Alla prossima!
Much Love,
Giulia ♥
Per me è no e aggiungerei, se me lo permetti, anzi taci e basta, un MARIA IO ESCO.
Alla prossima cosa? Al prossimo incontro? Al prossimo muffin? Al prossimo cappuccino? Alla prossima che roba!
Ma puoi? Eri fumata e ubriaca, ammettilo.
Dopo tutto quello che ho letto, finisci con un alla prossima.
Divento volgare eh, lo sai!
Io trovavo sempre "conforto" nel leggere lo spazio autrice e tu cosa fai? Mi lasci così. Meriti le frustate, anzi ti mando la mafia russa sotto casa. Ti aspettavi quella canadese eh? INVECE NO!
Brutta donna malefica, io lo so cosa ti frulla in testa - se magari .
Sappi che ci sono rimasta male e con l'ansia. Strano vero? Lo so che stai ridacchiando, smettila subito o Cocchino ti ruba tutte le caramelle (cosa che credo abbia fatto perché ieri diceva di avere mal di denti, al che mi viene da pensare che tu abbia troppe caramelle e non ti piaccia condividerle con gli amici. Che brutta persona che sei, davvero).
Ora, giuro che mi calmo e recensico come l'Angelo comanda che già che non l'ho potuto fare ieri, guarda.
(Ho la musica - no, non mi addormento - ed è appena partita Hotel California. Coincidenza? Naah Che poi rido, è pure la canzone che c'è più sotto, ciao).
Allora, iniziamo con il piccolo e tenerissimo Trey (anche nonna ride, quindi è meglio se la smetto):
Mi avevi lasciato con l'ansia e la scena del film con loro che uscivano e trovavano Justin e Kyla.
Una persona normale esordirebbe con tipo un "grazie al cielo siete arrivati", invece no, "che accidenti di fine ha fatto la Mustang?" sembra per lui più appropriato, quindi mi adatto.
Domanda lecita comunque, consideranto il catafascio su cui dovrebbero in teoria viaggiare e voglio vederle sette persone dentro quella macchina, voglio proprio vederle e ridere come non mai.
Avevo già detto che questo piano mi sembrava alquanto stupido e rischioso? Nel caso non l'avessi fatto: questo piano mi sembra alquanto stupido e rischioso.
Sperano davvero di riuscire a raggirare tutte le telecamere? Il detto "la convinzione fotte la gente" credo non l'abbiano mai sentito. Comunque.. andiamo oltre.
Nell’arco di pochi minuti era stata in grado far abbassare la cresta a tutti – tutti tranne me – per tanto mi domandavo come avesse fatto Justin a resistere tutto quel tempo accanto a lei.
Scossi il capo, scacciando quel pensiero ed evitando di soffermarmi su cose che, probabilmente, mi avrebbero mandato su tutte le furie.
Piuttosto perspicace questo ragazzo. Menomale che non ha fatto domande, per ora.
“Guidala tu, non voglio che le capiti ciò che è successo alla tua macchina”
Oh andiamo, concedetele il beneficio del dubbio a quella povera ragazza, insomma!
Passiamo alla piccola Kyla:
Pur di far arrabbiare Trey, si mette a fumare. Ebbbrava Kyla, tu si che sai far incazzare tutti lol
Ma questo Justin che fa da bidone e prende la sigaretta? Rido e non so perché.
“Beh, dovresti iniziare a farlo allora. Sforzati, se ci tieni davvero.”
Ritornai con i piedi per terra e lo guardai con disappunto.
“Credi davvero che non lo stia facendo?”
“Non mi sembra” rispose atono.
Justin, ti do un pugno eh! Ma cosa dice? Era ubriaco? No, oramai dovrebbe averla smaltita no?
Lo vidi abbozzare uno stupido sorriso e mi accigliai, credendo davvero che fosse diventato matto. Non riuscivo a capirlo: un istante prima sembrava totalmente scocciato dal mio atteggiamento e ora sorrideva come un idiota.
