Ho letto la tua fanfiction e sono rimasta un po' allibita. Non prenderlo come un insulto o come un affronto personale; ho deciso di commentarla. Non sono Sourcreamandonions nè Nasty Taste, loro sono molto più brave di me, ma ho fatto del mio meglio.
Premetto che non ho corretto le virgole e le parole sbagliate, o meglio, l'ho fatto ma in rosso, e qui non si vede.
Era mattina presto, ed Hermione era la prima ad essersi recata nella Sala Grande. Probabilmente, il resto degli studenti si sarebbero fatti vivi (Il RESTO è singolare) circa un’ora dopo, e lei sarebbe rimasta sola per tutto quel tempo. (Cioè Hermione si sveglia alle cinque del mattino e va a zonzo per il castello?) Probabilmente, sarebbe stato meglio se fosse rimasta nella sala comune di Gryffindor per il resto della mattinata, e avesse raggiunto il salone, (Ti piacciono le virgole?) solo a tempo debito.
Ad ogni modo, era li (No, era Hermione), e tornare indietro, a quel punto non avrebbe avuto molto senso. Il tempo, sarebbe bastato, ma se vi era una cosa che la ragazza riprovava, era proprio tornare sulle proprie azioni (E calpestarle un po'). In quel caso, il danno sarebbe stato infinitamente minimo (Eh?), ma certo, se si poteva (Piazziamoci un bell'imperfetto che sta bene con tutto, come il nero) evitare, lo avrebbe fatto molto volentieri. (Che cosa? Mi sono persa un pezzo?)
Nonostante la sala fosse vuota, gli elfi domestici erano perennemente in azione , cosa che faceva infuriare Hermione, e a quell’ora, le bevande erano già servite sopra le immense tavolate. (E' infuriata perchè fanno il loro lavoro? Va bene che è fissata con la storia dello S.P.E.W., ma anche lei mangia come gli altri)
Si versò, perciò, (un') abbondante (razione di) succo di zucca in un bicchiere di legno (Perchè di legno?), pieno di nervature, e ne bevve il contenuto comodamente seduta sulle lunghe panche della Sala Grande. La totale mancanza (Ma è tanto bella la parola "assenza") di anima viva in quel luogo, solitamente pieno di vita, era parecchio strana, ma ormai, Hermione, vi aveva fatto l’abitudine, e (Virgola) popolato o no, notava nella medesima maniera tale posto (Ho capito il concetto ma questa frase non ha senso NELLA MEDESIMA MANIERA).
Appena si fu rinfrescata la gola, ancora intorpidita dal sonno, aprì la tracolla, per estrarre “Rune Antiche – livello 7”, (I miei libri sono suddivisi per volume, non per "livello") ma appena (Qui ci starebbe bene un amico "quando") mise la mano all’interno della borsa, non trovò nulla, se non una piuma stropicciata e una boccetta semivuota d’inchiostro.
“Come è (Elisione mancata) possibile che non mi sia accorta di nulla?” Si chiede (Mettiamoci anche un bel presente, tanto c'è un party), palesemente stupita la ragazza (Si è capito che stai parlando di Hermione, basta dirlo una volta).
La risposta, giunse fulmineamente.
La sera precedente, Hermione si era fermata a studiare nella sala comune, come di consueto. Quella sera, però, aveva prestato il libro di Rune Antiche a Ron, che aveva bisogno del testo per effettuare una ricerca di Trasfigurazione. (Ovviamente i saggi di Trasfigurazione sono scritti in Antiche Rune) La pigrizia di Ron, era disarmante, (Basta virgole!) infatti quella sera, per portare il libro da un tavolo all’altro, (Quanti tavoli ci sono nella sala comune di Gryffindor?) lo aveva incantato, facendolo diventare leggerissimo, e soffiando verso di esso, per farlo fluttuare, nel vano tentativo di riuscirlo (Il verbo "riuscire", si sa, è transitivissimo) a dirigere (lo) verso di se. (Ma se soffia come fa a dirigerlo verso di sé?)
Hermione non aveva annullato l’incantesimo, così quando aveva afferrato la tracolla, le era sembrato plausibile che pesasse tanto poco (Questa espressione è un po' gergale, no?).
“Maledizione…” Pensò.
