Ho letto qualche altra storia con protagonista Jean, tutte incentrate sul rapporto che lo legava a Marco e la maggior parte ambientate proprio dopo la morte di quest'ultimo.
Credevo che la trattazione di questo tema non mi avrebbe più stupito, ma beh, mi sbagliavo di grosso.
Sto capendo che non esistono situazioni originali o scontate; tutto sta nella bravura dell'autore che sceglie di trattarle.
Hai reso un momento inflazionato (passami il termine xD) alla perfezione, senza sfiorare l'OOC, riuscendo a condensare tutto quanto in poche righe - ansia per il futuro, dolore, paura, forza. Perché uno come Jean è tutto questo e molto più.
Mi è piaciuto tutto il riferimento alle ossa; un'immagine un po' macabra, cruda, portatrice inevitabile di riflessioni altrettanto dure che si profilano agli occhi di Jean, i quali per la prima volta riescono a vedere al di là del proprio riflesso.
Un'ottima e accurata introspezione - trovo che sia il tuo punto forte, sai? - e soprattutto del tuo stile adoro il modo in cui riesci a "visualizzare" le scene: sei in grado di raffigurarle e dipingerle con precisione e le fai davvero "vedere" al lettore.
Tutto di questa OS è un'immagine; le ossa che si spezzano, i cadaveri che bruciano, mi sono persino immaginata le ali della Legione Esplorativa che cominciano a farsi strada nella mente di Jean.
Davvero un ottimo lavoro, scrivi delle piccole delizie.
Ora sono avida di leggere le altre tue storie su questo fandom; non è facile caratterizzare dei personaggi complessi come quelli di SNK, ma tu sembri riuscirci senza il minimo sforzo.
Complimenti davvero, un bacione <3
Ayumu |