OH. MIO. DIO.
Inanzi tutto, ho trovato questa "storia" perchè ero alla ricerca di una larry conclusa.
Bho, volevo annegare nei miei feelings cc, quindi mi sono messa alla ricerca stile Dora l'esploratrice (?).
Quando ho letto l'introduzione
Louis è a un bivio.
Deve scegliere se sposarsi o rinunciare a tutto.
Deve scegliere tra la felicità e l'infelicità.
Dopo un tuffo nei ricordi, nel passato, deciderà se restare lì, o andare via e scegliere l'amore.
Quale sarà la sua decisione? Sarà quella giusta o quella sbagliata?
mi son detta, ok, questa la leggo. sento che è diversa dalle altre
E indovina? Avevo ragione LOL.
Inanzi tutto, ho amato come hai gestito la storia:
il presente dove Louis ricorda e spiega la situazione in cui si trova, il presente da cui vorrebbe scappare.
Il passato dove Louis e Harry si sono amati, il passato a cui Louis vorrebbe tornare per essere finalmente felice.
Ogni mattina, sapeva che arrivava in camera sua sempre alla stessa ora, gli apriva la tenda della finestra,
gli andava a preparare il bagno, e gli preparava i vestiti puliti.
Poi usciva dalla stanza, tornando dopo diversi minuti con la colazione pronta,
e poi con una dolcezza incredibile lo chiamava svegliandolo.
E Louis puntualmente fingeva di dormire, per bearsi delle carezze delicate sulla guancia del piccolo Styles,
piccolo sì, perché aveva scoperto che il riccio fosse più piccolo di lui di tre anni.
Come poteva esserlo? Era il doppio di lui in muscolatura e altezza.
E Louis, come una giovane fanciulla alla prima cotta, immaginava che quelle braccia forti lo proteggessero
da tutto e tutti, per questo, nonostante fosse sveglio, restava con gli occhi chiusi.
Come poteva piacergli un ragazzo? Era contro natura, gliel’avevano sempre insegnato, e invece,
ora accanto al giovane Styles si sentiva bene, si sentiva completo.
Amo come Louis finge di dormire per sentire le carezze di Harry sul suo volto.
Amo come Louis è in conflitto con se stesso, alla ricerca di risposte, del perchè prova queste sensazioni per Harry.
[...]Louis non avrebbe mai creduto di pensarlo, e invece dovette ricredersi quando si svegliò nel suo letto,
con Harry che dormiva appoggiato sul suo petto, i ricci sparsi sulla camicia bianca di cotone finissimo e pregiato,
il viso da bambino, la mano appoggiata sulla pancia, in quella posizione così intima,
che se Louis non sapesse che la notte prima si erano addormentati così,
solo perché il riccio aveva pianto a dirotto per la notizia della morte di sua madre,
avrebbe pensato sicuramente di essere impazzito a far dormire un ragazzo su di lui.
Passò una mano tra i capelli folti dell’altro, attento a non svegliarlo,
l’ultima cosa che voleva era farlo tornare alla realtà, e vederlo piangere. [...]
“Come hai dormito, Harry?” – chiese premuroso, accarezzandogli la schiena.
“Meravigliosamente tra le tue braccia, sono così.. calde”
– fece con la voce roca e impastata dal sonno, abbracciandolo socchiudendo gli occhi,
provocando tanti piccoli brividi lungo la schiena del più grande.
Il cuore di Louis perse un battito e il castano nemmeno se ne accorse,
non lo sentì battere così forte nella cassa toracica, quando Harry lo abbracciò affondando il viso nell’incavo
del suo collo, respirando il profumo della sua pelle, beandosi di quei sapori ed odori che essa emanava.
Louis semplicemente rimase immobile, con un’espressione da ebete sul viso,
e le braccia strette attorno alla schiena del minore.[...]
Dio, come ho amato questo pezzo...
Louis, pur essendo un nobile viziato, non ha problemi a stare con Harry e si chiede perchè, perchè lo ha fatto.
Ma infondo, lui sa che Harry lo fa stare bene, che con lui si sente bene.
E la tenerezza di Harry al risveglio? Dio mio, è qualcosa di sensazionale...
E il loro primo bacio durante la battuta di caccia?
E la loro prima notte d'amore?
