Hola
visto che ci sono recensisco pure questo capitolo.
Devo dire che nonostante l'ora non ho saputo resistere a leggere questa coppia di poesie e non ne sono rimasta affatto delusa.
Ti dico che i bannerini sono semplicemente divini ed un degno omaggio a questo Sanzo.
La prima mi fa pensare alle incessante emozioni tipiche dell'eta giovanile ed anche a quelle che è in grado di scatenare nel Corvo.
Nella seconda non posso non leggere il riferimento implicito all'oscurità della notte.
Infatti solo con questa si può apprezzare al meglio come scrivi tu il sorriso, dolce lunare.
Ormai ho fatto talmente tanta overdose della coppia Ukoku/Komyo che quando penso ad uno non posso tralasciare l'altro.
Chissà chi centra in questo!
Comunque i miei complimenti sono scritte benissimo.
Aspetto con ansia di sapere chi sarà il prossimo protagonista
Sto controllando dal sonno però una promessa è una promessa.
Quindi ti saluto e continua cosi a deliziarmi con queste tue poesie.
Alla prossima.

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Hola
come vedi e come promesso continuo la maratona di questa raccolta.
Stavolta mi diletti non con due, ma ben tre poesie sul mio personaggio preferito.
Solo per questo meriti già la mia riconoscenza.
Complimenti per i bannerini sono talmente belli che bucano lo sfondo e catalizzano la mia intera attenzione.
La prima poesia mi colpisce dritta al cuore e tocca nel profondo la mia anima.
Povero piccolo Goku rinchiuso nel monte Gogyo senza memoria e a provare la solitudine più nera.
La cosa più spaventosa era che non sapeva definire cosa provava.
Questa è una pena che non augurerei neanche al mio peggior nemico.
Brava percepisco distintamente il suo tormento interiore e la sua richiesta di aiuto.
Mentre la seconda è un richiamo alla forza cosmica della terra.
Devastante ed incontrollabile che solo una persona può fermare.
Insomma un degno omaggio al nostro Seiten Taisei.
Infine nella terza vedo la sua natura ingenua e la voglia di assaporare il mondo.
Nonché l'eterna gratitudine di essere stato liberato
Ti dirò che trattandosi di Goku non potevo non cogliere i riferimenti al suo sole.
Come hai già fatto per gli altri, nelle ultime due hai messo in risalto le due personalità contrapposte del giovane demone eretico.
Nel complesso ti dico che il risultato è più che positivo.
Per lo stile ribadisco quanto già detto in precedenza.
Continua cosi.
Alla prossima.

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Hola
cosa dire se nonché con questo personaggio ti sei ulteriormente superata.
Ti confesso che questa terza coppia di poesie mi ha spiazzato e per cercare di cogliere il significato l'ho dovuta leggere almeno tre volte.
E di certo questi sublimi bannerini non mi aiutano, sono talmente sexy che dovrebbero essere messi al bando.
La prima poesia mi strazia il cuore e mi ricorda il suo continuo cercare la madre nelle donne che porta a letto.
E si percepisco una continua sofferenza che si accumula e che non riesce a trovare una valvola di sfogo.
Un continuo ripetersi del trauma già vissuto.
Nella seconda invece vedo la ricerca della speranza che i sogni si possano realizzare.
Come mi avevi già fatto notare questo è sicuramente uno dei personaggi più complessi di Saiyuki e per questo difficile da gestire.
Ma come al solito tu ci riesci e riesci ogni volta a farmelo apprezzare ancora di più.
Continua cosi.
Alla prossima.

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Hola
ammettilo oggi vuoi attentare alla mia vita.
Già leggendo la prima sono in fibrillazione e non oso immaginare come sarò alla fine.
La prima poesia mi fa pensare all'oscurità della notte che ti avvolge nelle sue spire che ti impaurisce ma allo stesso tempo ti affascina.
La seconda poi sembra un proseguo della prima.
Nella tenebra più nera trovi l'oblio che a lungo andare ti rende apatico e alla continua ricerca della luce che irradia il tuo essere.
Non posso far altro che complimentarti con te per questo capolavoro.
Mi viene da dire ecco come riassumere il personaggio di Ukoku in poche righe.
Per lo stile ribadisco quanto detto prima.
I bannerini sono più che azzeccati e sembrano rimarcare quanto scritto sotto.
Continua cosi ed adesso mi fiondo sul capitolo successivo.
Alla prossima.

