No, no! Non hai fallito! Hai scritto qualcosa di lieto e per di più parlando di Arthur e Francis, li hai allietati, mi hai allietata. Quando scrivi quelle sensazioni, quando scrivi sento la calma.

L'inglese stava posando il bicchiere per abbandonare quello stupido bar insieme a quell'inutile gioco, quando qualcosa lo bloccò.
Labbra calde sulle proprie, in un bacio che non era che una carezza, un vento caldo sul proprio viso.

Anche la frase che dice Francis sull'amore è splendida, molto; non certamente adatta a un burbero (?) come l'inglese lì presente, perfetta per il romantico francese, però. Ovviamente è Shakespeare, chi poteva essere se non qualcuno in grado di dire cose tanto belle in poche parole? Chi può parlar d'amore in questo modo? Shakespeare dovrebbe essere naturalizzato francese per il suo romanticume rosa lol
La risposta "chimica" di Arthur è molto calzante con il personaggio, ma anche il passaggio seguente segue molto i due esseri dei personaggi, a mio parere.

"Dimmi Arthùr, cosa accade adesso secondo la tua chimica?"
Ah, maledetti ormoni.

Meraviglioso passaggio, davvero; Francis si rifiuta di ritenere la chimica parte di sé e sa che non fa parte nemmeno di Arthur, lo sa e sembra di sentire il suo tono di quasi-sfida mentre pronuncia quelle parole.
E ancora mi chiedo perché non c'è nemmeno una recensione, dannazione.
Bene, ora me voy. Hai visto? Continuo a leggerti, sei andata tra i miei autori preferiti. Continua con le cose liete che sono le migliori (è quello che mi urla il mio cuoricino che alla vista della tristezza implode decomponendosi e marcendo, bella visione, eh?); ottimo lavoro ancora, anche se Bliss in the dream è La Meraviglia, ma non credere che questa sia da meno, chiaro?
Juls