Curioso che hai sostenuto che questo capitolo non ti sia piaciuto perché l'ho trovato personalmente uno dei più intriganti. Sia perché si è dato spazio al rapporto con Kurt, sia perché si comincia a fare un po' di luce (poca poca) sul passato. Sulla figura misteriosa del padre di Melanie e Sebastian, che per certi versi mi rimanda molto al rapporto tra Dean Winchester e il padre defunto: il suo sentirsi responsabile per la sorella minore, provare ammirazione ma, al contempo, biasimo per il padre. E il doverne ricalcare le mosse.

E' molto suggestivo quel momento in cui Kurt gli si avvicina, tra loro c'è sempre quel dialogo fatto di punzecchiature, l'ironia del non prendersi mai troppo seriamente, che si contrappone ad un momento così intimo e delicato come il cantare insieme. Come l'armonia delle voci rimandasse anche ad un altro tipo di armonia molto più intimo e suggestivo. Già il fatto che Sebastian fosse quasi intenzionato a parlare a Kurt e confidarsi, sembra già lasciar intuire che le cose potrebbero sbloccarsi ma di nuovo si è coinvolti nell'azione frenetica con l'arrivo degli zombies.

Un ultimo flashback che fa intuire che gli incubi sembrano garantire tutt'altro che una notte di riposo ma mi fa sorridere non poco l'idea che abbia Kurt vicino per la notte. Sono davvero fremente di leggere il prossimo capitolo e ancora una volta complimenti per come stai giostrando benissimo i ritmi tra introspezione, momenti di quiete ma sempre con la sensazione stia per accadere qualcosa.

Un bacione! ♥