Mosse un paio di passi verso di me ed appoggiò entrambe le mani sui miei fianchi, attirandomi a sé e lasciandomi totalmente stupita.
Justin passione bipolarismo. Un momento prima le dà la colpa e un'attimo dopo si comporta così. Io sono sempre più confusa e intanto continuo a ridere perché m'immagino le facce di Justin e di conseguenza quelle di Kyla che probabilmente non ci capirà più nulla.
Il contatto con il suo corpo mi costrinse inconsciamente ad abbassare la guardia, lasciando da parte l’atteggiamento di sfida che stavo dedicando a chiunque mi passasse davanti. Sospirai sonoramente, avvolgendo a mia volta le braccia attorno alla sua vita ed affondando il viso contro al suo petto. Sentii la sua stretta attorno al mio corpo e la tensione mi abbandonò a poco a poco.
“Dammi retta, Kyla, smettila di comportarti da stronza. Ormai non inganni più nessuno.”
Oh per l'Angioletto, mi sciolgo. Già ho caldo - starò entrando in menopausa, non lo so, è tutto il giorno che ho caldo - se poi mi scrivi certe cose, sei pregata di prendere un cucchiaino e raccogliermi da terra.
Dai, ma come si faaa? Ma ti diverti, vero? Ugh, ti odio.
Abbassai momentaneamente lo sguardo. Onestamente non sapevo perché la considerassi strana, forse non lo era, ma aveva qualcosa che non mi convinceva, un particolare che m’intimava di non fidarmi di lei – a differenza di quel che stavano sicuramente facendo Trey e gli altri.
“Non lo so, ma non mi convince.
LO SAPEVO! Lo sapevo di non essere l'unica, lo sapevo, mi sto sentendo Dio.
Qualcosa non quadra con quelle due, me lo sentivo dall'inizio. Andrà storto qualcosa e sono stra sicura che quelle due saranno in qualche modo responsabili di tutto ciò e Kyla fa bene a dire quelle cose, consierando che probabilmente, in tutta la storia, sia la persona più sana e intelligente (su Justin proprio non posso dire lo stesso, sappiamo tutti cosa fa quando è un po' alticcio e da sobrio a volte sembra un pesce lesso). Comunque ripeto: quelle due non mi hanno mai convinte.
“Sì, perché ci sono alcune cose che vorrei dirti prima che gli altri escano da quella porta.”
Gesù, mi si è stretto lo stomaco, ti giuro. Neanche dovesse dirle a me certe cose.
Seriamente, guarda che la tua capacità di mettermi tutta quest'ansia mi spaventa. A trent'anni avrò i capelli bianchi per colpa tua e dovrai occuparti di portarmi da un parrucchiere, ti avverto così non sarai così impreparata.
“Se… se dovesse andar male-”
Scossi velocemente il capo, non volevo sentirlo. Non volevo sentire quel fottuto se dovesse andar male, non volevo dover entrare nell’ottica che potesse esserci la possibilità che tutto sarebbe andato nel verso sbagliato, per tanto mi avvicinai prontamente al suo viso e premetti con forza le mie labbra contro alle sue, impedendogli di continuare.
Serrai gli occhi e, un istante prima d’isolarmi totalmente dal resto del mondo, l’avevo visto rimanere spiazzato da quel mio gesto. Ricambiò il bacio, stringendo maggiormente la presa attorno alla mia vita e finalmente riacquistai quella sicurezza che credevo di aver perduto.
Bene, grazie al cielo. Non sono mai stata più felice di un bacio simile. Non voglio sapere cosa avrebbe detto Justin, avrei potuto non reggere.
Ed ecco Dylan!
Aumentammo il passo, Trey fu il primo a raggiungerla e, quando vidi che Austin stava per muovere qualche passo di troppo verso di lei, lo afferrai per un braccio, costringendolo ad arrestare i suoi passi. L’occhiata interrogativa che mi dedicò non fece altro che farmi alterare – e avrei davvero voluto insultarlo pesantemente per essere così dannatamente stupido.