Finì il suo succo di zucca rapidamente, dopodiché, controvoglia, s’incammino lestamente ( Ma che brutto termine) verso la sala comune Gryffindor, dove sperava di trovare, una volta per tutte (Perchè lo cerca da mesi ed è sicura che quando lo troverà non lo perderà mai più), il volume di Rune Antiche.
***
Come la Sala Grande, anche il dormitorio era completamente deserto. (Evasione di massa da Hogwarts?)
Una copia della Gazzetta, giaceva martoriata (Provo pena per quel povero quotidiano) al limitare del caminetto (Cos'è il "limitare" di un caminetto?), le poltrone erano sparpagliate ovunque (Facile sparpagliare delle poltrone. Che, comunque, non mi risulta esistano nel dormitorio femminile), e parecchie piume incantate fluttuavano leggere a mezz’aria.
Del libro, nessuna traccia.
(Gli spazi li metti per la suspance?)
Hermione non si diede per vinta, e decise di perlustrare l’intero dormitorio. (Ovviamente Hermione trova una stanza devastata e si mette a cercare un libro)
Le poltrone non cullavano alcun libro (Le poltrone non CULLANO e basta), né sopra il loro morbidi cuscini, né sotto.
I tavoli, erano ricoperti di pergamene macchiate, scritte a metà o completamente intonse.
Le scalinate (Virgola) invece, erano completamente vuote, fredde e grigie come di consueto. (Mi sorgono spontanee due domande. La prima è: Cosa dovrebbe esserci sulle scalinate? La seconda è: Nel dormitorio femminile ci sono le scalinate?)
Hermione si domandò ancora a lungo dove potesse essere il libro, ma proprio non ne aveva la minima idea.
D’improvviso (Che arcaismi), si rammentò finalmente dove lo aveva lasciato.
La sera precedente, prima di andare a dormire, si era fermata a parlare ampiamente (Ma tutti 'sti aggettivi a cosa servono?) con Ginny dei trascorsi amorosi riguardanti la ragazza (Che si sa, è una gran baldracca), e quando era andata a dormire, si era dimenticata il libro sul letto dell’amica, e le aveva chiesto di appoggiarlo sul comodino, in modo che la mattina seguente, una volta pronta, le fosse stato facile poterlo prendere. (Tutto 'sto casino per un libro?)
Evidentemente, se ne (Elisione mancata) era completamente dimenticata.
Salì le scale verso il dormitorio femminile in gran fretta (Perchè, prima dov'era? Sono confusa!), sempre attenta (Virgola) però (Virgola) a non fare troppo rumore. (Tanto non c'è nessuno) Arrivò in breve davanti alla porta del suo dormitorio, ma prima di entrare si fermò qualche istante per riprendere fiato, in modo da non disturbare (Chi?) una volta entrata nella stanza.
Qualcosa (Virgola) però, le impedì di entrare e riappropriarsi del libro. (Nuovo personaggio: Qualcosa. E' proprio monello)
Da fuori, udiva le voci delle sue compagne confabulare qualcosa. (Allora si erano nascosti! Stavano confabulando Qualcosa!)
Inizialmente decise che sarebbe passata più tardi, infatti era contro ogni sua etica origliare un discorso altrui (Beh, i propri sono difficili da origliare). Quando però udì chiaramente la parola “Hermione” all’interno del discorso, decise di scordarsi momentaneamente dell’etica, e di riappropriarsene solo più tardi.
Accostò lievemente (Qui "lievemente" ci sta come i cavoli a merenda) l’orecchio alla porta, e (Virgola) aiutata dal silenzio mattutino (Virgola), ascoltò attentamente il discorso.
- Ragazze, _seriamente, voi non siete preoccupate? – Chiedeva (Amico imperfetto! Cosa ci fai qui?) Ginny, palesemente turbata. (Una che muore dietro a Potter non può essere altro che turbata)
- Per quale motivo, scusa? – Chiese Calì Patil dubbiosa. (Lo siamo un po' tutti)
- Ti ho già spiegato il perché mille volte, vuoi che li ripeta? – Rispose Ginny, leggermente alterata. (Evidentemente...)
- Non sarebbe una cattiva idea… - La canzonò.
- Beh, scordatelo! Sto parlando seriamente, come fate a non preoccuparvi? – Insistette Ginny. (Non hanno capito)
- Spiegami perché dovremmo preoccuparci se la vita sentimentale di Hermione Granger è pari a quella di una Puffola Pigmea? – Chiese insistente Calì. (Ha ragione, sono cazzi suoi)
- Oh, no… E’ molto peggio… - Ridacchiò Lavanda Brown.