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Hola
esperimento stra riuscito tant'è che vola subito tra i miei preferirti.
Geniale l'idea di mettere in contrapposizione due aspetti della personalità di Hakkai.
In ogni persona e soprattutto nel nostro caro demone esistono due lati opposti il lato chiaro e quello scuro( mi verrebbe da dire della forza, ma almeno questa te la risparmio).
Come vedi sto già impazzendo e non ho neanche cominciato.
La prima drabble da una descrizione quasi perfetta dell'essenza demoniaca di Hakkai.
Tutto quel sangue mi evoca nella mente l'uccisione dei mille demoni e c'è da dire che questa versione del nostro caro personaggio è molto pericolosa perché a differenza di Goku lui rimane cosciente.
Hakkai demone mi terrorizza nel vero senso della parola e non vorrei mai averlo davanti.
Mentre la seconda mi piace molto di più.
Hai descritto perfettamente la maschera che porta addosso e che mi fa irritare.
Mio caro Hakkai fa sempre bene esprimere i propri sentimenti altrimenti si rischia di soffrire e poi di esplodere.
Comunque i miei complimenti mi sembra di averlo davanti a me.
Lo stile è semplice, conciso e accattivante,insomma è degno di te.
Siccome so che ti piace darmi il colpo di grazia non potevano mancare i bannerini da infarto.
Solo con questi ho perso qualche anno di vita.
Ti confesso che sono un po timorosa di continuare la lettura, ma continuo lo stesso.
Quindi alla prossima.

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Ciao.

Uh Komyo *A*. La prima mi è piaciuta tantissimo, Houmei è stato davvero un vortice di emozioni, per usare le tue parole, ed è asceso (parole che adoro, viene subito dopo "fogliame" nella mia personale lista di parole che mi piace pronunciare), a un livello spirituale più alto, e me lo immagino questo giovane portento fatto monaco Sanzo. La seconda mi ha lasciata un po' più fredda, anche se è carinissima, perché vien naturale associare il sorriso tranquillo di Komyo alla serenità della Luna.

Complimenti quindi per queste due poesie.

Alla prossima.

Selene.

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Ciao.

Dunque, mi hai chiesto di esser sincera e lo sarò, e lo sarei stata a prescindere, non credo che ti serva una falsa opinione. Di queste tre mi è piaciuta solo la prima. Mi è piaciuta perché è un richiamo non solo a quello che Goku ha dovuto sopportare, ma al fatto che non sapesse cosa stava soffrendo, cioè la solitudine, e questo è davvero... spaventoso, la completa ignoranza delle cose. E su questa ti faccioi miei complimenti.

Sulle altre due, posso solo dire che non mi hanno detto nulla ed è solo una questione di gusto personale, non mi hanno evocato alcuna immagine, come invece è successo per tutte le poesie. Sul Seiten in particolare mi aspettavo quaclosa di più, ma è solo un'opinione mia.

Detto questo vado alle prossime poesie.

Selene.

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Ciao,

dopo un lunghissimo periodo in cui non ho letto ne tantomeno recensito (perché bisogna prima leggere, di solito funziona così) eccomi che torno ricominciando da quello che avevo lasciato in sospeso, e avevo in sospeso le tue poesie, che ho troncato di netto perché dovevo partire.

Dunque, queste due su Gojyo mi sono piaciute moltissimo, per me hai saputo cogliere due aspetti del kappa, l'amarezza e il sogno di una vita che avrebbe potuto essere migliore (o che potrebbe esserlo) in poche e semplici parole. Ho letto la prima associata al sesso, poi magari mi sbaglio, l'amarezza nell'ansito nell'atto a cui Gojyo è molto legato, il sesso appunto, che in questo caso ha un che di autodistruttivo, è un atto che lo lascerà ancora più solo. Nella seconda invece, abbinata a un banner in cui Gojyo sembra molto assorto, ho visto il sogno di esser amato, perché alla fine è questo che lui vuole. Complimenti quindi.

Spero che la mia recensione non sia stata troppo delirante, sono rimasta così in sospeso che ho quasi scordato come si fa, lol.

Vado a leggere le prossime.

Selene.