Sto ridendo troppo. Lo considerano tutti un idiota e dopo questa, non posso che essere d'accordo con loro. Ci vuole tutta eh. Ci mancava che andasse ad abbracciarla e sarebbe finito dritto in piscina, anche peggio.
“Le telecamere sono disattivate, ma hanno un sistema a ravvio rapido, per cui abbiamo solo un quarto d’ora di tempo prima che ripartano” spiegò poi.
Pessima cosa, pessimo piano, non funzionerà.
“Cinque minuti prima che il sistema le riavvierà, il computer di mio padre lo segnalerà, per cui, se verremo scoperti…”
Ecco, appunto.
Entrammo tutti e posai volutamente lo sguardo sul corridoio che nei giorni passati ci aveva condotto alle varie camere. Mi sembrava davvero strano essere così vicino a lasciar tutto, ma venni bruscamente strappato dai miei pensieri quando sentii il suono di passi del resto del gruppo allontanarsi. Mi affrettai a raggiungerli, sapendo che, se li avessi persi di vista, avrei detto addio alla mia libertà.
Ah, pensavo che si mettesse a commemorare tutto quello che era successo. Invece che scappare si ferma e pensa. E pensare che lo credevo quantomeno più intelligente di Austin.
“Siamo sicuri che alla fine di questo corridoio ci sia l’uscita?” mi azzardai a domandare dopo interi minuti di silenzio.
Erano trascorsi quelli che mi sembrarono dieci minuti, in cui camminammo senza fermarci, svoltando a destra e a sinistra diverse volte, e non potei negare di sentire l’ansia crescere di me, soprattutto quando Lindsay si voltò a guardarmi ed esitò parecchio prima di rispondermi.
“L’uscita c’è, solo che…”
La vidi scambiare una rapida occhiata con Rachel, la quale si era tenuta a debita distanza da tutti noi, specialmente da Trey e, se non l’avessi conosciuto bene, giurai di averlo sentito ribollire di rabbia.
"Solo che" sto cazzo proprio. L'ho detto che sarebbe andato tutto storto e non mi sembra una coincidenza che non sappiano dove andare.
Hanno portato solo guai a Trey e agli altri e non mi piacciono. Solo che sono le figlie di quel tipo, fa pensare molto. Non tradirebbero mai il padre e sinceramente, potrei avere paura del prossimo capitolo -che sinceramente ho.
“Siamo state qui soltanto una volta, forse abbiamo girato a destra quando, invece, dovevamo girare a sinistra” mormorò Lindsay, notevolmente intimorita dallo sguardo che Trey le aveva lanciato.
Dai, è palese che stiano facendo il doppio gioco. Nel caso contrario, meglio ancora, ma letto così, potrei davvero pensare che tramino qualcosa.
Calò il silenzio per diversi secondi, per poi venir interrotto da un suono simile ad uno scampanellio. Era fastidioso e sembrava non voler cessare.
Aggrottai la fronte, dedicando a Lindsay uno sguardo interrogativo, ma, l’espressione che si dipinse poco dopo sul suo viso, fu la risposta alla mia domanda inespressa.
“Fammi indovinare, le telecamere hanno ripreso a funzionare?” domandai e le due ragazze annuirono in contemporanea.
Ecco fatto! Sono tutti belli che fottuti ora.
Lo sapevo, lo sapevo! E ti odio per avermelo fatto sapere (che roba strana, ma dettagli).
Ora li scoprono e ciao proprio, da lì non escono più. No, no, senti, devono andarsene da quel posto che mette i brividi e tornare alla vita normale.
Madò che ansia.
Siamo arrivati a Justin, yeee:
Trascorsero i minuti ed io non avevo ancora lasciato la presa dalla vita di Kyla.
No, fai pure, tanto io sono qui che singhiozzo perché non ci sei.
“Queste ultime due settimane sono state… strane” mormorai, abbassando lo sguardo ed allentando la presa attorno ai suoi fianchi, “e mi dispiacerebbe davvero se le nostre strade dovessero dividersi.” Esitai alcuni istanti prima di continuare, non volevo nemmeno incrociare il suo sguardo, ma dal momento in cui non m’interruppe, continuai.
