Recensioni per
Take me
di whitedeer

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/06/13, ore 15:58

Trovo difficile rimanere calma in questo momento.
Caaaaaaaaa****o che roba gesù, sento un mare di lacrime bagnarmi le guance, perché ho amato questa coppia così tanto che fa male pensare che sia finito con soli 4 capitoli. Dovevi farci una storia diamine! Non credi anche tu??
Sono arrivata al capitolo precedente, con la brutta esperienza vissuta da Laurel, e con Trevor che acconsente di darle del tempo. Che triste pensare che la ragazza abbia dovuto passare dei giorni da sola; da un lato era la cosa migliore perché aveva bisogno dei suoi spazi, di rilassarsi ma dall’altro quando finalmente Trevor è andato a casa sua, dicendole che stava impazzendo a causa della sua mancanza, mi sono ricreduta: la miglior medicina era proprio lui! Quel ragazzo che per tutto il capitolo mi ha fatto perdere la testa, e che è diventato il secondo uomo (dopo Joe) più amato dalla sottoscritta. Santi numi ci sono certe parti che ho faticato a non rileggere! Squittivo come una scema in preda a crisi ormonali!

<< Trevor..? >> sussurrò Laurel senza spostare il capo per guardarlo.
Trevor aprì gli occhi e si girò un po’ per osservarla. << Si Laurel? >>
<< Ti prego abbracciami. >> E la sua richiesta venne esaudita, senza mai toccarla veramente, Trevor le circondò la vita con un braccio, sopra le coperte, avvicinandola un po’ al suo corpo.
Era ancora rigida perciò Trevor le sussurrò: << Rilassati, ci sono io adesso. >>

La faccenda con Jaxon si è risolta meno male. Anche se ti dirò, un pugno in faccia o qualche costola rotta non mi sarebbe tanto dispiaciuto, ma ha avuto la prigione quindi posso ritenermi soddisfatta eh eh B-)

<< Vado a lavarmi e vestirmi! Mi vuoi dare una mano anche per quello? >> esordì Laurel accigliata poggiando le mani sui fianchi.
<< Conosci già la mia risposta. >> ghignò Trevor incrociando le braccia al petto. Gli era mancato provocarla in quel modo, ma odiava non poterla toccare come prima sapendo di essere negato, perché ogni gesto poteva ricordarle ciò che aveva passato con quel Jaxon. A quel pensiero Trevor si fece cupo mentre osservava Laurel dirigersi in camera sua.
Voleva fargliela pagare a quel bastardo, era da quella notte che ci pensava su e adesso non poteva aspettare.
Perciò lasciò per un po’ Laurel con una scusa e decise di fare ciò che andava fatto. Perché agiva in quel modo? Diamine lo sapeva troppo bene e non poteva negarlo.. lui era innamorato di Laurel!

Lui…è….aaaaah tesoro ma lo sei sempre stato! Ma voglio sentirtelo dire *w* Iceman del mio cuore♥♥


<< Laurel.. >> la chiamò Trevor aspettando che parlasse.
Laurel alzò il capo incontrando i suoi occhi. Quelli celesti della ragazza brillarono e si velarono per le lacrime che spingevano per uscire, in un pianto liberatorio.
<< Ehi piccola. >> Trevor agì d’impulso. La prese dai fianchi, la fece sedere sulle sue gambe e se la portò al petto per abbracciarla e stringerla forte a sé.
Le lacrime uscirono involontariamente e si lasciò andare in quell’abbraccio.
Le tremavano le labbra ma parlò comunque anche se con un sussurro e aggiunse: << Ho avuto tanta paura. >>
<< E’ tutto finito. Ci sono io qui, piccola. >>


Oddio adesso arriva la “seconda parte” come in un film,dove arriva la parte in cui ti viene voglia di strappare i vestiti al protagonista maschile woooo ♥__♥

Era bagnato. Interamente bagnato.

