La bellezza e la genialità che sprizzano da ogni poro di questa shot, ieri sera, sono riuscite nell'arduo scopo di raddrizzare una giornata che definire orribile è un eufemismo decisamente riduttivo; pertanto, prima di partire con il mio commento come al solito prolisso e logorroico, ti ringrazio per aver risollevato il mio umore *abbraccia*
Duuunque, la prima genialata è stata, a mio avviso, quella di ricorrere al punto di vista di Happy per narrare i fatti. Attraverso i suoi occhi, sei riuscita a fornire un'immagine di Tony e Pepper completa, vivida e straordinariamente IC, e per quanto tu riesca a raggiungere sempre questi risultati con i tuoi personaggi, trovo che questa prospettiva li abbia valorizzati in maniera incredibile e che, per raccontare il loro primo incontro e l'assunzione di Pepper, sia originale e pertinente. Un'altra cosa che m'è piaciuta moltissimo, sempre restando sulla voce narrante, è il modo in cui l'hai costruita, rendendola viva e familiare come fosse uno dei personaggi principali e facendola interagire con i due protagonisti in maniera attiva e verosimile, oltre che meravigliosamente divertente; la scena iniziale, quella dell'appuntamento al buio, è straordinaria e lo scambio di battute con Tony, nel pezzo successivo, è fenomenale. Se può consolarti, Happy, la mia testa è sbattuta contro gli spigoli di tutti i mobili di casa mentre rotolavo per le troppe risate *dà una pacca di conforto ad Happy per esprimere la sua solidarietà per i soprusi psicologici perpetratigli dal suo capo* Insomma, c'era il fortissimo rischio di ridurre Happy ad un personaggio meramente accessorio, invece non è stato affatto così.
Ma passiamo al pezzo forte: il colloquio di Pepper e la sua condotta. Ora, l'ho già detto che nella caratterizzazione dei personaggi sei un vero portento, ma quella scena è Virginia ("o, se preferite, Pepper") Potts, è incredibilmente e meravigliosamente lei in tutto quello che dice e che fa. Credo di aver accennato, in qualche mia precedente recensione, al mio amore smisurato per quella donna e leggerla (o meglio, vederla, perchè ce l'ho avuto proprio davanti agli occhi) così perfettamente tratteggiata, per un'amante del personaggio e delle fan fiction come la sottoscritta, è una gioia infinita. Il modo in cui fronteggia Tony, il suo ribattere colpo su colpo alle sue molestie psicologiche (guarda e impara, Happy), l'eleganza innata e la fermezza rocciosa, la schiettezza verace e al contempo educatissima e il «Sta insinuando che sono infantile?»; «No, non lo sto insinuando». Adoro, adoro alla massima potenza. A mio avviso, sei riuscita a trasporre, in questo primo incontro, tutto quello che Pepper rappresenterà per Tony: un elemento di rottura in grado di mutare le sue abitudini e far crollare le sue certezze, l'unica donna al mondo che non mostra accondiscendenza nei suoi riguardi ma è in grado di tenergli testa. Dalla storia emerge chiaramente che è stato proprio questo il motivo che l'ha indotto a sceglierla e io non posso che quotare alla grande la tesi.
La nascita del soprannome è fantastica nella sua ingegnosità: trovo adorabile di per sè l'idea di ricostruire la genealogia del nomignolo, ma il modo in cui è stata sviluppata è senza dubbio l'elemento di forza.
Ultima cosuccia: ecco sssì, sono d'accordo, mai perdere il ritmo, pertanto riprendi la penna (o meglio, la tastiera) in mano al più presto e sommergici di storie *saltella entusiasta*
Un bacione, alla prossima! (Recensione modificata il 17/04/2013 - 10:50 am) |