- Taci, per favore! – Proferì Susan Bones piuttosto scocciata. Era l’unica che sembrava veramente interessata all’argomento. (Perchè, poi, lo sa solo lei)
- Cerchiamo di essere un minimo solidali! Suvvia, è l’unica che in questo dormitorio, non è ancora stata con nessuno! – Perseverò Ginny. (E dove lasciamo Krum? E comunque, fatti i cazzi tuoi!)
Romilda Vane, che fino ad allora dormiva tranquilla, (E che, ricordiamolo, ha due anni in meno di Hermione, come anche Ginny ne ha uno in meno e non si capisce cosa cazzo ci facciano nella sua stanza) ora era ritta sul letto, con il volto piuttosto contrariato.
- Come al solito non mi hai contata (Eh?), Ginny! – La punzecchiò la ragazza.
- Scusami Romilda… - Rispose sconfortata. (Ma sconfortata da cosa?)
Hermione era ancora fuori dalla porta ad origliare. (E fin qui...)
Qualche anno prima, un discorso del genere, le avrebbe dato non poco fastidio, ma ora, sapeva che le sue compagne (Quindi non sta parlando nè di Ginny nè di Romilda) erano preoccupate per lei, e che (Virgola) dopotutto (Virgola) i loro discorsi non erano di scherno (Ma se è mezz'ora che la insultano!), bensì erano parecchio affettuosi (Delirio!).
Certamente non le faceva piacere sapere che Calì Patil sosteneva che la sua vita sentimentale fosse più o meno quella di una Puffola Pigmea, ma tenendo conto che lei stessa l’aveva paragonata a quella di un Dissennatore, la cosa non suonava poi così malvagia. (La mente di Hermione marcisce, i pensieri degenerano)
Decise che sarebbe entrata nella stanza, però non poteva farlo tutto d’un tratto (Alla Rambo), altrimenti le sue compagne avrebbero sospettato un possibile spionaggio (Cosa che avrebbe incrementato ulteriormente le maldicenze sul suo conto), così retrocesse fino alla rampa di scale precedente, (Ma la porta era attaccata alle scale?) e (Virgola) attenta a fare (Non ci sono parole che esprimano quanto poco mi piaccia questa espressione... e quanto poco sia italiana) tutto il rumore possibile, si precipitò nuovamente di gran carriera verso il dormitorio. Era sicura che (Virgola) udito tutto quel trambusto, le sue compagne avrebbero interrotto immediatamente il discorso.
Entrò nella stanza, e (Virgola) come previsto, le sue compagne erano stranamente taciturne, ma decise di non calcare troppo la mano, (Punto) dopotutto sapeva perché erano così, e (di) certo anche lei aveva le sue colpe (Ma quali colpe? La vita è sua).
- Ginny, il mio libro di Rune Antiche è sul tuo comodino, non è vero? – Domandò istintivamente. (Non mi sembra molto istintiva come domanda, dato che stava pensando a tutt'altro)
- Si, eccolo. – Rispose prontamente, forse un po’ troppo, la ragazza.
- Grazie mille! – Proferì, prima di afferrare il libro ed uscire stranamente contenta (Per oscuri motivi) dal dormitorio.
***
Mentre era nuovamente nei pressi della Sala Grande, si rese conto che (Virgola) nonostante tutti gli avvenimenti della mattinata, era ancora molto presto. La sala, probabilmente (Virgola) era ancora vuota, infatti, quando si trovò dinanzi al portone, non udiva (Ritorno al presente) il minimo brusio.
Mentre stava per afferrare la maniglia del portone e tirarla, per poter finalmente (Perchè "finalmente"?) entrare, si accorse che esso era socchiuso.
Il fatto, le suonò subito strano poiché (Nessuno l'aveva pronunciato) si ricordava perfettamente di averlo chiuso quando era corsa verso il dormitorio, eppure ora non lo era più. (Ci saranno i fantasmi. Ops, ci sono davvero e non hanno bisogno di aprire le porte per entrare nelle stanze. Beh, sarà che la scuola è popolata da studenti, insegnanti, elfi domestici e chissà quante altre creature in facoltà di aprire porte)
Decise di non dare troppo credito all’accaduto (L'accaduto potrebbe mentire), però optò per una breve occhiata prima di entrare nel salone.
