in ogni particolare. Hai usato il prompt in modo poliedrico: il tradimento appare in ogni sua forma, in ogni sfumatura: è negli atteggiamenti superficiali, negli evitamenti, nei segreti e nei pensieri, nei dubbi e nelle discussioni. È tradimento fisico, ma è anche tradimento morale e il tradimento è consolazione e conforto, paura, desiderio e vendetta, sconforto, frustrazione e rischio. È una miccia che si accende e rischia di polverizzare ogni elemento, ma alla fine è anche il tunnel buio alla cui fine i tuoi protagonisti trovano il pentimento, il perdono, il cambiamento, la speranza. Sei stata bravissima! Ho trovato geniale quel ripetere ossessivo “perché suona tanto come un tradimento?” Ma meravigliose sono anche state frasi come “Diego, tu mi tradisci da mesi con la televisione accesa.” E poi la digressione: “Ho sempre pensato che le persone, certe cose, o sanno farle o non sanno farle: non è vero che messi alle strette tutti possono ammazzare, alcuni possono farlo per natura e altri no, e messi alle strette alcuni ammazzano perché ce l’hanno dentro, e altri no, e basta, non c’è nient’altro da dire, niente bei discorsi sulla natura umana, alcuni non ci riescono proprio ad ammazzare, fosse anche per vendetta, o per autodifesa, per sopravvivenza. Non ho mai pensato che tutti sono uguali e che tutti sanno fare le stesse cose: messi alle strette, alcuni tradiscono e altri no, semplicemente, perché le persone sono diverse e il tradimento dentro non ce l’hanno tutti, e se anche ce l’avevo nella testa, speravo in fondo che lì potesse restare, morire, perché il tradimento nella testa è già tradimento vero ma è meno grave, lo so bene che è meno grave del tradimento fisico di chi il tradimento cerebrale lo tira fuori e tradisce in due.”

- Gradimento personale: 9.9/10 Dopo aver detto tutto ciò che ho detto... dopo aver amato ogni lato di questa storia: il tuo stile, la caratterizzazione dei personaggi, l’originalità, la poesia, la psicologia... Perché c’è uno 0,1 in meno nel gradimento? Il problema grosso che ho avuto con la tua storia riguarda il fatto che i protagonisti sono 4, tutti uomini... e tutti parlano in prima persona. E per me è stato un trauma riconoscerli, ricordarmi chi andava con chi, chi tradiva chi con chi... chi stava parlando, chi stava pensando e qual era e con chi stava ecc...ecc... Davvero: a un certo punto mi sono fatta uno schemino di fianco al pc e man mano aggiungevo chi stava con chi e con chi tradiva chi... e sotto i nomi mi son scritta chi era che non voleva essere gay, qual era quello che faceva il massaggiatore, quale che faceva il cameriere... ho lo schemino ancora qui di fianco! ^^’ Sul serio: è stata una fatica tremenda che, per le prime 80 pagine, mi ha mandata in confusione bestiale. Se potessi aggiungere a lato, fra parentesi, il nome del ragazzo che sta parlando in quel momento, faciliteresti tantissimo la lettura, rendendo tutto molto più chiaro. Poi per carità... magari sono un’imbranata io! Però ho fatto una fatica... Oltre a questo... che altro dire? Non avrei mai e poi mai pensato di poter avere al primo posto della mia classifica una slash (io che non ne leggo mai e non le amo) e per di più a rating rosso!! (mi hai scritto arancione, ma insomma... era più rosso che arancio!). Sei bravissima a scrivere le scene erotiche, io che le trovo sempre squallide e fastidiose, nel tuo caso mi sono persa nella poesia che trasuda dai tuoi scritti. Hai una magia nell’usare le parole, trasformi tutto in poema.
Mi hai colpita e affondata! Fra l’altro, sono morta leggendo questa parte: “Sul comodino c’è una di quelle confezioni di cartone che mi ricordano tanto gli studi degli psicologi, una di quelle in cui si preleva un fazzoletto tirandolo per l’estremità sporgente ed ecco che subito esce l’angolo di un altro fazzoletto, e così via, e sinceramente non lo so neanch’io perché una confezione di fazzoletti di questo tipo mi ricordi lo studio di uno psicologo: probabilmente è perché ho sempre pensato che la gente possa sentire il bisogno di piangere durante una seduta di terapia” È verissimo: sono psicologa e ce l’ho anch’io in studio!!
Concludo facendoti tutti i complimenti del mondo TOT: 49.9 /50 punti