“È solo grazie a te che sono riuscito a dimenticare, almeno in parte, Meredith e tutto ciò che è successo alcuni anni fa. Dopo di lei non ho più amato nessun’altra. Nessun’altra se non te. Sebbene non sappia con esattezza cosa succederà, rischierò, perché so che ne vale la pena. A meno che Trey non mi uccida, in quel caso non posso prometterti niente” mormorai, abbozzando una risata.
Sollevai nuovamente il capo e la vidi sorridere, stando alla sua espressione, sapevo che aveva smesso di ascoltarmi dopo che le avevo ripetuto di amarla e, onestamente, andava bene così, il resto non contava.
“Ti amo, Kyla.”
“La cosa è reciproca” mormorò a sua volta, continuando a sorridere.
“Ti pesa così tanto dirmi che mi ami, vero?”
Arricciò le labbra, trattenendo a stento una risata. “Non fare pretese troppo azzardate, Bieber, te l’ho già detto ieri sera e sai come la penso su questo tipo di cose.”
Sbuffai, facendo roteare gli occhi, ma ricevetti una leggera spinta che mi costrinse ad incrociare nuovamente il suo sguardo.
“Ti amo anche io e non m’importa se Trey la prenderà male, agirò di conseguenza.”
Oh Madonnina mia bella, ora va a finire che mi butto a terra e mi crogiolo nelle mie lacrime. Non credo sia l'espressione giusta, anzi credo che non c'entri nulla, ma hai capito, lo so.
Cosa dici Justin, cosa dici?
Aiutissimo, mi sento male. Non è possibile che passi dall'essere sexy all'essere così dolce in poco tempo. Io non reggo perché mi prendo male, dai, sei cattiva.
Non ci dirai mai quello che voleva dire Justin, vero? Grazie, sei la meglio, ciAO.
Tadaaan, Austin lo stupidotto:
Ero convinto che Rachel non avrebbe resistito a lungo al suo fianco, non sapevo esattamente che cosa pensava di lui, ma, se solo avesse avuto un briciolo di cervello, sarebbe scappata quanto prima.
Fai prima a dire che avresti voluto che stesse con te, caro il mio Austin.
Alla fine, devo quasi ricredermi, visto che ha preso in mano la situazione per condurli alla salvezza (ma che?!).
Solo quando intravidi una porta a circa cinquanta metri da noi, iniziai a correre. Non vi era scritto nulla su di essa, aveva solo l’aspetto di essere l’unica cosa che ci separasse dall’azzurro del cielo.
Iniziai correre e per un attimo sentii solo i miei passi riecheggiare per quei corridoi, al che mi voltai, ritrovandomi addosso gli sguardi increduli di quei quattro.
“Che aspettate? Ormai ci siamo!”
OVAZIONE PER AUSTIN CHE HA TROVATO L'USCITA! Ora piango dai, ce l'hanno fatta!
“Mi sembra strano” mormorò Lindsay, guardando quella porta con aria circospetta.
Eh, per forza! Sta vipera.
“Non la apri?” mi domandò Trey con tono strafottente, “ci hai fatto correre fin qui e ora non vuoi nemmeno sapere se è quella giusta?”
Caro Trey sappi che l’odio che provi per me è lo stesso che io sento per te.
Sbuffai sonoramente ed abbassai la maniglia, ritrovandomi davanti una rampa di scale in pietra battuta. Alzai lo sguardo, incrociando così l’azzurro del cielo, smorzato soltanto da alcune nuvole bianche. Sorrisi compiaciuto, prima di voltarmi verso gli altri e dedicargli così un’occhiata di sufficienza.
“Stento a crederci” mormorò Dylan, realmente colpito.
A momento neanche lui ci crede. Rido, mi sto immaginando le facce di tutti. Stasera non ce la posso fare, davvero.
Ce l'hanno fatta? Ce l'hanno fat- “Bloccate tutte le porte, non posso essere già usciti.”
