La malinconia presa e messa su carta (elettronica, in questo caso).

Bellissima, senza alcun dubbio. Crea un mondo in poche parole, senza affossarsi in lunghe e noiose descrizioni. Non solo descrivi le cose materiali, come la casa, le stanze, il giardino, ma anche quelle immateriali, come i ricordi, la gioia, la tristezza, la malinconia.

Se qualcuno mi chiedesse che cos'è la malinconia, gli risponderei che è quello che si prova leggendo questa storia. Non è per niente facile descrivere un'emozione: tu l'hai fatto. Perciò tanti, tanti, e ancora tanti complimenti. Bravissima.

E ti meravigli che sei arrivata prima? Accidenti a te!

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Recensione Premio – Craving for… Myths, Legends and Folklore contest

*.* Oh, e ti stupisci del piazzamento?? Ma è bellissima!
La storia ti trascina con forza al fianco della protagonista – portandoti accanto alla voce narrante – il giardino, il pergolato, la stanzetta sul tetto: sembra di poterli toccare con mano, si respirano quasi la muffa e l’odore pesante di polvere.
La forza di questa descrizione è nei dettagli, curati, scelti attentamente e, soprattutto, tutti portatori di un ricordo, di un significato particolare e speciale per gli occhi di June, ognuno tocca una corda del suo cuore, (lo stesso vale per il narratore e, di riflesso, per il lettore).
Tratteggi tutto con estrema delicatezza, accompagnando il flusso di pensieri, di ricordi, della ragazza (? donna), in uno switch continuo tra presente e passato, tra la realtà di ciò che è e la memoria (il rimpianto?) ciò che fu.
June è caratterizzata pian piano; la vediamo crescere, prima bambina e poi ragazza, scopriamo che è diventata una femminista e che è da sempre un’artista (anche molto dotata direi), che una volta era spensierata ed espansiva ma, ora, non l’è più (o almeno così sembra, sicuramente un’ombra è calata sulla sua solarità). Vediamo come un’amicizia d’infanzia è cresciuta, diventando qualcosa di più, per poi sparire.
Questa storia dolceamara è veramente bella, complimenti!
alla prossima
frav

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Vorrei avere tutto il tempo nel mondo, tutte le parole possibili per questa recensione. Perché mi hai punto l'anima. Non puoi immaginare quanto mi fa sentire viva leggere storie così reali, così con quel retrogusto amaro che amo tanto. M'innamoro delle storie, m'innamoro dei personaggi. E' felice e struggente nel contempo. Narrare la morte cavalcando le onde dei ricordi, parlando della nostalgia di ciò che c'è stato, dà alle vicende quel giusto senso d'infinito. E' come se l'eterna ricerca di ciò che tutti vogliono per il resto della vita per essere felici, ci riportasse proprio a quei quattro ricordi d'infanzia in cui esistere era semplice e perfetto come respirare.

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Ciao,
ho partecipato allo stesso contest cui hai partecipato anche tu e, per curiosità, mi sono messa a leggere qualche storia delle vostre. Sono felice di essere partita da te, che sei anche arrivata prima. Ora capisco perché. Questa tua OS è una meraviglia. E' colma di sentimento che, onestamente, mi ha sopraffatto. Avrei tanto potuto essere io June. Forse perché ci sono scritte cose in cui riesco davvero ad identificarmi, per vari motivi che non sto qui ad elencare. Comunque, ai fini del contest, questa è un perfetto primo posto! Davvero bella, complimenti! :)

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