Recensione per il Misfit Contest:
Devo essere sincera: in questo contest mi è capitata più di una storia che non rispettasse pienamente tutti i parametri che avevo imposto nel bando, ma alla fine, per un motivo o per un altro, ho deciso di mantenerle comunque in gara. Arrivata alla tua, però, ho preso seriamente in considerazione l’idea di rifiutarla, perché dal mio punto di vista non rispetta nessuna delle richieste che avevo fatto. Dopo un’attenta riflessione, ho scelto comunque di mantenerla, sia per ripagare comunque il lavoro fatto, sia per una questione di coerenza, dato che avevo già chiuso un occhio su altre storie, anche se su questa ho dovuto praticamente chiuderli entrambi. Passo subito a spiegarti perché:
1) Grammatica: dal punto di vista grammaticale, fortunatamente, la tua storia non fa una piega e mi complimento con te per questo, perché è evidente che l’hai anche riletta almeno una volta e la lettura è stata molto piacevole e agevolata. Ho solo un piccolo dubbio che vorrei portare alla tua attenzione:
-“Nessuno tranne lei, la sua mura, il suo temporale nel mese di maggio.” = quel “mura” mi ha un po’ confusa, perché non sono sicura se sia un errore di battitura (forse volevi scrivere “musa”), o se è un’immagine retorica e la “mura” di cui parli è il lato della barca esposto al vento, visto che subito dopo definisci la ragazza come “un temporale nel mese di maggio”;
2) Lessico e stile: il lessico utilizzato in questa storia è ottimo e ho trovato la scelta delle parole sempre molto accurata e appropriata. Lo stile è uno dei migliori che mi siano capitati in questo contest: riflette perfettamente l’atmosfera romantico-malinconica del racconto, è scorrevole, pieno di immagini molto poetiche e assolutamente azzeccato per questo genere di racconto. Solo non capisco esattamente il perché della scelta di quella parola, yutzi: immagino che sia giapponese, da come suona, ma la storia è ambientata a Parigi, quindi perché? Perché non usare una parola francese? Sarebbe stato più appropriato.
3) I Personaggi: e qui arriviamo alle note dolenti. Il ribelle/disadattato quale sarebbe? Perché a me David non lo sembra. Nel bando, infatti, avevo specificato di parlare di qualcuno che, per un motivo razionale che andava spiegato, sceglie di vivere controcorrente. Il tuo personaggio, invece, è semplicemente un uomo che soffre per amore e che non riesce ad andare avanti. Il suo disagio è tutto tranne che razionale, anzi, ha radici estremamente emotive e non era questo che avevo chiesto. Non ho visto quel rifiuto della società e quel disgusto per gli ideali comuni che doveva caratterizzare i vostri ribelli. Insomma, dal mio punto di vista, questo personaggio non rispecchia i parametri che avevo dato.
4) I temi: essendo la storia molto breve, non posso commentare la trama più di tanto, perciò ho deciso di concentrarmi sulle tematiche affrontate, come quarto punto. Posso dire che, di per sé, questo racconto è interessante, ben scritto, sicuramente molto commovente e romantico, e presentato ad un altro tipo di contest potrebbe anche avere buone probabilità di vincere qualcosa. Tuttavia, vista e considerata la tematica del mio contest, a me è sembrato un po’ fuori luogo, dato che la trama non affronta affatto la ribellione e il rifiuto della società, quanto piuttosto le tematiche dell’amore malinconico, dell’infelicità, della svalutazione di sé stessi, dell’insoddisfazione emotiva e della disperazione romantica. |