E no eh! E NO! Ma dai, non è possibile! Lo fanno apposta, io lo so!
Adesso urlo perché mi sta venendo un esaurimento nervoso, è una cosa senza fine.
Okay, sappi che quest'ultima parte mi ha messo angoscia. Pensavo che li avrebbero presi - ma sono sicura che ancora non è finita qui, non può essere così semplice.
Tutti che si arramampicano ed escono e oddio Giuliaaa!
Sollevai lo sguardo e, senza pensarci troppo, mi arrampicai reggendomi alle sbarre, mentre con il braccio scostavo i rampi della siepe che fungeva da recinto.
Le mani sudate m’impedivano di avere una presa salda attorno a quelle sbarre ed iniziavo a scivolare.
“Aiutatemi!” dissi, cercando di mantenere un tono di voce piuttosto basso. Trey e Dylan si affrettarono a darmi una spinta e riuscii a raggiungere l’apice del cancello, graffiandomi braccia e faccia con i rami della siepe. Sentii la presa di Justin sulle gambe mi lasciai cadere all’indietro: fui finalmente libero.
Non mi sembrava vero, mi guardai attorno, realizzando di non aver più restrizioni: ce l’avevo fatta!
Mi sto trattenendo dall'urlare, ti giuro!
Ce l'hanno fatta, cioè boh, aiuto, quasi non mi sembra vero.
I casi erano due: scappare e lasciare che Lindsay e Rachel affrontassero il loro destino, rimanendo così imprigionate dentro a quell’hotel, o mettere a repentaglio la nostra libertà per aiutarle.
NO. NO, SCAPPATE, SCAPPATE E LASCIATELE LI' O FINIRITE CON IL FARVI PRENDERE!
Oddio, mo sto sudando freddo e non mi piace.
Io so che succede il casino e finiranno tutti dentro di nuovo, non le lasceranno mai lì, le vorranno portare con loro. Gesù quanto le odio!
Ho troppa ansia, giuro. Aggiorna non subito, ma ancora prima. Qui mi viene un attacco di cuore, ma uno di quelli seri eh.
So di averla tirata un po' per le lunghe, ma non ho ancora finito, magari ti sarai anche stufata di leggere. Magari mi odi perché non ti rispondo da un sacco, ma altrimenti mi distrai.
Volevo solamente dire un'ultima cosa e poi giuro che la pianto: questa storia sta diventando sempre più stupenda e sinceramente mi chiedo da dove tu stia tirando fuori tutte queste cose. Non riesco ancora a figurarmi come potrebbe essere il sequel. Cioè, ho delle idee, ma non voglio dire nulla.
L'originalità di questa storia continua a stupirmi, giuro e davvero io non riesco a capire come certi elementi possano anche solo pensare di dire che le trame delle storie non siano interessanti. L'odio che provo verso quelle tipe supera ogni limiti, non sto scherzando.
Odio quando scrivi che non ti senti all'altezza o quando scrivi che ti era passato per la testa di cancellare le storie o quando dici che magari non riesci a scrivere per colpa loro.
Sei stramaledettamente brava e lo sai, lo so che lo sai e, in questo caso il detto "è la convinzione che fotte la gente" devi prenderlo e buttarlo dove ti pare perché tu sai di essere brava e non provare a dire il contrario perché nessuno di crede, io in primis.
Non ho mai trovato altre storie che mi prendano come la tue, davvero e non lo dico perché oramai ci conosciamo da un sacco e perché ti voglio bene, ma perché lo penso davvero.
Non dubitare mai delle doti che hai perché, prima di tutto, sarebbe una cazzata e seconda cosa, Cocchino dormirà nel tuo letto per un mese, o di più, se ti sento dire (o ti vedo scrivere) certe cose.
Lascia perdere quelle che ti dicono che trovano le tue storie noiose, non capiscono nulla.
Ora ho finito davvero, quindi ti lascio.
A domani Jay,
ILYSM
Fede.
(Recensione modificata il 28/02/2014 - 06:42 pm) |