Ehilà Andy, eccomi! Alla fine ho fatto un po' tardi, ma prometto che entro domenica finisco la tua storia, costi quel che costi, mi brucio in un giorno le shipping e poi passo ad Hoenn's Crysis.
Perché si.
Comunque mi dispiace per Zack, povero... E anche per Lucario. Non è mai stato un Pokémon che ho adorato come molti altri, come ho già detto nella vecchia recensione la sua pecca (nella mia squadra) è che va K.O. con una facilità mostruosa... Come il mio Ninetales Naruto. Ho costruito due squadre su due giochi diversi che praticamente si emulano.
Che bello <3
Tornando alla storia, quasi speravo che non apparisse nessun personaggio del manga o del videogioco, mi piace quando una storia è originale in tutto e per tutto, ma in fondo anche io ho messo i personaggi del manga e del videogame nella mia storia, quindi che mi lamento a fare?
Niente, passiamo agli errori.
"Ma aprire gli occhi, quando non c’è voglia di vedere è impossibile. Si voltò di nuovo, e se ne andò, adagiando delicatamente la porta." ultimamente mi sono fissata con le virgole, visto che ne sto segnalando ventimila a Lev nei primi capitoli di IRELZ, quindi ne approfitto pure qua. Io toglierei la virgola prima di "e se ne andò" e la metterei dopo vedere.
C'è un bel pezzo, poi, in cui hai sbagliato tempo verbale, ovvero questo:
"La madre era stata cacciata dai bracconieri, lui da sotto un dirupo vide quell’aquila catturata da un elicottero e portata via con le reti.
Immaginava avesse dei cuccioli. Dei piccoli Rufflet, e decise di arrampicarsi a mani nude sulla parete rocciosa, fino ad arrivare ad una sporgenza.
Afferrò bene con la mano un pezzo di roccia, si assicurò che non cedesse e fece forza, fino a salire li sopra.
Un nido abbastanza vasto era ben saldo sulla parete. Nemmeno una forte folata di vento lo avrebbe potuto spostare.
Vari rami e fili d’erba secca erano intrecciati tra di loro, a formare un caldo riparo per i piccoli.
Zack si sporse oltre il bordo del nido.
Vide due piccole teste pigolanti, con le piume arruffate e di due colori diversi.
C’erano due Rufflet. Dovevano essere piccolissimi, nemmeno un mese ciascuno.
Il primo aveva un piumaggio grigio, occhi accesi e sembrava molto più iperattivo di quello che aveva accanto. Le piume di questo erano color sabbia, e restava zitto, quasi come se avesse capito ciò che era successo alla loro madre.
Ora erano orfani.
Benché non avesse nessuna nozione sul nutrimento e l’allevamento delle aquile decise lo stesso di catturare quei piccoli di Rufflet. Non ci volle molto, bastò poggiare delicatamente le Poké Ball sulle loro teste per far sì che seguissero tranquillamente Zack nella civiltà.
Andò in un centro Pokémon, e li fece visitare.
Erano entrambi in ottima forma.
“Che cosa vuoi farne?” chiese poi l’infermiera.
“Beh... i Rufflet sono Pokémon estremamente difficili da catturare. Mi hanno sempre affascinato. Direi che voglio tenerne uno”
“E l’altro?”
“L’altro rimarrà qui finchè non sarà abbastanza in forze per andare via da solo”
L’infermiera inarcò un sopracciglio, ma era lecito che un allenatore liberasse un Pokémon che aveva catturato.
“Quale dei due terrai?”
“Li ho guardati negli occhi. Questo color sabbia...” disse Zack “...ha negli occhi la voglia di rivalsa e di libertà. Non potrei mai tenerlo rinchiuso in una sfera”
“Vuoi liberare un Rufflet cromatico, Zack?”
In effetti era un’idea da idioti. E Zack poteva ritenersi il più idiota di tutti.
“Sì. Voglio che sia libero”
Gli occhi dell’infermiera si sgranarono per un paio di secondi, quindi ritornarono a fissare il volto sereno di Zack.
“Sul serio?”
“Già”
Zack prese il suo Rufflet e lo allenò, fino a diventare un Braviary, che poi vinse la Lega Pokémon, e che diventò uno dei pupilli del suo allenatore."
All'inizio è giusto, usi il trapassato prossimo e va bene, ma poi passi al passato remoto e no, quello no. Devi modificare un po' tutti i verbi mi sa ahahahah
Comunque è molto nobile la sua scelta, bravo Zackary <3
"bella ragazzo olivastra" ragazza.
E nada, per il resto è tutto ok.
Alla prossima! |