Assolutamente Oscar!
Credo uno dei più bei complimenti che si possano riservare a questo personaggio.
André è stupito dalle moine dell’altra.
Talmente stupito che non pensa ormai più a lei come al suo algido comandante, alla donna che lo ha rifiutato e respinto.
Lei è Oscar, in tutto e per tutto, anche se non si atteggia a damigella svenevole.
Ma siccome “chi di spada ferisce…” André coglie al volo tutte le manfrine sugli studi di medicina e così via per mettere in pratica “la sua cura”, fatta di piccoli baci, uno per ciascun muscolo del corpo umano.
Un vero amatore, subdolo e sensualissimo ad approfittare della vastità dei muscoli del corpo umano per scegliere di avvicinarsi a lei che adesso non ha più paura ed accetta il gioco e l'amore.
Ilomilo

La sedia ha fatto il suo dovere anche se forse la sedia adesso c’entra poco.
Oscar si è invaghita di quel corpo così bello.
André le è entrato nella testa prima come amico, poi come confidente, poi come fidato compagno d’armi. Lei ci ha girato attorno per anni ma alla fine mancava l’ultimo tassello, il corpo dell’altro, la visione che abbaglia e che frantuma ogni resistenza.
In fondo l’amore non è solo platonico o spirituale.
Forse è proprio l’inesperienza che ha sempre frenato Oscar, oltretutto reduce dalla disatrosa messinscena del ballo a Versailles.
Di Fersen sognava un bacio?
E di André??

E che fa per farsi avanti?
Invece di dire ti amo, ci gira attorno un’altra volta! Imbarazzatissima questa volta sfrutta i suoi studi di medicina e sulla circolazione del sangue.
Insomma lei davvero è un caso perso!

Di nuovo questo accenno al fatto di essere troppo magra lascia scadere il livello del racconto.
Sicuramente era una frase che si diceva quando il pane in tavola era poco e quando i canoni di bellezza erano decisamente più tondeggianti di quelli di oggi.
Però non ci si deve dimenticare che il personaggio di Oscar esce da tutti questi canoni, non ha molto da spartire con certe abitudini alimentari o di fisicità estetica.
Ci si può immaginare che una donna senza astuzie femminili a disposizione come Oscar fatichi a trovare argomenti adatti per attirare l’attenzione dell’uomo a cui vuole avvicinarsi.
Figuriamoci un uomo che conosce da una vita.
Ma il riferimento al proprio aspetto fisico è un po’ forzato.
Ingenuo per una come Oscar che anche senza saper trovare le parole difficilmente avrebbe usato quest’arma per attirare su di sé lo sguardo di André.
Tanto che lui si stupisce ma non ci fa caso, dato che lei non ha mai badato a questo aspetto.

Buffi i tentativi di seduzione di Oscar! Poco verosimili per una come lei!
Ilomilo

La commedia degli equivoci prosegue. L’unica certezza, che non è un equivoco, è l’assurda posa in cui si ritrova incastrato André con l’ancor più assurda ammissione ch l’unica che potrebbe aiutarlo è Oscar che non vuole cedere al pensiero che Alain avesse ragione e che lei sia corsa a cercare André, beffandosi delle sue stesse parole.

Ci sarebbe da piangere se non che ci si immagina Oscar e la sua innata caparbietà non arrendersi di fronte a nulla. E’ talmente presa dal desiderio di aiutare André che neppure lo vede, o meglio lo vede benissimo, e lui assiste impotente a questo gioco tra il macabro ed il surreale.
Oscar ci prova in tutti i modi: possibile che non si immagina cosa accade ad un uomo, per quanto artificiosamente costretto, mentre la donna che ama gli gira attorno??
Il paragone è un po’ forzato, non credo che Oscar potrebbe mai immaginarsi una simile tortura su di sé. Magari semmai fosse vissuta nel nostro secolo, oppure nei secoli in cui si dava la caccia alle streghe…

Alla fine la dannata sedia crolla sotto i colpi dell’ascia.
Non così la visione del corpo che c’era incastrato dentro.
Oscar, seppur intenta a liberare André, ha avuto modo di osservarlo finalmente, di vederlo nella sua fisica bellezza, incastrata in quella dannata sedia, immobile, dunque statica consentendo a lei di soffermarsi, ragionarci su, ammettere che anche quel corpo era insinuato nella testa e difficile da scacciare.
Ilomilo

Il buon Alain Soisson è quello ch’è capace di dare del filo da torcere alla nostra Oscar. Insomma dopo aver compreso che Andrè è innamorato perso di lei, al punto da non lasciare mai la Caserma quando lei è presente, ha anche fatto attenzione ai suoi spostamenti e ha compreso che quando André è in licenza, ma non si sposta dalla caserma, lei casualmente si fa viva.
Davvero furbo in quel suo dialogo con Oscar, da sempre rigida e distaccata, che però si trova messa alle strette dalla sagacia un poco rozza del soldato che non può certo dire tutto e subito ma che vuole volersi divertire un po’ come il gatto si diverste col topo.

