Dover recensire l'ultimo capitolo di una storia non è mai facile. E' un pò come doverle dare un addio, accettare che non ci sarà più nessun capitolo da aspettare con impazienza e trovare conforto nel fatto che, beh, sta lì e puoi andarla a rileggere ogni volta che vuoi.
Se Dead as Yesterday mi ha fatto conoscere il tuo stile di scrittura, imparare ad apprezzarlo, contemporaneamente a te come persona, In a Moment è stata il consolidamento di quelle basi già costruite prima, arricchito da una crescita esponenziale, tua come scrittrice e mia come affetto... per te, per Lenore, per Garrus, per Adrienne, per Virgil e per tutti i personaggi vecchi e nuovi che ci hai proposto sempre in maniera impeccabile e coinvolgente.
E' inevitabile pensare a questo percorso senza versare fiumi di lacrime... in questo periodo soprattutto, dove sento di avere dei FEELS unicamente miei che non riesco a condividere con nessuno perchè in fondo questo succede, ognuno parte dallo stesso punto di partenza per poi finire altrove, non sempre nello stesso posto. Mi fa piacere esserci incontrate sulla stessa linea, qui su EFP, aver conosciuto le nostre storie e poi anche tutto quello che c'era dietro. Ma, no... non voglio parlare così... Sembrerebbe davvero un addio e non lo è. Invece devo farti i miei complimenti più sinceri perchè, come ti dissi già una volta, la cosa più difficile per uno scrittore non è scrivere il primo libro, ma scriverne un secondo altrettanto degno. E tu, fattelo dire, ci sei riuscita alla grande. La crescita c'è stata, e si nota, ma il tuo stile è restato sempre quello di sempre... accattivante, divertente, mai superficiale, a tratti poetico, scorrevole e preciso, ricco di dettagli. Tutto ciò spiega i momenti in cui ho atteso con ansia ogni nuovo capitolo, lasciando perdere tutto il resto quando trovavo un aggiornamento perchè sapevo sarebbe stato il quarto d'ora più emozionante della giornata.
Aprire il link e attendere trepidanti che i vari personaggi iniziassero a muoversi sullo schermo, catapultandoti in una realtà a volte dolorosa, a volte magica, a volte dolce, altre volte amara ma mai banale e mai noiosa. Con questa storia hai toccato argomenti difficili, argomenti che non hanno voluto affrontare direttamente neanche i veri creatori del gioco, fornendoci il tuo punto di vista attraverso le parole, i gesti e le preoccupazioni di Lenore... una donna che sulle spalle ha così tanta roba da non rendersi neppure conto di essere arrivata al collasso emotivo, una donna con un altissimo senso del dovere, perfetta nel suo ruolo di Comandante Shepard. Ecco, questa è una cosa che ho sempre ammirato davvero tanto e che ti invidio molto. La tua non è una Shepard X, la tua Shepard ha una storia immensa dietro, un ricco background che tu ci hai proposto pezzo per pezzo, capitolo per capitolo, svelando pian piano le sue origini, la sua storia, persino la sua famiglia. Eppure Shepard dovrebbe essere un personaggio già "completo" di suo... invece no, nelle tue storie il background che hai tratteggiato di lei ha contribuito a renderla dieci volte più interessante. Prima ancora di essere Shepard, lei è Lenore, e io non la dimenticherò mai.
L'altra metà ovviamente è Garrus, quel Turian che tu hai da sempre caratterizzato a meraviglia. Se devo scrivere di lui, le tue storie mi servono da metro di paragone e ispirazione. Amo il modo in cui hai impostato il loro rapporto, un modo maturo, razionale, ma atipico sin dall'inizio. Sono due personalità forti che si scontrano... quando penso a loro due penso automaticamente a due enormi nuvole cariche d'acqua che si scontrano e producono saette.
In ogni riga che hai scritto si percepisce la passione che ci hai messo a scrivere questa storia, la fatica nel compiere ricerche, si percepiscono le notti insonni passate a scrivere e l'analisi del campo di battaglia mentre giochi al multiplayer. E' come se non ti fosse sfuggito niente, anche se tu ti senti sempre insicura a proposito. Tutta fatica che alla fine ha dato i suoi frutti, regalandoci una storia che facesse ridere, piangere e riflettere allo stesso tempo. E fidati, non ce ne sono molte così... questo è poco ma sicuro.
Di questo capitolo non c'è una cosa che non ho amato (ma che novità?!), però forse quello che ho amato di più è la parentesi che hai concesso a Garrus, alla fine di tutto. Toccante a dir poco... vabbè io ero in un fiume di lacrime (anche questa, grande novità) e non mi aspettavo assolutamente l'ultima parte. Quella è stata proprio la botta finale, l'ondata di feels che ti travolge, ti sommerge e ti lascia boccheggiante sulla riva. E' stato meraviglioso. Tra l'altro... brividi con quella storia del bar. Donna, tu sai come far piangere il tuo pubblico, lo sai perfettamente.
Prenditi questa recensione orribile e intascala, perchè al momento non riesco a fare di più se non ringraziarti di cuore per averci reso partecipe anche di questa storia, di averci regalato ad ogni capitolo quei venti minuti di disconnessione dal mondo, per averci regalato personaggi stupendi e profonde riflessioni. Sappi solo che non hai fatto un ottimo lavoro, hai fatto un lavoro sublime.
Shepard, out. |