Recensioni per
Io ti ho creato, io ti incontro
di Gaea

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
09/05/13, ore 11:43
Cap. 1:

In una parola F-A-N-T-A-S-T-I-C-A.
Non ci crederai, ma nell'ultima fase sono rimasta col fiato sospeso, parola dopo parola il battito del cuore accelerava in attesa dell'atto finale.
Il tuo personaggio è sicuramente... inusuale?!? È tosto, non è il classico buono, no, lui non c'entra niente coi protagonisti canonici. Spacca gli schemi... e mi piace XD.
La storia è originalissima, il modo in cui vi incontrate, sembra un sogno... ma non lo è, o forse sì, boh XD XD XD
Complimenti per l'ottimo racconto *_*

Recensore Junior
07/05/13, ore 23:01
Cap. 1:

Io ti ho creato e io ti... Incontro!

 

 

“Giudizio” di Gaea
Te lo riconosco: Morgan è tutto ciò che un personaggio non dovrebbe essere. Un sedicenne viziato e annoiato che abusa di potere, spesso e volentieri spocchioso, arrogante e incredibilmente sadico. Egoista ed egocentrico fino al midollo, gli importa solo della sua felicità e del suo potere: chiunque, nel suo regno, deve fare quello che dice lui, senza discutere. Ma non per questo non credo debba essere considerato interessante, anzi. È particolare, con quei suoi ricci rossi, gli occhi neri e le lentiggini che gli tolgono qualche anno, è originale, nelle sue vesti metà casual e metà raffinate, è intrigante, con quella sua parlata saccente, i suoi gesti bruschi e la sua risata sardonica e raggelante. Un principe così giovane a capo di un regno intero dipinto in questo modo è molto più suggestivo e insolito di un bonaccione impacciato o valoroso. Ok, sarà che sono io quella anormale, ma la sua follia mi ha incentivato ad analizzarlo più profondamente, completamente estasiata.
Mi devo complimentare con te per l’uso della terza persona. Sei stata l’unica ad utilizzarla e, nonostante qualche spruzzata di pensiero personale qua e là, credo che aiuti molto un’esterna come me a valutare oggettivamente il tuo personaggio. Infatti la sua descrizione è stata canonica, come in un “vero” racconto: ho scoperto Morgan gradualmente, scartandolo piano piano. L’ho visto materializzarsi davanti ai miei occhi proprio come si è materializzato davanti ai tuoi, alla luce soffusa delle candele.
Lui sa perfettamente chi sei e perché ti ritrovi lì, mentre tu inizialmente non lo riconosci, non capisci (o fai finta?) cosa stia succedendo, anche se una voce oscura dentro di te parla al tuo posto, convincendoti che quello che stai vivendo non è un sogno, ma qualcosa di reale, dovuto a te. Morgan, in compenso, è lunatico forte e il suo modo di reagire e di trattarti cambia ad ogni capoverso. Ma è chiaro quanto sia rimasto deluso da te, non tanto per il “genocidio di massa” di cui ti accusa, ma perché ritiene che la colpa sia solo tua se ora è rimasto da solo senza sudditi e senza nulla da fare.
Il motivo per cui Morgan ti ha chiamato a sé è sconcertante: vuole giustiziarti per aver ucciso delle persone semplicemente con un tocco di penna, per averlo abbandonato nel suo mondo, così come molti altri tuoi personaggi. In pratica il vostro incontro si riduce alla tua pena di morte. E trovo la cosa inquietante quanto… originale: personaggi che prendono torce e forconi e che si fanno giustizia da soli, fantastico xD
Il contesto l’hai delineato molto bene, dalla lettera (minatoria) giuntati all’inizio, alla descrizione della stanza (o cella) in cui ti sei ritrovata una volta risvegliata (giorni dopo?). Ho apprezzato molto il fatto che sia stata catapultata tu nella sua realtà, e non viceversa, e questa cosa astrusa dei mondi con le “varie porte sulle lavagne” che puoi creare, vivere e lasciare vivere. L’unica cosa che ho trovato poco chiara (ma magari sono tarda io) è l’ “epoca” effettiva in cui viene ambientato il regno di Morgan. Lui ha i jeans e la stanza può essere illuminata con i neon, però alcuni termini mi fanno pensare ad una realtà un po’ retrograda rispetto alla nostra. Non so se hai compreso la mia incomprensione xD

 

 

Slappy

Recensore Junior
07/05/13, ore 16:18
Cap. 1:

Dunque, tanto per cominciare metto le mani avanti affermando di essere un totale, comprovata, assoluta frana nel lasciare le recensioni. Non so mai cosa dire, ma so anche che per gli autori sono importanti, quindi ora farò questo sforzo abissale di farla nel miglior modo possibile, ma non volermente a male nel caso io non sia all'altezza, va bene?
Innanzitutto i miei complimenti per avere creato uno psicotico egocentrico; è un tipo di personaggio che mi riesce sempre molto gradito. L'amore per la distruzione fine a sè stessa è un tratto molto interessante specie se unito all'incapacità di prendersene la responsabilità alla fine della fiera.
Il fatto che ti condanni per genocidio, ma alla fin fine ti accusi principalmente di averlo lasciato da solo e di non avergli dato una voce mi fa ridere, è come un bambino che è incapace di considerare le cose abbiano un valore e una sussistenza indipendenti dal suo rapporto con lui (e considerando che questa è una considerazione che ho fatto anche a proposito del mio Lucius, l'idea di un gigantesco piano parallelo che contenga tutti i personaggi mai creati, si fa sempre più divertente ^^)
Che il tuo personaggio finisca per ucciderti mi pare inevitabile, vista la sua psicologia, chissà chi potrà accusare di questa nuova solitudine...
Volevo fare una considerazione sull'uso della terza persona ma è la terza volta che la cancello perchè è venuta contorta, ritento e come viene viene, di mio odio la prima persona (so che l'ho usata ma è stata una sfida dato che l'avevo abbandonata almeno da tre anni), quindi da una parte apprezzo al tua scelta a priori, dall'altra poichè hai mantenuto il tuo punto di vista senza mai scivolare in quello del tuo personaggio, e hai ogni tanto piegato i periodi nei tuo pensiero, forse avrei preferito la prima. esempio "Probabilmente non era la scelta più giusta ma, ehi, quel tipo era un pazzo esaltato." Ecco una cosa del genere con la terza persona io non la apprezzo, poi mi rendo conto che si tratta di un parere prettamente personale che dipende anche da preferenze stilistiche etc. etc. ma tant'è...
Un altro piccolo appunto che posso farti è il seguente " blabla bla - commento sul tono o simili- bla bla bla bla - commento su altro - bal bla" è una tecnica che ho usato anche io (mi piace anche, in realtà) ma quando il bla bla è lungo e gli incisi anche il lettore si perde ( questo è quello che mi hanno detto il mio fidanzato-beta, e i miei amici-beta finchè non ho smesso di farlo, pensavo fosse una loro fissa, ma io in effetti mi sono persa una o due volte).
Detto questo, certa di essermi scordata di qualcosa, ti saluto e attendo tue nuove. ^^
Bacio