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In questi giorni sto facendo una specie di overdose di Komyo e Ukoku XD (Mi riferisco pure a immagini) e non posso che esserne lieta ù_ù
Come al solito non ti smentisci, bellissime poesie. La prima descrive molto bene la dinamica essenza di Komyo e nella seconda riesco proprio a vederlo, un pò come se prima guardassi il suo animo per poi ammirare la fisicità che lo racchiude.
Bellissime!! :D

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Ciau!
Che dire, mi vuoi male, perché sai benissimo che sono ore che folleggio sull’immagine che hai scelto per il bannerino iniziale ~
Houmei è descritto davvero bene nella prima poesia, davvero complimenti: mi fa venire in mente un evanescente sospiro di mezza stagione; mentre, per quanto riguarda la seconda, credo che sia azzeccatissima dal punto di vista di Ukoku: non avrebbe, dopo tutto, potuto sintetizzare meglio una persona come Komyo se non con quelle poche parole.
Stranamente, poi, l’associazione d’immagini mi fa venire in mente lo stregatto *ora immaginerà Komyo che si trasforma in stregatto e shipperà tantissimo Wonderland in Saiyuki* ~
Alla prossima,
xoxo

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Ukoku U_U Ukoku che rappresenta l'oscurità, il nulla, e non per ultimo la noia, in cui spesso e volentieri s'incappa durante la vita.

Mi sono piaciute queste due poesie, proprio per sottolineano la duplice natura di Ukoku, l'oscurità, che appunto tutto sfiora, perché l'oscurità (come il male) si cela ovunque e non può essere che così, e la seconda esprime proprio quella noia in cui Ukoku si crogiola da sempre. Non so che razza di vita deve aver avuto per provare questo sentimento di voler annichilire l'esistenza, e di esser annullato lui stesso, attraverso l'atto del farsi divorare (che può voler dire molte cose).

Mi è piaciuta molto sì sì, hai trovato a mio parere le parole giuste per esprimere i due concetti. Brava.

Alla prossima.
Selene.

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Per la gioia dei miei occhi e del mio animo, oggi doppio capitolo!
Devo dire che l'impostazione grafica è bellissima! Sopratutto mi piace il fatto che segua oltre al suo modo di essere, un'ordine cronologico.
Queste poesie mi piacciono tantissimo, colgono l'essenza di Goku in ogni sua sfaccettatura. La prima mi ha colpito particolarmente, il fatto di come effettivamente lui sappia fino in fondo cosa sia la vera solitudine e contemporaneamente non sapere cosa effettivamente stesse provando, è qualcosa di complicato che hai saputo esplicitare benissimo. Nelle altre due vedo più il gioco della bivalenza che abbiamo visto nelle poesie degli altri personaggi, da un lato la natura selvaggia simbolo pieno della terra e dall'altro la sua infinita dolcezza, due parti di lui completamente diverse ma in grado in egual modo di ricoprire tutto ciò a cui vanno in contro (devastandolo o accarezzandolo).
Oggi ho fatto il pieno, devo ringraziarti ;^;
Alla prossima <-- espressione di pura certezza

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Ciau,
oggi hai deciso di postare ben due cicli di poesie, bene. Sicché proprio questa notte mi lamentavo del fatto che ci fossero poche cosette da leggere nel fandom e oggi ne sono sommersa non posso far altro che gongolare – anche se l’avrei fatto meglio se non avessi ingurgitato due cavolosissime crepes: mannaggia a mia sorella che me le ha fatte fare tsk!
A ogni modo, veniamo a noi: credo che le mie preferite siano quelle dedicate a Goku e non la centrale, per il Seiten Taisei; partendo da questa voglio fare l’escalation (?) delle opinioni, difatti, perché più che ermetica mi ricorda completamente altri stili quali ad esempio il futurismo – questa volta non in un’accezione decisamente positiva, bensì intermedia, perché purtroppo non mi ha lasciato molto. Con quattro parole hai descritto lo spirito della terra e questo devo ammetterlo, però non nel modo introspettivo che è stato caratteristico fino a questo punto: forse è stata una stesura più superficiale, almeno da lettore, e l’ultimo verso stona un po’ con i precedenti – dovresti sapere che per immaginare le poesie, tendo a decantarle mentalmente e questa stride un po’ troppo, anche se la natura del Seiten, magari, dovrebbe stridere di suo; non so, avresti potuto usare parole migliori secondo me, ma il risultato non è comunque da denigrare, anzi, perché ho capito subito che fosse riferito all’immagine in sé, a un pensiero quasi ancestrale.
Poi ci sono le altre due poesie, dedicate a Goku: posso dire che queste mi sono piaciute molto di più di quella centrale, soprattutto la prima, che sembra quasi l’eco lontano dell’interiore tormento del piccolo quand’era rinchiuso nel monte Gogyo. Sarebbe una bellissima frase di fine capitolo in un’introspettiva dedicata a lui, devo ammetterlo – così piena di vita e tormento, tanto da far fremere il lettore solo immaginando qualcuno in grado di proporla con altrettanta intensità. Ho apprezzato particolarmente l’uso che hai fatto dei versi, andando a capo in quel modo caratteristico dell’ermetismo. Bellissima, in sostanza.
Per quanto riguarda l’ultima, invece, non ho molto da dire, anche perché la trovo altrettanto bella; ma parla da sola e non ci sarebbe bisogno d’aggiungere nulla se non un suono lamentoso da fan girl ~
Che dire, mi ricorda la sua stessa esistenza, l’eterno viaggio verso ovest e la figura di Sanzo che sembra aver trasceso da una poesia all’altra per renderlo quasi libero.
Complimenti per questo ciclo, per questa raccolta così s’impatto.
Alla prossima,
xoxo