Cristo, stavo per sclerare e avevo i brividi per tutta la schiena..
E quando Louis torna a palazzo?
Quando prende la mano di Harry anche se sporca?
E quando è lui a prendersi cura di Harry preparandogli un bagno caldo?
E quando dopo fecero l'amore?
Oh mamma, solo a pensarci mi rivengono i brividi..
“Questo è per te!” – fece Harry felice come una pasqua vedendo il sorriso costante di Louis,
porgendogli il pacchetto mal impacchettato –“è il mio regalo per te, l’ho impacchettato io.”
Louis felice lo scartò e ne estrasse un piccolo ciondolo di legno, fatto a mano, e leggermente informe,
ma adorabile. –“è il mio cuore, ed è tuo.” – fece Harry con un sorriso spontaneo sulle labbra.
Louis quasi pianse di gioia, capendo cosa significasse quel ciondolo in quel momento.
Era Harry che gli regalava spontaneamente il suo cuore, sigillando il loro amore.
Quello fu uno degli ultimi momenti felici, uno degli ultimi momenti in cui la rosa del loro amore risplendeva ancora.
Harry che organizza una piccola festa intima tra loro due.
I fiori che ha comprato al mercato, il regalo per Louis.
Certo, sicuramente il conte avrà ricevuto regali costosi, che Harry non si può permettere,
ma il suo regalo ha superato tutti: gli ha regalato il suo cuore, in senso figurale (il ciondolo) e in senso vero e proprio.
Harry ha donato tutto se stesso per Louis, perchè lo ama.
Quando Harry scopre che Louis si deve sposare?
Oh mamma, è stato un vero e proprio colpo al cuore, sia per lui che per me madre santa...
[...]“Non posso, i-io non posso, ho dei doveri..” – mormorò Louis –“resta qui”
“Se restiamo non abbiamo futuro. Decidi, Louis, vuoi me o la tua nobiltà?”
Il castano restò in silenzio. Harry attese una risposta, e comprese che non avrebbe mai abbandonato la sua vita da nobile per lui, per uno stupido servo.
Rise ironico staccandosi da lui, e afferrando di nuovo il suo sacco, gli rivolse un’occhiata scura, delusa, ferita.
“Addio, Louis, siate felice.”
E scomparve dietro la porta, lasciandosi dietro un Louis deluso da se stesso per non essere riuscito a trattenere la cosa più bella della sua vita, triste per averlo perso, arrabbiato con se stesso.
“Resta, amore mio, resta..” – singhiozzò cadendo per terra sulle sue ginocchia, senza avere la forza di rialzarsi da lì. Restò lì in lacrime, mentre Harry andava via,
lasciandolo solo nella sua solitudine, nel suo sconforto, con solo mille ricordi che facevano male, che lo uccidevano.
Louis aveva perso tutto, a causa sua.
La rosa rossa del loro amore era appassita, senza che nessuno dei due se ne fosse accorto, senza che nessuno lo volesse. Questa era appena morta.
Ho amato questo pezzo: Harry che vuole che dimostri che lo ama scappando con lui.
Louis ha paura di sottrarsi dalla vita che ha vissuto fino a quel momento, ma vuole che Harry rimanga.
Ho amato come hai descritto la fine del loro amore paragonandola a una rosa appassita.
“No, io non posso” – sospira rassegnato –“non posso, chiedo scusa a tutti voi, io non posso sposare la contessa Calder, non posso, non posso fare questo ad una persona.” – confessa.
I genitori lo guardano sconvolti, i commensali sgranano gli occhi, la contessa Calder si fa rossa di vergogna.
“Io sono innamorato di una persona che non è qui.” – appoggia entrambe le mani sul tavolo –“non posso distruggerlo così, non posso.” – proferisce serio. Si alza da tavola e si allontana da tutti.[...]
“Louis, se esci da quella porta, ricordati di non tornare mai più, nemmeno nella contea. Ci hai disonorati tutti. Non meriti più di essere considerato mio figlio. Se te ne vai, sparisci per sempre.”
“Sarà fatto.” – dice solo. Il padre con un gesto, consente alle guardie di far uscire il figlio da lì, segnando così la divisione del ragazzo dai suoi familiari.
Louis sceglie la povertà, sceglie l'amore, sceglie la felicità.