Recensore Veterano
02/04/13, ore 15:15
Cap. 1:

PRIMA CLASSIFICATA AL CONTEST "LE SFUMATURE DEL DOLORE" DI phoenix_esmeralda

“Il delitto svelato”
  di Orient_Express

Prompt: tradimento



 
- Grammatica: 5/5   132 pagine e praticamente quasi nessun errore, solo 2-3 sviste che, su una storia così lunga, diventano praticamente nulle. Capita raramente di leggere qualcosa di così meravigliosamente corretto, in ogni suo aspetto. L’uso della punteggiatura è assai singolare, ma fa parte dello stile che ti sei scelta e cucita addosso e proprio per questo diventa invalutabile. Ti segnalo le poche sviste trovate, magari ti fa piacere correggerle: 1) Pag. 13 “con la candidezza” in realtà sarebbe  “il candore”; 2) Pag. 104 “Sono solo quello io quello sbagliato?” Mi sa che c’è un “quello” di troppo! ; 3)Pag. 111 “(e io gliene ha sempre dedicata, molta)” : gliene ho;  4) Pag. 124 “rintontito” è  una parola che non esiste, forse pensavi a intontito o rintronato... e hai fatto un mix delle due parole! ^^ ; 5) Pag. 128: “Inclino appena la testa all’indietro e mi sorprendo a desiderare che Juan fosse appena più alto” in questo caso, visto che parli al tempo presente, non è “fosse”, ma “sia”. Come vedi c’è davvero poca roba, ti sei strameritata il massimo punteggio!
 
- Stile e Lessico: 5/5    Non so nemmeno da dove cominciare... ho talmente tante cose da dire che non capisco come organizzarle... e sicuramente mi sfuggirà qualcosa! Il tuo stile è... meraviglioso. Questa storia è un poema, una canzone, una poesia... una lirica. Si legge danzando, è musica, perché musicale è ogni parola che scrivi, ogni espressione che usi. Le frasi ti escono come strofe di poesie e il tuo stile così ricco di a capo e così povero di punteggiatura trasporta il lettore nel flusso di coscienza dei tuoi protagonisti. Ho amato tutto: il lessico dagli accostamenti armoniosi e originali, le atmosfere che in poche pennellate sai dipingere, le sequenze di pensiero che si succedono fluide dalla testa dei tuoi protagonisti a quella del lettore, i dialoghi naturalissimi, spontanei, autentici fino al midollo e quel modo un po’ ossessivo di riportare le stesse frasi che mi ha fatto impazzire.Il tuo stile è puro godimento per chi ti legge, è la perla preziosa del tuo scrivere, perché ogni elemento passa attraverso il tuo personale modo di ripiegarlo, di ricrearlo, di rinnovarlo. Questa storia è stata una sorpresa in ogni suo angolo, mi hai stupita e meravigliata ad ogni riga: hai un dono, veramente!
 
- Originalità: 10/10   Trovo meraviglioso il modo in cui hai saputo prendere una storia di ordinaria quotidianità – una come tante – e stravolgerla dall’interno, soffermandoti su particolari, e pensieri, e dettagli, e sentimenti... rendendo tutto personale, interessante, nuovo e accattivante. Non c’è niente di banale in ciò che scrivi, nulla di scontato e nulla di già sentito, perché sai rendere unico ogni elemento che appoggi nell’intrico della tua trama. Ho amato da morire tante piccole perle d’ironia che hai saputo inserire all’interno di una storia in fondo drammatica. Anche in questo si coglie la tua originalità. Un paio di esempi: 1) Che ci sarà mai di sospetto, in un paio di quadrati di carta appallottolati nel cestino, o spappolati in fondo al water… Non sei mica fidanzato con Sherlock Holmes! 2) «Il gatto? Quello che mi dicevi ieri?»Diego mi risponde con leggerezza, concentrato a raccogliere la schiuma soffice e bianca.«Sì»    «E allora?»«E allora?!»,ma perché nessuno si accorge della gravità di questa rivelazione?    :D!!!!!
 
