Recensioni per
Il linguaggio della pistola
di Laylath
Puff, rieccomi :) |
Giuro che risponderò alle tue recensioni çç, perdonami. Voglio farlo appena ho un po' di tempo davanti e meno preoccupazioni. Nel frattempo ti recensisco questa, prima di rimettermi all'opera ^^. |
Non ho mai preso in mano una pistola in vita mia, se non quelle del tiro a segno, e quindi non saprei dirti cosa si prova... ma a mio modesto avviso, qui hai catturato l'essenza stessa di questi due cecchini e del loro rapporto con le armi. "Ogni proiettile sparato era veicolo di milioni di emozioni e frammenti di anima", e non ho potuto fare a meno di pensare a quei cruciali momenti di FMA in cui Riza spara: a Lust, ad Envy, a chiunque sia tra lei e il suo colonnello, e ogni volta è evidente che quella pistola è parte di lei, quasi come se quei colpi uscissero dalla sua anima. Qui invece, in questo poligono, potrebbe permettersi di sparare solo per allenamento... ed invece no, anche qui ogni colpo è qualcosa di lei, ed Havoc, che condivide la stessa sensibilità nei confronti delle armi, è forse l'unico in grado di capirla. C'è un legame speciale tra loro, un'intimità nata dalla consapevolezza di essere simili, e tu sei riuscita a coglierla ed esprimerla in modo eccelso. |
Cù cù! Ogni tanto spunto fuori! :D |
Interessante! :D |