Maronn cominciamo proprio bene, questo è come l’amore descritto da Platone nel Simposio. “Attraverso l’uso della vista l’uomo vede una creatura dalle fattezze divine” mutato in “Ella vide nella sua pervertita psiche un dio greco nudo dal culo irrestitibile” *---------*

I capelli, anch’essi bagnati, erano in disordine e spuntava qualche piccolo riccio sbarazzino. La schiena perfetta lasciava intravedere ogni muscolo che si traeva a ogni movimento mentre le piccole goccioline d’acqua slittavano verso il basso, scendendo sempre più giù e insieme a quelle scendeva anche lo sguardo di Laurel che si bloccò ad ammirare il sedere sodo e nudo di Trevor. ---------> Uuuuuuuuuh *Q*__________
Era di spalle e con il rumore del getto d’acqua ancora aperto non poté sentirla.
Laurel si morse il labbro inferiore e lasciò sfuggire un leggero fischio di approvazione per quel bel vedere.
Trevor chiuse l’acqua, afferrò un asciugamano se lo portò in vita e si girò. Quando i suoi occhi ghiaccio incontrarono la figura di Laurel a braccia conserte con le guance rosee e i capelli un po’ arruffati per il vapore della doccia, sbarrò leggermente gli occhi e la scrutò a fondo.
<< A occhio e croce, belle gambe, mi stavi spiando da qualche minuto. >> parlò Trevor incrociando le braccia al petto, avvicinandosi alla ragazza.
Non si era neanche asciugato o sistemato, rimase così com’era, bagnato dalla testa ai piedi e con quel ghigno stampato in volto, che lo rendeva ancora più sexy e irresistibile in quelle condizioni.
Con disinvoltura Trevor si avvicinava sempre di più a lei e non si fece alcun problema se lei lo stava spiando o l’avesse fatto in precedenza.
<< Sì ma ti sei coperto sul più bello! >> aggiunse Laurel con un piccolo broncio.
Aah.. se non era farlo apposta quello, allora non sapeva davvero perché si comportava in quel modo, pensò Trevor scuotendo il capo divertito.
<< Il bagno è tutto tuo. >> aggiunse Trevor con un sorriso prima di uscire dal bagno e lasciare Laurel da sola con mille domande in testa.

Bel pezzo da novanta dove scappi?! Questo è un colpo da bastardo insensibile! Laurel, cara ragazza pervertita del mio cuore, ora non dobbiamo più solamente guardare. Bisogna toccare per la miseria U.U Perchè come si suol dire??? Se la maglia di David Guetta è di Laurel lo è anche il suo proprietario ;P

I due continuarono ad assaporare il cibo scambiando qualche altra battuta, quando d’un tratto Trevor rimase a fissarla, sorridente.
<< Che!? Sono sporca? >> parlò Laurel portandosi diritta, toccandosi le labbra.
Trevor rise e scosse la testa in senso negativo. << No, non sei sporca, tranquilla. >> Poi i suoi occhi ghiaccio osservarono quelli blu di Laurel ed entrambi rimasero in silenzio così a osservarsi a contemplare il momento.
Laurel voleva davvero sapere che cosa stesse pensando Trevor in quel momento e lui non fece tardare molto l’attesa, infatti, aggiunse: << Lo sai questo è il nostro primo vero appuntamento. >> convenne senza staccare gli occhi da quelli di lei.
Un appuntamento.
Laurel chinò il capo di lato e in volto si disegnò un mezzo sorriso. Sembrò rifletterci sulle parole di Trevor e pensando aveva proprio ragione. Quello per loro era il primo vero appuntamento, non si erano mai trovati a cenare in un ristorante, vestiti eleganti, da soli, senza complicazioni fra loro.
Il fatto che Trevor l’avesse notato prima di lei, però, le fece battere il cuore. Forse Trevor ci teneva a ciò che stava nascendo tra loro due, forse Trevor ci teneva a lei e basta. E Laurel non poté che essere felice perché infondo anche lei ci teneva al ragazzo. Si frequentavano da mesi ormai forse anche troppi per lei, poiché non aveva mai superato il primo mese, quindi lo considerava un record, ma forse la cosa che adesso le era più chiara era che Trevor le piaceva e anche molto.. si era del tutto innamorata di Trevor.