- Credibilità della trama: 5/5 Non c’è nulla di stonato nella tua storia, nulla di incoerente né di poco realistico. Mi hai convinta al cento per cento in ogni riga della tua storia!
 
-  Introspezione: 10/10   Cosa posso dire di questa voce? Ogni complimento sarebbe riduttivo di fronte all’ammirazione che provo: sei davverotroppo troppo brava a raccontare quello che passa per ogni spigolo della mente dei tuo personaggi! L’intera storia non è altro che un viaggio tortuoso nell’animo dei protagonisti: un flusso di coscienza, di cuore e di anima che attraversa Juan, Diego, Andrés e Raphael e parla del loro cuore, dei loro dubbi, delle loro angosce e delle loro contraddizioni. Forse ciò che ho amato di più è stata la reticenza di Juan a riconoscere la sua omosessualità e il modo in cui, alla fine, ne prende coscienza. Il pezzo in cui il pensiero “Sono gay” inizia a martellargli in testa è stato di un phatos straordinario. Non so veramente cosa dire: sei stata meravigliosa, hai caratterizzato ciascuno dei tuoi personaggi in modo unico: fisicamente, moralmente, emotivamente... non hai lasciato nulla al caso, nulla è stato dimenticato. Un esempio della tua bravura? “Mi alzo lentamente in piedi e intanto non posso fare a meno di guardarmi intorno, furtivo come un ladro, colpevole, sempre colpevole, di amare Rafael, di tradire Rafael, di essere gay, di nascondere di essere gay, colpevole con lui e senzadi lui, colpevole di ritagliarmi un minuscolo spazio tutto per me e colpevole anche ora che in questo spazio minuscolo siamo in due.” Insomma: sei al top!

- Attinenza al prompt e svisceramento: 5/5     Il massimo arriva anche qui, meritato in ogni particolare. Hai usato il prompt in modo poliedrico: il tradimento appare in ogni sua forma, in ogni sfumatura: è negli atteggiamenti superficiali, negli evitamenti, nei segreti e nei pensieri, nei dubbi e nelle discussioni. È tradimento fisico, ma è anche tradimento morale e il tradimento è consolazione e conforto, paura, desiderio e vendetta, sconforto, frustrazione e rischio. È una miccia che si accende e rischia di polverizzare ogni elemento, ma alla fine è anche il tunnel buio alla cui fine i tuoi protagonisti trovano il pentimento, il perdono, il cambiamento, la speranza. Sei stata bravissima! Ho trovato geniale quel ripetere ossessivo “perché suona tanto come un tradimento?” Ma meravigliose sono anche state frasi come “Diego, tu mi tradisci da mesi con la televisione accesa.” E poi la digressione: “Ho sempre pensato che le persone, certe cose, o sanno farle o non sanno farle: non è vero che messi alle strette tutti possono ammazzare, alcuni possono farlo per natura e altri no, e messi alle strette alcuni ammazzano perché ce l’hanno dentro, e altri no, e basta, non c’è nient’altro da dire, niente bei discorsi sulla natura umana, alcuni non ci riescono proprio ad ammazzare, fosse anche per vendetta, o per autodifesa, per sopravvivenza. Non ho mai pensato che tutti sono uguali e che tutti sanno fare le stesse cose: messi alle strette, alcuni tradiscono e altri no, semplicemente, perché le persone sono diverse e il tradimento dentro non ce l’hanno tutti, e se anche ce l’avevo nella testa, speravo in fondo che lì potesse restare, morire, perché il tradimento nella testa è già tradimento vero ma è meno grave, lo so bene che è meno grave del tradimento fisico di chi il tradimento cerebrale lo tira fuori e tradisce in due.”