Che era innamorato di un'oca bionda che lo aveva respinto.
Direi che la descrizione di Oscar, ammesso che Alain sappia che l’oca bionda è Oscar (ma si direbbe di si solo che il finto tonto lui lo sa fare benissimo) è direi perfetta.
Un appellativo cinica al punto giusto ma in un certo senso anche compassionevole, cosa che Oscar di certo non apprezza.
Un vero spasso il diaologo tra comandante e soldato: di certo frutto della classica scuola della commedia shakesperiana degli equivoci.
Tutti sanno tutto ma tutti fanno finta di non sapere nulla, nel dubbio di non saperlo davvero o di dare ad intendere che non sanno nulla!

Che sedia abinevole! Se non fosse un oggetto si potrebbe quasi pensare ad una specie di cintura, che però in questo caso metaforicamente parlando, tiene in scacco il buon André, che nella sua vita non ha mai ceduto ad alcuna tentazione.
Una sorta di destino affidato alla legge del contrapasso!
Ben studiata, anche se tra il comico e il sarcastico!
Ilomilo

Dunque .. La storia mi è piaciuta assai per essendo venuta qua di puro caso come faccio sempre quando ne voglio sapere di Lady Oscar ( molto spesso quasi tutti i giorni ) e ne soni stata meravigliata. Già dalla inizio da " quell inidente " mi è cominciato subito a dare alla testa; cioè è fantastica . ! È bellissima !!! Un bacio
(Recensione modificata il 01/04/2015 - 11:34 pm)

e molto simpatica ah ah deve essere simpatico andre' incastratoooih ih

complimenti innanzitutto per la fluidità del racconto, che non credo sia cosa sa poco in una fic scritta a più mani... mi ha fatto davvero ridere.
Il presonaggio che mi è piaciuto di più sicuramente Alain, soprattutto all'inizio fa proprio scassare... mentre parla con Oscar!!!

Molto particolare questa storia, divertentissima e strana, e il finale mi ha colpito davvero tanto!

fantastica mi sono divertita tantissimo bella
complimentiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
e la storia dell'oca mi fa ridere tantissimo bella

Arrivo alla fine a leggere questa fic, che confesso di aver evitato fino ad oggi, con lo stupido preconcetto che non si possa scrivere un pezzo umoristico, sulla storia di un amore così denso e drammatico.
E invece devo ricredermi. Perché sì, la fic rimane un poco assurda, spesso fuori contesto, sicuramente OOC. A tratti demenziale.
Ma in questo scambio di battute:
Ti amo, idiota!” ruggì lei.
“Eh? Che cosa hai detto?” fece lui, stupefatto.
“Idiota.”
“No, prima.”
…sono proprio loro, i “nostri” Oscar e Andrè, non c’è dubbio. 

Ciao!
Bella divertente la tua fanfiction!!
Ho riso da morire nei primi due capitoli, mi aspettavo qualcosa di comico anche dopo ma è andata bene lo stesso.
Solo una cosa nell'anime non ricordavo il fatto che Oscar fosse creduta un uomo... Infatti c'è da ricordare che anche Alain si innamora di lei (anime e manga mi sembra), poi i soldati non vogliono sottostare agli ordini di una donna, la chiamano madamigella e vabbe altre cose!
Ma è un tema interessante lo ammetto. Potrebbe essere il pretesto di numerose liti che hanno visto Andrè sempre a terra!
Complimenti comunque per la fiction insolita xD

Troppo ma troppo divertente..romantica e comica..complimentoniiiiiiiiii..^^ kiss

Spassosissima! Fino alla fine! Oh povero Alain, molto meglio invece per i due.. Ho sempre visto l'anime di Versailles no bara come qualcosa di poco comico e non pensavo di potermi divertire così tanto! Bravissime e complimenti! (la parte lemon calzava benissimo, quanto invidio Oscar! *ç*)

Se la tua preoccupazione era quella di fare un finale meno divertente del resto, don't worry! Sei riuscita a mescolare romanticismo e comincità benissimo! Certo che Alain che pensa che Oscar dia un uomo...ma nella versione francese del cartone almeno alla fine lo capiscono che Oscar è una donna???

Bel finale! Solo che avrei voluto Alain si accorgesse che Oscar è una donna! Cavolo se nemmeno in quel momento l'ha capito...è un pò tonto! :D E se davvero pensava che Oscar fosse un uomo, il pensiero che fosse gay l'avrebbe dovuto sfiorare già prima! ;) Brave kyomine e Bradamante! ^_^