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Ciao cara,
che dire, la terza coppia di poesie è dedicata a Gojyo, un personaggio davvero intrigante che noi tutti conosciamo bene, verso il quale ammetto di nutrire una sorta di fascino o inclinazione. Sarei di parte, se dicessi solamente che si tratta di qualcosa di perfetto; perciò non ho molta voglia di lasciarmi andare a un commento breve, bensì a uno intenso e minuzioso – le poesie, in fondo, sono fatte di sensazioni e come tali vanno trattate.
Per quanto riguarda la prima in alto a sinistra, posso dire che in un primo momento mi ha ricordato la coincidenza con quella di Ukoku del capitolo 2, ma in modo completamente diverso, capovolto. Trascendendo dalla formazione stilistica, posso inoltre dire che il bannerino scelto è azzeccato, ma non solo, sembra suggerire un periodo specifico della sua vita, quasi come se si trattasse ancora una volta di apparenza e interno, quest’altalena di sensazioni scisse con parole ermetiche e punteggiatura futuristica (?)
Se nel secondo capitolo sei stata quasi scolastica e impeccabile con l’ermetismo, in questo caso trascendiamo di nuovo negli altri stili che ho citato con il mio primo commento.
Tra quelle parole riesco a vedere l’ansia, l’angoscia e il tormento del rosso che, costretto in una vita fatta di singhiozzi inespressi, si rigetta su se stesso come quasi una condanna – e questa volta non parliamo del suo essere mezzosangue, no, ma di qualcosa ancor più grande e mi chiedo a cosa avessi fatto riferimento, mentre la stendevi. Sono curiosa, lo ammetto, ma a me viene in mente l’adolescenza, le cavolate, l’alcol e quel maledetto di Banri. Sono pazza, probabilmente, ma è come se fosse ambientata contro un Gojyo ancora giovane e grezzo che si tormenta per ogni cosa.
La seconda, invece, sembra rilucere d’interno e affascinante illusione. Parla di sogni e fantasia, perciò è così che, crescendo, non può far altro che continuare a fissare l’idea con l’aria di chi sa di esservi troppo lontano per raggiungerla.
L’ho adorata, sebbene sia scandita in un modo particolare dalla punteggiatura – per questo ho fatto un parallelismo con la poesia futurista; e penso che se avessi messo uno scarabocchio alla fine della stessa si sarebbe reso di più il groppo in gola.
Perfetto questo capitolo, davvero bello.
Alla prossima,
xoxo

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Ogni volta ci vorrebbe un bel segnale di alert, attenzione bannerini infartuanti ù_ù
Ormai avrai capito che se non mi dai una buona dose di opere io vado in crisi di astinenza e impazzisco... E tu non vuoi che io vada di matto giusto?
Devo ammettere che rispetto alle altre volte ho avuto più difficoltà a cogliere l'essenza di queste poesie, ma penso sia dovuto alla minore affinità che ho con questo baldo giovane. Tra le due preferisco ardentemente la seconda, le parole come i pensieri scorrono via insieme al fumo.
E dopo aver finalmente respirato a pieni polmoni queste tue nuove poesie non mi rimane che farti nuovamente i miei complimenti ù_ù
Alla prossima <3

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