A destra, non vi era nessuno, né nel tavolo di Ravenclaw né in quello di Hufflepuff. (Trovo difficile entrare in un tavolo)
Il tavolo dei professori era vuoto, così come anche il tavolo di Gryffindor. (Il tavolo. No, perchè qualcuno potrebbe non aver capito qual'è il soggetto)
Infine, osservò il tavolo di Slytherin, che a prima vista le sembrò vuoto, ma successivamente, guardando meglio, vide che Draco Malfoy sedeva tranquillo su di (Preposizioni, anche voi invitate al party?) una panca.
Draco Malfoy alzato (Un bel participio passato per fare terno) di buon ora?
Draco Malfoy sedeva tranquillo? (Solitamente usa saltare sulla panca cantando "Oh che bel castello, Marcondirondirondello")
Indubbiamente qualcosa non tornava, così decise di guardare meglio.
Sporse la testa verso il limitare (Sì, è proprio lui, l'amico "limitare"!) della porta, e appena i suoi occhi entrarono nel campo visivo necessario per poter vedere il ragazzo (No, ma, spiegamela), si accorse (che) non solo che egli la stava guardando, ma che era veramente Draco Malfoy. (C'era un ragionevole dubbio: Poteva essere Qualcosa, che l'ha preceduta per rubarle il posto)
Istintivamente ritrasse il capo, nella vana speranza di non essere stata vista.
- Granger, ti ho vista… - Proferì stancamente Malfoy.
“Maledizione!” Pensò, prima di entrare nella stanza come se nulla fosse accaduto.
- Non credere che la cosa m’infastidisca, Malfoy! – Rispose spinosa. (Piuttosto infastidisce lui. La tua vista di prima mattina non dev'essere un balsamo per lo stomaco)
- A dire il vero, non ci speravo nemmeno (Cosa non speravi, Draco? Di infastidirla? Beh, ti capisco, dopo qualche anno perdi le speranze). – Farfugliò lo Slytherin. (Draco non farfuglia!)
- Ti pregherei di lasciarmi quantomeno in pace, il libro di Rune Antiche aspetta solo me! – Tentò di concludere Hermione. (Crucio!)
- Non proverò certo a fermarti, puoi esserne certa! – Rispose spontaneo Draco. (Ma che diavolo dice? Deve aver bevuto troppo succo di zucca. Tutto questo non ha senso!)
Hermione concluse quella conversazione con un rapido “bene”, farfugliato a bassa voce. Appena giunse a debita distanza da Malfoy (Tipo al tavolo di Gryffindor), si girò in modo da porgergli (Forse era "volgergli") le spalle, dopodiché estrasse il libro di Rune Antiche, e (Virgola) frettolosamente, iniziò a leggerlo. (Perchè "frettolosamente"?)
Fortunatamente, (Per Draco) i due non si scambiarono più una singola parola, e in quel silenzio quasi tombale, giunsero gradualmente tutti gli studenti di Hogwarts. (Nel silenzio)
La mattinata, trascorse particolarmente rapida, così anche il pomeriggio. Quasi tutta la giornata, era stata particolarmente piatta e noiosa (Una giornata particolare, insomma); lezioni e studio… nulla più.
I ragazzi erano abituati a tale routine, perciò la cosa non pesò affatto, (Punto e virgola) dopotutto corrispondeva alla normalità.
L’attenzione degli alunni fu però attirata rapidamente quando la professoressa McGranitt, richiamò i leggeri sguardi (Nuovo aggettivo per gli sguardi, significa "particolari") degli studenti. ("Prego, a me i leggeri sguardi")
- Nel corridoio del quinto piano, è stato riscontrato l’uso di prodotti magici banditi, perciò severamente proibiti (Che vuol dire un po' la stessa cosa) all’interno delle mura del castello. Il responsabile, ahimè, non è stato ancora trovato, pertanto è severamente proibito abbandonare il dormitorio prima e dopo gli orari concessi. (Cosa proibita anche prima) Questo è tutto. - (Mi chiedo a quale scopo)
Il divieto, era proibitivo solo su di una fetta di studenti. (Non è vero! Ha detto "Questo è tutto", non ha specificato niente!) Infatti, i prefetti (Virgola) udito il comunicato della professoressa, diedero per scontato di essere esonerati dalla proibizione. (Ah, ecco)
Quella sera, Hermione, si recò rapidamente nella sua stanza, e visto che (Sempre un po' gergale) il giorno seguente non vi erano lezioni poiché era sabato, la ragazza ne approfittò per coricarsi presto. (Sempre più interessante)
***
Il mattino seguente, non riuscì a rimanere nel suo letto a lungo, infatti (Virgola) ancor prima delle sette, aveva già aperto gli occhi. Dopo essere rimasta per qualche minuto a crogiolarsi nel caldo del letto (Insomma, a cucinarsi), decise che poteva anche prepararsi per andare nella Sala Grande in anticipo, come di consueto.
