La mia critica la sviluppo su due punti:
1) Per quanto riguarda il livello descrittivo ci siamo, nel senso che il linguaggio è fluido e scorrevole, appesantito da qualche immagine secondo me fin troppo esasperata (Il terzo "Guardami" in particolare), per il resto la scrittura è abbastanza elegante da funzionare in un contesto descrittivo, come quello proposto. Azzecato l'uso della sinestesia nel terzultimo rigo.
2) Tutto ciò che di positivo ho citato fino ad ora, però, si annulla completamente per la mancanza di consistenza del racconto, mi spiego: il testo si legge con facilità e scorrevolezza, ma ci si ritrova a fine racconto a chiedersi: "che storia è stata narrata in questo testo?", in pratica tutto il racconto si ferma ad una sterile descrizione con accenni macabri (fuori luogo secondo me in quanto andrebbero approfonditi) di una scena vuota tutto sommato, incompleta, non si capisce se questo sia il diario di una persona che rifiuta la vita, o che muove una critica alla società e al contesto in cui vive, o che cerca di elogiare un mondo evanescente al quale si vuole aggrappare a tutti costi e a mio parere in modo troppo patetico e banale, con descrizioni abbastanza comuni nel genere "macabro".
In sostanza il testo è un capriccio dark, pomposo ma senza spina dorsale, esasperato ma inconsistente.
Peccato, soprattutto perchè come detto la scrittura è abbastanza fluida. |
