ommioddio quanto cazzo posso amarti porca miseria, hai scritto na cosa che sembra un libro, cazzarola. e non un libro qualunque, un libro affermato, un libro conosciuto da tutti, un best-seller come minimo; ti giuro sono troppo su di giri, io io io ghjkgh
comincio col dirti WOAH, perché ultimamente avevo smesso di pensare a questa storia, ma appena ho visto cos'era che avevi aggiornato mi sono presabbene in maniera così forte che ho cominciato a rotolarmi sul letto (giusto perché sono una persona poco imbarazzante) e bho, adesso ho un sorrisone enorme stampato in faccia. che bello quando aggiorni, è tutto più soleggiato.
comunque parlando seriamente, in realtà il mio primo pensiero è stato una massa di: «awawawajwbfmskdniaaaaaaaa», ma se come me li consideri irrilevanti allora il primo è proprio WOAH. ma un woah come l'ho scritto prima, maiuscolo, il più grande che ci sia, perché mi sono ritrovata il cuore a battere velocissimo e la bocca socchiusa in un gran sorriso. non me l'aspettavo minimamente, pensavo avessi pubblicato una qualche one shot, è stata una sorpresa bellissima ti giuro; grazie tante davvero. in pratica ero già in estasi prima ancora di aver letto qualcosa.
e quando ho cominciato a leggere poi ci sono rimasta ancora meglio, scrivi con la stessa tecnica di uno scrittore di successo e tratti tutto con una prospettiva così accattivante che rimani lì a bocca spalancata a pensare, 'cazzo, e io conosco questa ragazza?'
amicizia a parte, ti giuro hai avuto uno scatto iniziale stratosferico, hai cambiato completamente la tua maniera di scrivere, non ti si riconosce più! cioè, è meraviglioso, hai fatto un passo avanti di milleduecento chilometri con solo poche righe!
poi se uno placa il turbine di emozioni e commozioni varie che ha dentro e riesce ad andare avanti, quello che trova è ancora più fantastico: scritto con una naturalezza e una scorrevolezza senza pari nel precedente capitolo, dello scontro di Charlie ormai rimane solo un ricordo accompagnato da qualche cicatrice interiore ed esteriore, ed è proprio questo ricordo ad introdurci un Charlie cresciuto, cambiato, che sebbene non dica nulla della sua felicità non dice neanche nulla della sua tristezza. e quando rivedi Charlie è come quando rivedi un vecchio amico con cui hai perso i rapporti da anni; ti senti riempire di gioia in ogni angolo possibile e immaginabile e t'immagini di correre verso di lui al rallenty urlando il suo nome, con lui che lentamente si gira, ti vede, si stupisce, sorride e comincia a correrti incontro. una cosa molto da film insomma, però è tipo quello che ho provato io; sono stata troppo felice di re-incontrarlo e di trovarlo in condizioni non troppo brutte. poi quando hanno bussato alla porta ed è entrato Oliver credo di aver perso la capacità di ragionare per qualche istante; dopo tutto questo tempo li ritrovo tutti e due in un momento così ravvicinato, io non lo so cioè che meraviglia, cazzo. che poi è proprio l'emblema classico di perfezione il ragazzo biondo biondo con gli occhi chiari, i papi di Avignone ti avrebbero apprezzata haha. ma, scherzi a parte, in effetti capisco perché hai voluto dipingerlo così chiaro, e devo dire che non potevi fare scelta migliore. in pratica hai nascosto mezzi messaggi ovunque - comegliscrittorifamosicoff - e sta a noi cercarli, é figa come cosa.
e comunque quando Oliver si siede accanto a Charlie sul letto e il lettore ha un flashback del capitolo precedente è micidiale, ti giuro, lacera dentro. che poi il dubbio, se così si può chiamare, che lo assale è una di quelle insicurezze che toccano le persone più buone, che in effetti non tutti provano e su cui io in prima persona non ragiono mai, ed è strano vedere che un ragazzo così giovane si ritrovi a pensarci sopra e a parlarne a qualcun altro. è bella la candidezza con cui chiede a Charlie se gli adulti si rendono conto della loro situazione ed è ancora più bella l'apprensione con cui lo guarda mentre quello pensa e ripensa prima di accorgersi che non può dirgli ciò che vuole sentirsi dire. e in realtà è tutto bello di quel dialogo, è così da film, così da libro appunto; è uno di qui dialoghi che leggeresti fino a cancellarne le parole e disperderne il significato, che sembrano esistere da sé, come se fossero una specie di mondo a parte il cui unico compito è farti riflettere. è bellissimo. è tutto bellissimo, a esser sinceri, è così speciale, così unico, così cristallino; è così sorridente e sollevante nonostante i suoi momenti d'ombra, è come Welcome Home dei Radical Face: al primo ascolto non ne afferri le parole ma non ne hai bisogno, dentro di te sai che c'è qualcosa di triste che però ti tira su e va bene, non ti domandi nient'altro. questo capitolo mi fa un po' quest'effetto. ora sono tutta fomentata ed ex-febbricitante quindi ho recensito un po' berk, ma sappi che mi è piaciuto da morire e che vorrei davvero farti capire quante farfalle ho nello stomaco in questo momento, io io io fjebg ti odio |