Eccomi! Come ti avevo detto in risposta a una tua recensione nella mia ff, appena avrei trovato un attimo libero mi sarei immersa nella lettura di questa ff.
Allora, in questo primo capitolo presenti la situazione del paese di Xing cinque anni dopo la fine del manga (quindi sette rispetto a quando Ed e Al riebbero i loro corpi?): come tutti sappiamo Ling è diventato imperatore grazie al possesso della pietra filosofale. Hai voluto introdurlo nel cuore della notte, mentre adempie ai doveri imperiali anche nelle ore che dovrebbero essere dedicate al riposo: un piccolo mondo ovattato, i cui confini sono tracciati dalla luce della lampada. Il momento ideale per pensa a quanto successo, alla crescita sua e del regno.
E' molto interessante che tu abbia voluto parlare della politica seguita dal giovane imperatore: si capisce che è una persona aperta di veduta che ha saputo trarre dalla sua avventura ad Amestris dei benefici che poi ha portato in patria: per esempio l'introduzione degli automail. Interessante anche la situazione di politica estera con i rapporti pacifici con Amestris e gli scambi commerciali: due paesi che il deserto teneva così separati, adesso sono molto più vicini tra loro (sebbene con distaccata cordialità, ma in fondo è normale, considerato che il neo comandante supremo deve sempre pensare ai problemi con gli altri confini, non proprio pacifici).
Se la situazione esterna è apparentemente fiorente è la politica di palazzo a preoccupare Ling. Del resto è chiaro: quando la tradizione di un paese vede l'imperatore sposato con tante principesse, una per ogni clan, è più che scontato che ogni ascesa al trono sia sempre causa di rancori e dissapori, anche se il neo imperatore è ben disposto verso tutti e porta benefici e arricchimenti. E' una politica tipica di questo tipo di organizzazione, non ci si può fare niente: in un certo senso Ling è la rondella impazzita che può spezzare questo meccanismo oliato da secoli e fatto di avvelenamenti, sicari e quanto altro.
Ma in fondo Ling è diverso: ha un'esperienza alle spalle che gli altri non hanno (nemmeno la sua sorellastra May che in fondo è forse quella che lo potrebbe capire maggiormente tra tutti i suoi fratelli): come hai ricordato porta il peso della perdita del braccio di Lan Fan, della morte di Foo e di altre persone innocenti. Forse un altro principe di Xing non ci avrebbe pensato più di tanto: in fondo Lan Fan e Foo sono solo servitori, guardie del corpo... hanno fatto quello che si aspetta da loro, il loro dovere. Ma Ling sa che lui aveva un dovere ancora maggiore: capire quanto li stava mettendo in pericolo, quanto il gioco poteva costare loro. Credo che sia un tipo di responsabilità che sentano uomini come lui e come Mustang: quando hai una squadra particolarmente fidata è perché instauri con ciascun membro un legame che va oltre il dovere, oltre il rapporto principe/colonnello - servitore/subordinato. Ed è un qualcosa di non scontato, anzi...
Molto bella la parte finale: posso capire l'esigenza di lasciarsi andare, permettere alla penna di scrivere quello che realmente senti. E' uno sfogo bellissimo, dare finalmente forma ai propri pensieri. Ed in questo caso sono pensieri molto belli, espressi dalla strofa di quella canzone: parlano di una persona di cui ci si può fidare, che sai che sarà accanto a te nei momenti difficili, sostenendoti e nascondendoti quando la situazione sarà troppo pesante per il cuore e l'anima.
E per un imperatore di un paese così vasto, con così tanti impegni e responsabilità, sapere di avere una persona simile deve essere di certo un grande conforto.
E' un bell'inizio. Nei prossimi giorni leggerò anche gli altri capitoli :)
Brava :D |