Fu molto svelta, (Due punti) infatti ben presto si ritrovò nei corridoi, camminando celere verso il salone.
Anche quella mattina la porta non era chiusa completamente.
“Sarà una coincidenza…” Pensò (Una coincidenza, per antonomasia, coincide. Con cosa coincide questa coincidenza?), ma appena fu all’interno della sala, notò che (Virgola) come il giorno precedente, una panca era vuota, se non per la presenza di Draco Malfoy. (Tutte le panche erano occupate tranne quella sulla quale era seduto Draco. Poveretto, deve aver preso una brutta malattia)
- Ma allora è un vizio! Vedi… – (Solo tu puoi entrare in Sala Grande quando ti pare? Non direi) Sbottò Hermione, ma (Virgola) sfortunatamente, fu interrotta da una voce familiare, che non avrebbe mai voluto udire, specialmente in quel momento.
- Granger? Malfoy? Non avete sentito il mio comunicato (Virgola) ieri sera a cena? – Proferì a denti stretti la professoressa McGranitt.
- Seguitemi. – Annunciò irremovibile, prima di dirigersi verso il suo ufficio; (Virgola) tallonata dalla Granger e da Malfoy, subito dietro la sua schiena (In pratica le era attaccato al culo).
(Sintesi: Hermione si sveglia presto e decide di cercare il suo libro. Lo cerca in Sala Comune e in un dormitorio -probabilmente quello maschile- che trova deserto e devastato. Anche la Sala Grande è vuota. Mezza scuola è sparita ma non se ne preoccupa, continua a cercare il suo libro. Improvvisamente si ricorda che l'ha lasciato sul comodino di Ginny, che è in stanza con lei e Romilda Vane Dio solo sa perchè. Sale le due famose rampe di scale attaccate alla porta e cerca di entrare, ma Qualcosa le impedisce di farlo, quindi si limita ad origliare. Scopre che tutta la scuola la sta sputtanando e si sente in colpa per aver ascoltato, così irrompe nella stanza e recupera il suo libro. Felice, si reca di nuovo in Sala Grande ma -con sua grande sopresa- nota che la porta è socchiusa. Chi avrà mai commesso una simile atrocità? Ma ovvio, Draco Malfoy, che ha preso il Vaiolo di Drago e resta in disparte su una panca vuota. Lo insulta un pochino e si mette a leggere, finchè non arrivano tutti gli altri studenti, stanchi di prenderla per il culo. All'improvviso la McGonagall richiama con uno speciale verso i leggeri sguardi degli studenti e li informa che tutti devono rispettare le regole che la scuola ha imposto da secoli, ovviamente tranne i prefetti. Il giorno dopo Hermione sente nuovamente l'impulso di recarsi in Sala Grande e vi trova Draco, ma sfortunatamente non fa in tempo ad insultarlo nemmeno un pochino che la McGonagall li becca e li trascina nel suo ufficio, mentre Draco si struscia contro la Granger.)
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Salve a tutti! So che questo capitolo non è particolarmente lungo, ma dopotutto è un prologo, nulla più! ^___^ Insomma, questa è solo una breve introduzione alla mia nuova storia!
Vorrei (Virgola) prima di tutto, spiegarvi una piccola cosa sul titolo.
So che è un controsenso che una luce sia oscura, ma è proprio su questo che ho “giocato”! Presto vi saprò dire di più sull’argomento (Devi informarti?), inoltre non vorrei che trapelasse qualche vicenda legata alla storia con le (Dalle) mie spiegazioni!
Ora vi saluto, ricordandovi di segnalarmi qualsiasi tipo di errore grammaticale o sintattico! (Credo di averti accontentata)
Spero che il racconto sia stato di vostro gradimento! (Qualche ragionevole dubbio sulla trama)
Un saluto, Fex. |
