|Aladdin!AU // Ineffable Husbands // Ineffable bureaucracy.
Nella lontana terra d'Oriente, Aziraphale, erede al trono del sultanato di Agrabah, è sul punto di abbandonare per sempre il Palazzo Reale, ribellandosi alla legge che lo vorrebbe sposato per poter ascendere al trono.
Crowley è un ladro dal cuore d'oro cresciuto per strada e che vive d'espedienti per i vicoli della città.
Il destino li farà incrociare e alleare insieme per contrastare le oscure trame di Jakòbi, il Metatron di Palazzo, non senza l'aiuto di Jim, un Genio senza memoria, rinchiuso in una misteriosa lampada magica...
Siete pronti per una nuova, ineffabile, avventura?

| Kagehina
Kageyama non se lo spiega, com’è che millisecondo dopo millisecondo quell’idiota dai capelli arancioni si sia scavato un posto così pericolosamente vicino al suo cuore. Hinata è capace di mandargli il battito fuori fase con un solo sorriso – quel peso piuma ha reso lo scorrere del tempo una maledizione e Tobio impreca all’idea di non poterlo riavvolgere.
("Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2025 indetti sul forum Ferisce più la penna")

Crowley lo bacia di slancio come a voler suggellare quell’affermazione.
Diventa sempre più facile interiorizzarla, notte dopo notte.
Accettare il fatto che le cose dovevano andare così e che anche in quel periodo senza luce né colori, Aziraphale non abbia mai smesso di vegliare su di lui.
Accettare che guarire richieda tempo e che non sia più da solo a farlo.
Accogliere nuovamente il canto degli usignoli nella loro vita, dopo tanto silenzio.
(Ipotetica post season 3)

|RadioBelle
Ci sono ancora momenti in cui, guardando Alastor, tutto quello che Charlie riesce a vedere è un mistero, oscuro e insondabile.
In altri, invece, dietro quel sorriso onnipresente, fa capolino per poco l’ombra del ragazzo che deve essere stato in vita.
Charlie quel ragazzo non lo ha mai conosciuto e questo non dovrebbe provocarle rimpianto.
Eppure.
(Post season 1)

[Post finale stagione 1]
Alastor, le braccia incrociate dietro la schiena e il suo immancabile ghigno disegnato in viso, era a pochi passi da lei e la fissava con la sua classica espressione indecifrabile e vagamente inquietante.
Charlie si sorprese a sperare che in quella domanda, almeno per una volta, potesse celarsi dell’interesse sincero al posto del solito divertito sarcasmo.
(Accenni Chalastor | Pre-relationship)

|Ineffable Husbands
«Anthony J. Crowley, prova a macchiare di vino il mio divano nuovo e giuro su di noi che a quel punto sarò io a macchiare te. Di sangue, intendo.»
Di fronte a quella, quantomeno insolita, minaccia, nel cervello di Crowley si avvicendarono diversi pensieri.
Da quando il suo angelo teneva così tanto all’arredamento?
Avrebbe tenuto fede a quanto detto?
E perché, più che sentirsi spaventato, improvvisamente Crowley si sentiva invece parecchio eccitato?
Il demone sfoderò uno dei suoi caratteristici ghigni e optò per tutt’altro approccio.
«Oh, angelo, sei decisamente troppo adorabile per il tuo bene.»
(Un tentativo di soft-p0rn di fine anno, ché gli Ineffabili sono sempre il rimedio contro ogni male. Da considerarsi post season 1 o season 3, a vostro piacimento.)

Riderebbe, Lois – non lo fa per non svegliare il compagno – quando si rende conto che tutte le volte in cui si è sentita lasciata indietro l’hanno solo spronata a slanciarsi infinitamente in avanti.
(Innumerevoli volte in cui Lois si è sentita abbandonata e una in cui non lo è più.)

| Ipotetica post season 3
“Ne senti mai la mancanza?”
“Di Dio, intendi?”
“Mmh-mmh.”
“Inizialmente credevo di sì: non sentire più la Sua voce mi ha fatto male, quasi fisicamente, intendo. Poi, però, mi sono reso conto che in realtà devo solo cercarLa in maniera diversa, ora che siamo umani.”
“Ossia, dove?”
“In ogni cosa buona, Crowley. In ogni cosa bella.”
(Ineffable Husbands || Happy ending)
[Storia vincitrice del premio "Miglior Trailer" agli Oscar della Penna 2024 indetti sul forum Ferisce più la penna]

[Ineffable husbands]
“Vieni a guardarlo con me.” Gli dice, il volto luminoso e la mano protesa.
“Guardare che cosa?” domanda Crowley, confuso.
“Il mondo. So che hai paura di cadere ma accanto a me non ti accadrà niente. Vieni a guardare giù, anche solo per un secondo.”

|Thorin/Bilbo
Bilbo Baggins è una persona giusto un filo abitudinaria.
Quando scopre che la sua poltrona preferita, nel suo bar preferito, è stata occupata da un'altra persona, non la prende troppo bene.
Non importa quanto affascinante sia questo misterioso usurpatore.
[Enemies to lovers - Modern AU]

Tre drabbles partecipanti alla “Great Monster Drabble War” indetta da Shireith sul forum Ferisce la penna, per la squadra dei Black Jackals
| 1: Sabbia. Ha dovuto imparare a volare di nuovo, Shouyou, ha dovuto imparare da capo, quando quella terra assolata e lontana ha capovolto la sua visione (come sabbia nella clessidra).
| 2: Orologio. Nel cuore di Tobio Kageyama, invece, le coordinate degli attimi in cui la brutalità dell’unica certezza al mondo – il fatto che la vita finisce – si è manifestata, sono scolpite con precisione millimetrica: ora, minuto e secondo in cui nonno Kazuyo ha chiuso gli occhi per sempre.

| A Carmaux95 - Buon compleanno ♥
«Ho lasciato gli integratori alimentari in sala docenti, vi lascio soli un momento.» proseguì Genya, «Fahey, vedi di non farmene pentire e comportati bene.»
«La sua mancanza di fiducia mi ferisce, sensei Safin.» cinguettò Jesper mentre la giovane, alzati gli occhi al cielo – o soffitto nel loro caso – lasciava l’infermeria, borbottando.
In nemmeno due secondi Jesper si gettò addosso a Wylan, come un affamato sul pranzo di Natale, coinvolgendo il rosso in un bacio che lo lasciò completamente senza fiato.
Quando si staccarono Wylan era prevedibilmente rosso come un pomodoro maturo, ma aveva anche le labbra piegate in un sorriso più che soddisfatto.
«Significa che ti sono mancato, Jes?»
«Significa che sei un cretino e mi hai fatto prendere un colpo, Wy.»
[Jesper/Wylan, Haikyuu!AU]

|A Mari Lace
Pepper lo raggiunse e lo abbracciò da dietro, premendo il viso contro la sua schiena.
«Non che mi lamenti del vederti finalmente riposare un po’, ma sei rimasto fuori gioco per diverse ore. Dove sei stato?»
Tony non rispose subito. Chiuse gli occhi, mentre un brivido gli percorreva la colonna vertebrale.
(Cenere fra le dita, effimera e impalpabile.
Cenere fra le ciglia e a bruciare la cornea.
Cenere a riempire la gola, forzando un silenzio inumano.)
«In un posto dove non voglio tornare mai più.» mormorò.
[Pepper/Tony]