*gongola facendo la sua solita strana vocina nasale* (x’’D) mammina fa che Babbo Natale quest’anno mi lasci quel gran bel pezzo d’uomo…
Sono innamorati! *alza un piede battendo le mani alla cucaracha* sono inanmoratì! Ooh sì, ooh yeaah, okay basta Ella trova il tuo ciacra come caspita si chiama lui e assumi un certo contegno.
A quel punto la vocina di Ella disse: ma che vuoi che me ne freghi!!! -.- ^w^

<< Belle gambe.. hai mai detto ti amo a qualcuno? >> domandò di punto in bianco Trevor. Era una domanda che forse gli balenava in testa da qualche tempo ed era proprio curioso di sapere se Laurel avesse mai pronunciato quelle parole a qualcuno.
<< E tu? >> domandò a sua volta Laurel senza rispondere alla domanda del ragazzo. Trevor sorrise e iniziò a capire che forse non aveva mai detto quelle parole e non voleva uscire quell’argomento.
<< Io? No.. >>
<< Beh allora siamo pari. >> parlò con sfrontatezza Laurel alzando il mento.
<< Voglio fare una scommessa. >> convenne poi, osservandola.
<< Del tipo? >>
<< Scommettiamo che riesco a farmi dire ti amo? >> disse Trevor girandole in torno osservandola interamente, sorridendo.
Laurel lo osservò accigliata e incrociò le braccia al petto. Trevor voleva scommettere con lei? La regina delle scommesse? Laurel rise.
<< E tu cosa ci guadagni? >>
<< La tua fiducia. >>
<< Ed io..? >> domandò poi scrutandolo attentamente trovando interessante la sfida, anche se sapeva di avere la vittoria in mano.
<< Hai già la mia fiducia, dal primo istante. >>
Esaminò attentamente il suo volto quando lo osservò. I suoi occhi ghiaccio erano così sicuri e lei sentiva quel desiderio di accettare la sfida e vincerla come aveva sempre fatto.
<< Ok ci sto. Sentiamo! >>
<< Ok. Quando l’hai fatto per la prima volta e con chi? >> domandò Trevor ghignando.
<< Con il mio vicino. Gli davo ripetizioni e siamo finiti per fare ripetizione di anatomia. >> rispose Laurel roteando gli occhi non capendo il perché di quella domanda di cui Trevor conosceva già la risposta, anzi conosceva tutta la storia.
<< Quand’è stata l’ultima volta che sei andata a letto con qualcuno? >>
<< Non ricordo, ma probabilmente l’estate scorsa quand’ero in vacanza con le ragazze. >>
Trevor in realtà non aveva bisogno di quelle risposte perché le conosceva sapeva tutto, come Laurel sapeva tutto di lui.
Ma una cosa voleva sapere. << Ti sei mai innamorata? >>
A quella domanda Laurel portò la schiena diritta e rifletté qualche istante prima di rispondere. Si era mai innamorata veramente di qualcuno? Beh quella con il ragazzo del college non era un innamoramento vero e proprio, era più una cotta, rifletté.
Prima di rispondere deglutì e poi aggiunse un flebile: << Sì. >> guardandolo diritto negli occhi. Trevor sorrise e così parlò: << Lo sapevo. Lo sapevo che sarei riuscita a farti parlare! >> canzonò lui incrociando le braccia al petto con un ghigno.
Laurel sbatté le palpebre non capendo. << No. Tu hai detto che saresti riuscito a farmi dire che ti amo! >> convenne Laurel puntandoli l’indice contro il petto.
Trevor la osservò con un sorriso e aggiunse: << Anch’io ti amo. >>