- Gradimento personale: 9.9/10   Dopo aver detto tutto ciò che ho detto... dopo aver amato ogni lato di questa storia: il tuo stile, la caratterizzazione dei personaggi, l’originalità, la poesia, la psicologia... Perché c’è uno 0,1 in meno nel gradimento? Il problema grosso che ho avuto con la tua storia riguarda il fatto che i protagonisti sono 4, tutti uomini... e tutti parlano in prima persona. E per me è stato un trauma riconoscerli, ricordarmi chi andava con chi, chi tradiva chi con chi... chi stava parlando, chi stava pensando e qual era e con chi stava ecc...ecc... Davvero: a un certo punto mi sono fatta uno schemino di fianco al pc e man mano aggiungevo chi stava con chi e con chi tradiva chi... e sotto i nomi mi son scritta chi era che non voleva essere gay, qual era quello che faceva il massaggiatore, quale che faceva il cameriere... ho lo schemino ancora qui di fianco! ^^’  Sul serio: è stata una fatica tremenda che, per le prime 80 pagine, mi ha mandata in confusione bestiale. Se potessi aggiungere a lato, fra parentesi, il nome del ragazzo che sta parlando in quel momento, faciliteresti tantissimo la lettura, rendendo tutto molto più chiaro. Poi per carità... magari sono un’imbranata io! Però ho fatto una fatica...   Oltre a questo... che altro dire? Non avrei mai e poi mai pensato di poter avere al primo posto della mia classifica una slash (io che non ne leggo mai e non le amo) e per di più a rating rosso!! (mi hai scritto arancione, ma insomma... era  più rosso che arancio!).Sei bravissima a scrivere le scene erotiche, io che le trovo sempre squallide e fastidiose, nel tuo caso mi sono persa nella poesia che trasuda dai tuoi scritti. Hai una magia nell’usare le parole, trasformi tutto in poema.
Mi hai colpita e affondata! Fra l’altro, sono morta leggendo questa parte: “Sul comodino c’è una di quelle confezioni di cartone che mi ricordano tanto gli studi degli psicologi, una di quelle in cui si preleva un fazzoletto tirandolo per l’estremità sporgente ed ecco che subito esce l’angolo di un altro fazzoletto, e così via, e sinceramente non lo so neanch’io perché una confezione di fazzoletti di questo tipo mi ricordi lo studio di uno psicologo: probabilmente è perché ho sempre pensato che la gente possa sentire il bisogno di piangere durante una seduta di terapia” È verissimo: sono psicologa e ce l’ho anch’io in studio!!
 Concludo facendoti tutti i complimenti del mondo e... lascio qui una carrellata dei pezzi che mi sono particolarmente piaciuti!
1) “Mi sembra un attimo sorpreso, come se non si fosse accorto dell’oggetto finché non gliel’ho indicato, forse perché col tempo tutti gli oggetti di casa propria smettono di essere rilevanti, perdono progressivamente di spessore affinché chi lì ci abita possa concentrarsi solo sulle novità, solo su ciò che lì non dovrebbe esserci.Per un secondo soltanto sembra mettere a fuoco la fotografia e un guizzo negli occhi mi fa pensare che lui non è qui, per un istante soltanto non è più qui con me ma è lì con lui, in quella foto, è tornato a quel giorno, ma è solo un istante e il guizzo si spegne mentre borbotta”
2)”come per assaggiare questa pelle così presente così bella che è il luogo del delitto, questa pelle su cui si consuma il dramma struggente della mia costante ricerca di calore.”
3) “Il suo corpo è un quadro impressionista, di un candore impressionante, descrivibile solo per tocchi progressivi che man mano ne costruiscono l’immagine globale, senza la pretesa di rendere la fisicità di questo corpo che è un corpo davvero, con un peso e una massa e una densità così presenti nello spazio. Andrés occupa lo spazio con una naturalezza che sa lasciare senza parole, persino senza le parole per descriverlo.”
4)“Perché davanti a te devo sempre sentirmi così nudo? Te ne accorgi che mi spogli con le parole? Che mi strappi di dosso i vestiti e la pelle, e non lasci respirare nessuna menzogna?”
5) “È buffo come, qualunque cosa io faccia, finisco sempre per ritrovarmi con te.Ti inserisci nelle pieghe della mia vita come l’acqua, sei in ogni interstizio, in ogni crepa, in ogni fessura, riempi tutti i vuoti con la tua presenza così concreta, più concreta della televisione accesa, delle pantofole lasciate in mezzo alla stanza, della puzza dei mozziconi di sigaretta.”
 
TOT: 49.9 /50 punti