Giudizio del Contest "Quasi inedite - II edizione"
Grammatica e sintassi: 10/10.
Ho già avuto modo di leggerti, quindi non sono affatto sorpresa per la totale perfezione della grammatica.
Stile e lessico: 8,5/10.
In generale, ho apprezzato molto il tuo stile, perché è pulito e fluido. Si legge molto bene. Il lessico è buono anch’esso, non usi parole particolarmente ricercate, ma la semplicità è il tuo timbro caratteristico. Mi è piaciuto però come, ogni tanto, escano parole un po’ diverse, come in questa frase: “…è riuscita ad attrarre l'attenzione di Cato.” Io, e penso la maggioranza delle persone, avrei detto “attirare”. È una piccolezza, ma è da queste cose che si nota lo stile di una persona. Mi è piaciuto.
Una cosa che mi è risultata un po’ contorta è stata la prospettiva. Mi spiego: tu hai scritto la flash dal punto di vista di Glimmer, però ogni tanto sei scivolata verso Cato, come quando lui sa esattamente cosa dirle o quando la sente accoccolarsi verso di lui. Per coerenza, dato che la quasi totalità della storia rispecchia i pensieri di Glimmer, non avresti dovuto mettercelo in mezzo. Crea confusione, ecco.
Ad ogni modo, a parte questi piccoli nei, ti ripeto che il tuo stile è molto bello e per niente pesante. Quindi, brava!
Originalità e comunicatività: 8/10.
Ho trovato molto interessante il gioco di significato tra il nome “Glimmer” e le stelle cadenti, dato che lei è un Tributo del Distretto 1 e già caratterialmente loro si credono un po’ degli astri, perché Favoriti di qua, Favoriti di là. Se anche non avessi collegato le due cose, mi sarebbe comunque piaciuto il dettaglio del nome utilizzato nella versione inglese dei libri.
La scelta di ambientare la flashfic sul tetto, dove anche Katniss e Peeta hanno condiviso qualche momento prima di scendere nell’Arena, mi è sembrata strana e curiosa al tempo stesso. Ho apprezzato il fatto che qualcun altro abbia scoperto il tetto (voglio dire, era lì… perché solo Peeta avrebbe dovuto andarci?), ma d’altra parte mi è sembrata una cosa già vista, forse un po’ somigliante a ciò che i protagonisti stessi hanno vissuto – smancerie a parte.
Per quanto riguarda la scelta della coppia, non l’ho sentita molto mia. Nel senso: essendo che sono i loro ultimi momenti prima di essere spediti nell’Arena, mi sarei aspettata un po’ più di coinvolgimento. Non parlo di dolcezze, carinerie o cose simili, solo un po’ di coinvolgimento per due persone che condividono lo stesso destino e che potrebbero morire in poche ore. Non so bene come spiegartelo, ma in un certo senso è stata una flashfic piuttosto fredda, anche se le emozioni tu le hai raccontate.
Caratterizzazione scena e personaggi: 9/10.
Di Glimmer e Cato noi non sappiamo praticamente nulla, se non che erano dei Favoriti. Quindi, tutto ciò che tu hai detto di loro è assolutamente legittimo. Non posso contestare nulla, posso solo fare delle congetture e ragionare sulla verosimiglianza delle loro personalità.
Il fatto che Cato sappia che Glimmer vuole essere adulata significa moltissimo. Lei è vanesia, lui è perspicace e probabilmente abituato a trattare con donne come lei. Credo sia plausibile, dato che nei loro Distretti le persone tendono a dimenticare di non essere a Capitol City.
Glimmer, in particolare, mi è sembrata molto modellata sul proprio nome, un astro nascente, ma al contempo pronto a svanire. Credo che averla in un certo senso accostata alle stelle cadenti sia stata un’ottima mossa, per cui ti faccio i miei complimenti.
L’unica cosa che non mi ha convinta è stata l’accenno all’amore e alla speranza che entrambi possano tornare vivi dall’Arena. Sebbene lei dica che “non può essere amore”, ci ha comunque pensato. E da come l’ho immaginata io non mi sembra affatto avvezza a pensare a cose del genere, soprattutto se è adagiata tra le braccia di un ragazzo che, presto o tardi, tenterà di ucciderla.
Gradimento personale: 7,5/9.
Ho apprezzato molto alcuni aspetti della tua flashfic, come la scorrevolezza del testo e anche i legami del nome di Glimmer con le stelle cadenti e il resto. Credo che sia stato un ottimo modo per fare un focus su dei personaggi secondari di cui non si sa niente, ma di cui si può dedurre qualcosa dal modo in cui si chiamano – e, quindi, dal modo in cui sono stati cresciuti.
Tuttavia, forse complice anche la poca emozione che ho sentito leggendo, non ho apprezzato fino in fondo la flash. Ho sempre accostato Cato a Clove, mentre, come nel film, tu lo hai accostato a Glimmer. Non dico che sia sbagliato, ma può essere questo il motivo per cui non mi sono emozionata.
Non posso darti una certezza, perché ciò che ho letto di tuo mi è sembrato molto profondo e indubbiamente pieno di complicità tra parole e autore. In questo caso, però, c’è stato del distacco che si è riflesso anche sulle mie impressioni
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