*comincia a piangere per la troppa felicità* oddio…io ti giuro che questa parte l’ho amata nel vero senso della parola, quei due mi sono entrati nella pelle, nel cuore e attraverso quel divertente gioco di parole hai saputo creare un momento straordinario. Sappi che nell’ultima frase dove a parlare è Trevor mi sono commossa, ho pianto, penso che non riuscirò a riprendermi facilmente. Complimenti davvero con Take me cocca. L’ho amata, ti ringrazio di averla scritta, ma sono gelosa di questa tua amica a cui hai dedicato la storia. Deve essere sicuramente molto fiera di te, come lo sono io, e sono sicura che anche dopo la fine di Take me lei abbia continuato a parlarne come se non avesse mai avuto una fine.

<< Dimmi di chi sei innamorata. >> Non poteva passarci sopra e sbattersela contro un muro così senza chiederle se era innamorata di lui. Con lei non poteva.
<< Di te, Trevor. >>
Il volto di Laurel si avvicinò a quello del ragazzo e sfiorò le sue labbra per poi allontanarsi di un po’ per osservare gli occhi ghiaccio di Trevor, che, invece di parlare provò ad agire con prudenza. Le mise una mano dietro la nuca e riportò le sue labbra su quelle della ragazza sfiorandole prima, ma quando quelle labbra carnose si schiusero dando libero accesso a Trevor non riuscì a essere più così prudente. Introdusse la lingua nella sua bocca iniziando una danza di passione. Avevano aspettato troppo tempo che adesso i soli baci erano insaziabili. Laurel emise un gemito che Trevor catturò con la sua bocca e quello non poté che eccitarlo ancora di più.
Afferrò Laurel dalle natiche con rudezza ma senza farle male. La fece sdraiare sul letto e prima che Trevor si sdraiasse sopra di lei, Laurel si sfilò la maglia lasciandola cadere a terra, rimanendo quindi solo con la mutandina. Trevor non poté che accogliere quel suo invito a spingersi più affondo e le baciò un seno mentre stuzzicava l’altro.
Proseguì con la mano verso il basso, lasciandole una carezza lungo la pancia, il ventre per poi infilarsi nelle mutandine e stuzzicarla proprio lì.
Laurel s’inarcò sotto di lui e gemette.
<< Dio Laurel quanto sei bella! >> sussurrò Trevor con voce roca baciandole le labbra per poi lasciargli un morso sul seno.
La lasciò con il fiato sospeso e la osservò diritto negli occhi. Si capirono con un semplice sguardo.
<< Devo saperlo. Devi dirmi quello che vuoi. >> parlò Trevor accarezzandole la guancia.
<< Ti voglio Trevor. Ti prego, non ti fermare. >> fremette Laurel osservando i suoi occhi e non appena ebbe finito di pronunciare la frase, s’inarcò verso Trevor. Il ragazzo ghignò e premette le sue labbra su quelle di Laurel per poi trascinarla nel più erotico degli amplessi.

Ed è qui che devo concludere…accidenti è così dura :’) Pensavo al fatto che anche nell'epilogo di Falling in love quei due mi hanno fatto piangere...sto sempre a piangere per la miseria *------------------*
Laurel e Trevor rimarranno sempre nel mio cuore, e non mancherà occasione che io ci butti nuovamente un'occhiata per leggere la loro storia da capo...♥
Di nuovo bravissima bellezza♥
Ci sentiamo prossimanente :*
Tua Ella pazzamente innamorata di Trevor♥♥

Recensore Veterano
26/04/13, ore 16:38

Mi dispiace sia finita di già,era una delle mie storie preferite! Complimenti questo capitolo è assolutamente il mio preferito l'ho riletto mille e mille volte,ho poco tempo e mi dispiace un bacio e ancora complimenti

Nuovo recensore
10/04/13, ore 16:55

La amo questa storia, è bellissima ç___ç Va nei preferiti ewe
La storia di Trevol e Laurel è dannatamente carina, il rapporto che vorrei avere con qualcuno è esattamente così, per questo la storia mi piace tanto.
Grazie per avermi fatto sognare ç__ç