Ciao Agata,
avevo letto il primo capitolo e mi sono fermata a leggere pure il secondo perché il tuo stile mi aveva colpito.
Fai dei periodi lunghi, c'è una totale o quasi assenza di dialogo e si potrebbe pensare che sia pesante da leggere, ma non è affatto così.
Crei delle belle immagini con le parole e la concitazione che ti sospinge dalla prima parola all'ultima è ammirevole.
Non ho trovato errori, forse solo il numero dei puntini di sospensione, che a regola dovrebbero essere tre. E sei stata brava (forse dovrei dirlo anche alla Frecy) perché in frasi così lunghe e articolate è difficile lasciarseli indietro.
Certo, la tua versione della storia mi incuriosisce anche contenutisticamente parlando, perché un po' come tutto, nel libro, è stato affrontato con molta superficialità, e anche questo momento interessante lo è stato. Tu invece hai raccolto gli spunti interessanti e li hai sviluppati, hai dato spessore ai personaggi, sei entrata nelle loro vesti e ti sei immaginata uno scenario complesso ed articolato.
Da lettrice ti devo confessare che non convengo con l'atteggiamento di Anastasia, però, che dice al suo amante "vediamo fin dove si spinge la tua perversione" scusa la parafrasi, e quando arriva la cinghia si dimentica di dire la safe word e si offende a morte con lui. Questo nel libro, diamine, mi ha infastidito parecchio. Anastasia è stata sciocca e credulona se giudicava la cosa un semplice gioco, o uno scherzo. Avrei voluto dirle, se avessi potuto urlarglielo da buona contadina che sono: hai voluto la bicicletta? Pedala!
Christian non ha colpa, nessuna, dal mio punto di vista, se non dell'essere stato ingenuo a credere che lei fosse pronta per affrontare quello che lui aveva da offrirle.
Ma queste sono solo le farneticazioni della mia mente.
Sono molto soddisfatta di come scrivi, mia cara, molto molto soddisfatta.
Un bacione a te e uno alla Fre, la mia quasi vicina di casa XD! |