Recensioni per
Notte stellata
di lady hawke

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/09/13, ore 21:35
Cap. 3:

"Ho conosciuto persone che non amano le farfalle."
E BADUM, eccomi là!
A parte il fatto che le farfalle, proprio per la loro fragilità e il loro innato istinto a mettersi in mezzo ai maroni in modo da tentare di morire il più dolorosamente possibile (parliamoci chiaro. A parte tu che sei Folletto, QUALE creatura in grado di volare sceglie di farlo proprio davanti a una creatura spropositata e deambulante che potrebbe disintegrarti con uno starnuto? Eppure loro LO FANNO), mi mettono un'ansia terrificante, condivido appieno il punto di vista che hai splendidamente dipanato nella drabble/flash.

L'idea di tenere in cattività, anche per un periodo ridotto, una creatura dalla vita tanto breve e che è chiaramente abituata alla vita all'aperto è per me quasi angosciante. Sul ragionamento dell'effimera bellezza della farfalla, poi, c'è da pensare che anche quello sia un esempio della lungimiranza della natura, che dona bellezza per compensare la brevità dell'esistenza. A ben pensarci, dopo la loro vita come larve, bruchi e pupe, lo stadio di farfalla corrisponde a una quarta vita di vecchiaia, che va a consumarsi rapidamente, ma in totale bellezza. E direi che questo è più di quanto gli umani possano dire delle loro esistenze.

(A perorare la mia causa faccio presente che, come molte cose piccole, la distanza permette di apprezzarle di più. Una farfalla vista da vicino fa fottutamente schifo. SCHI-FO.)

Ignora il bipolarismo, brò, tu sei brava :*

Recensore Junior
07/08/13, ore 11:31
Cap. 3:

Brava... mi piace come scrivi , il tuo stile è molto piacevole. Anch'io amo le farfalle e si, anche se vivono pochissimo, sono esseri splendidi.

Recensore Master
29/06/13, ore 21:13

Ok, commenti brevi ma incisivi. Spero. Circa. Mi auguro.

La prima, pur essendo adattabile a molte, moltissime situazioni - e la gente farebbe bene a rendersene conto e ragionarci su - mi ha fatto pensare a Nel e Sirius, come ennesimo spin off del vostro bell'AU. Cionondimeno, lo ripeto, il pensiero che hai espresso è arguto e veritiero, e mi ha molto colpita.

Parlando invece della seconda storia, dedicata a Monna Lisa, posso dire che ci ho visto la tua essenza di storica dell'arte, ma ci ho visto anche TANTO del tuo spirito follettinoso. Il sorriso enigmatico della Gioconda è una trollata, una quieta presa in giro, e non potevi scriverlo che tu.

La terza storia è un vezzoso accenno di quella che potrebbe essere la tua [auto]biografia, che io amerei follemente. Sarà che ti conosco, ma ti assicuro che sarebbe un racconto affascinante, brillante e pirlissimo, che chiaramente ha in questo caso l'accezione del complimento ù_ù
"Passare di lì era sempre una prova di coraggio. Ci provavo, a fingere noncuranza, con le mani in tasca e l’aria risoluta, ma da bambina ero una cagasotto più di ora, e l’aria da donna vissuta non mi si addiceva. Puntualmente, finivo per correre per il corridoio e lanciarmi sulle scale, non guardando niente se non il mio obiettivo: i gradini della salvezza."
Un classico per ogni bambino. Splendido. Amabile.

Recensore Master
29/06/13, ore 20:51

Ciao! Mille anni, come di consueto. Ormai è il mio tempo di reazione-recensione standard. Me la batto alla pari con Hemsworth.

Onestamente ho poco da dire, se non che vedere il risultato dell'incursione nella sezione delle Originali mi ha lasciata a bocca aperta, perché ciò che hai scritto è un pensiero intenso e coinvolgente, una metafora di vita bellissima, il tipo di riflessione che ti coglie in un momento inaspettato, che lì per lì ti sembra di poco conto, ma poi ti colpisce con intensità e ti lascia a rimuginarci sopra e a rimestare i pensieri per ore.

Pur non intendendo sminuire in alcun modo la seconda storia, devo dire che quella del Gargoyle mi ha lasciato con il desiderio di vederla ampliata e approfondita. Ne potrebbe venir fuori una bella storia - ora non ti sparare - un po' sulla falsariga del Principe Felice. Collegamento estemporaneo mio, eh.
Comunque sia, le ho adorate, oggi come la prima volta che le ho lette.