Io ero tanto contenta che stavo cominciando a recuperare e tu continui a pubblicare - non che ci sia male in questo, anzi, ma non vedo la fine del mio recuperare gli arretrati. Comunque, come vedi, oggi fai il pieno di recensioni - anche se questa la leggerai domani (ah, le tue risposte sono meravigliose e ora sprecherò un piccolo spazio a tal proposito, smettila di ringraziarmi, lo faccio con sommo piacere ♥).
Prima di tutto, volevo chiederti una delucidazione - perché la mia memoria non funziona bene e non mi ricordo se lo hai scritto o meno. Leda e Alan quanti anni hanno? Curiosità mia - e poi mi aiuta a immaginarmeli meglio mentre leggo. Riguardo al loro paparino, sono curiosa, avevo intuito che non fosse un Esorcista e lavorasse per loro (suppongo all'Ordine, tipo sezione scientifica o finder), ma sei stata volutamente ambigua, quindi ho voluto tratte una decisiva conclusione per quello - ma grazie per avermi concesso almeno questa tra tutte le domande che ho! Quanto alla tua idea di trattare del conflitto tra memory e personalità umana, mi piace, la trovo interessante e sono curiosa di vedere come la svilupperai. Per il momento questo conflitto lo abbiamo solo con Allen nel manga, ma anche perché il Quattordicesimo è un Noah del tutto particolare e suppongo che abbia a che vedere con la sua natura questa anomalia che affligge Allen. Ma non c'entra nulla con Tyki e sto divagando.
Quanto al sogno, che hai ripreso subito anche in questo capitolo, sono sempre più sicura che abbia una spiegazione. Il fatto che l'angelo si trasformi in un demone (un akuma?) mi da spunti per qualche interessante teoria che aspetterò di vedere se fondata o meno. Invece, per quanto riguarda il pistolero che ha avuto la sua lezioncina (e meno male) credo sia lo stesso che hai descritto durante l'attacco alla Sede Nord Americana, vero? Sono sempre più curiosa riguardo questa figura avvolta nel mistero - come un po' tutti qui dentro, eh. Tipo, anche Tyki e il suo bisogno di Leda per qualcosa - perché dopo questo capitolo è chiarissimo, non che non lo fosse prima essendo lui un tipo che non si spreca così per gli altri. Sono alquanto interessata a scoprire le sue motivazioni, anche se penso che non le avremo molto presto.
Da brava amante dell'introspezione ho apprezzato molto il pezzo in cui Leda si trova da sola, ferita, al buio nelle fogne. Sei stata molto brava nel tessere le fila dei suoi pensieri, nel scavare del suo animo e rendere palpabili le sue emozioni e riflessioni in quel momento, rendendole verosimili e molto ben fatte. Hai saputo coinvolgere molto bene e hanno reso ancora una volta il suo attaccamento ad Alan - che alla fine è un personaggio molto forte se si considera che è un bambino e ha visto di tutto e di più, ma riesce ad essere ancora pieno di speranza. Questa contrapposizione tra lui e Leda mi piace, è un modo di affrontare le disgrazie opposto e che in un certo senso servono per compensarsi tra di loro, rendendosi indispensabili l'uno per l'altra. E mi è piaciuta la presa di coscienza di Leda che non può vivere unicamente per Alan perché la rende, in un certo verso, succube di questo pensiero e meno forte (qui non mi sono spiegata bene, spero si sia capito, ma sono le 2:39 nel momento in cui scrivo codesta riga).
Venendo a Lavi e Bookman, mi aspettavo il loro ingresso solo perché hai inserito il primo tra i personaggi della storia e infatti mi domandavo quando lo avremmo incontrato. Sono curiosa del ruolo che avranno nella storia, perché suppongo sia anche la loro presenza rilevante ai fini del piano diabolico che hai in mente per questa storia. E quella frase di Tyki che si riferisce a loro, parlando con Leda, dicendo «gente come te» si riferisce al fatto che sono tutti e tre esorcisti, vero? Dai, il pistolero la stava chiamando esorcista prima di sparare il colpo fatale e, soprattutto, ho sbirciato le note finali del decimo capitolo! Comunque, ho adorato la scena tra Lavi e Leda perché ha dato un po' di leggerezza e ha sdrammatizzato l'angoscia di questa povera creatura che sembra veramente attirare tutta la sfiga del mondo su di sé - anche se pure Tyki non se la passa proprio benissimo, o almeno mi da questa idea.
E niente, non so se ho detto tutto, ma è tardi e io dovevo assolutamente leggere questo capitolo dopo il sesto e la sua conclusione, così invece di andare a dormire dopo aver ripassato (sì, studio anche di notte, la sessione d'esame fa fare brutte cose) mi ci sono fiondata sopra! Comparirò sull'ottavo quando meno te lo aspetti - sembra una minaccia detta così, vabbé.
A presto (e perdona gli eventuali errori, ma ora sono le 2:46),
Ilse |