Sceglie di rinunciare alla ricchezza e andare a cercare Harry.
Cavalca, sentendosi libero alla ricerca del suo amato.
Cerca tra i ricordi dove potrebbe essere Harry e si ricorda delle sue parole e lo cerca.
Cerca la sua felicità, il suo tutto, il suo primo vero amore.
“Sei quel Louis? Louis Tomlinson?” – chiede immediatamente, quasi come se le abbiano dato una pugnalata. Louis sbianca, e annuisce.
“Non ci credo, il conte! Sei il conte di cui mio fratello è innamorato? Quello per cui soffre?” – chiede adirata.
Il ragazzo abbassa la testa, mortificato. Sa che lei ha ragione, è consapevole di tutto, ma è per quello che è andato lì, per farsi perdonare, per recuperare tutto.
“Sì, sì, sono io. E’ tutta colpa mia, me ne prendo le responsabilità, davvero. Ma sono qui, sono andato via, ho rinunciato a tutto per lui, lo amo davvero.”
– si morde le labbra –“ho detto che non avrei detto alla contessa Calder di diventare mia moglie, che non avrei fatto questo a lui, non potevo.”
– sospira –“voglio davvero lui, non riuscivo nemmeno a respirare senza di lui, viaggio da sette giorni, più o meno, non sapevo nemmeno se questo fosse il luogo giusto,
sono andato ad intuito ricordando quello che Harry mi ha raccontato.” – prende un respiro –“se non lo amassi davvero, non sarei qui.”
Qualcosa si infrange per terra, un rumore che fa sobbalzare entrambi i ragazzi.
Louis alza lo sguardo verso la porta, e incontra quegli occhi che gli sono mancati come l’ossigeno. Sa che ha sentito tutto, è tipico di Harry ascoltare per non disturbare e interrompere.
Gli occhi sono scuri, ma pian piano li vede schiarirsi, segno che è felice che lui sia lì. E come potrebbe non esserlo?
Harry lascia cadere tutto per terra, il cuore gli salta nel petto nel vederlo, e dannazione, batte troppo velocemente. Non ha con sé cose nobiliari, non ha niente.
Ha davvero lasciato tutto per lui?
Per un servo?
E’ scappato?
Corre verso di lui, e gli salta letteralmente al collo, non si aspettava che lui fosse lì, in quel momento. Non si aspettava che Louis venisse da lui,
non era nemmeno nei suoi sogni più fantasiosi, e invece si ricrede, deve ricredersi, perché Louis è lì tra le sue braccia, finalmente.
“Mi sei mancato, mi sei mancato tantissimo” – sussurra stretto al suo collo –“troppo, troppo, ho sentito tutto, non devi farti perdonare nulla, ti amo, Louis, come prima, più di prima, come ti amerò sempre.”
Si morde le labbra, sorridendo, baciandogli ogni centimetro di pelle che trova, fino ad arrivare alle labbra, suggellarle alle sue e baciandolo con tutta la passione che dentro di sé cova.
Gli è mancato troppo.
“Anche tu, Harry, anche tu” – sussurra il più grande, stringendolo forte, come desiderava da giorni –“non andrò mai più via, mai, mai più, ti amo”
“Ma.. perché..?” – chiede insicuro –“per me..?”
“Perché, qualcuno mi ha detto, che siamo nati per amarci, non per nasconderci”
Ed Harry da vita ad un nuovo bacio, pieno di amore, passione, nostalgia.
Un bacio di passato dolore, presente amore, futura felicità.
La rosa del loro amore è rifiorita, più forte, brillante e profumata di prima, e probabilmente, loro si ameranno per sempre, perché è questo il loro destino: sono nati per amare, non per nascondere.
Louis racconta a Gemma le sue ragioni, racconta quanto ama Harry.
Harry sente e la rabbia svanisce per lasciar spazio alla felicità.
Finalmente, sono di nuovo insieme e per sempre.
Che posso dire?
La storia più bella di sempre, assolutamente.
Va subito tra le preferite, la rileggerò altre 1000 volte.
Una recensione mooolto lunga, ma volevo dirti quali sono i miei pezzi preferiti e perchè.
Grazie per aver scritto questa meraviglia, davvero.
@jawaadhugsme |