Recensioni per
Folie à Deux
di Altariah

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/07/13, ore 20:07

Ho trovato questo secondo capitolo e mi sono trattenuta dall'urlare su Skype, ma sappi che io e Johnee eravamo tipo cheerleader con i pon pon e tutto - la divisa reca un'Hanar in primo piano, la mascotte.
Detto questo, veniamo a noi e a questo capitolo *.*
Mi è apparso sin da subito tutto quanto molto realistico, Oriana l'ho sentita molto vicina, tanto da captare lo stesso stato d'animo e farlo mio per tutta la lettura. Ho adorato l'elemento del gatto... no, ora che ci penso sarebbe stato crudele vederla rientrare a casa, trovarsi completamente sola nel buio e nel grigiore di quella casa troppo vuota. Ora che hai inserito quest'elemento, lo vedo come qualcosa di necessario, quasi imprescindibile. E il messaggio di Miranda mi ha sciolto il cuore... Io non so cosa significa avere una sorella maggiore, ma lo vedo nelle reazioni e nei gesti della mia minore. Lo vedo quanto ci tiene alle mie parole, soprattutto perchè io sono una che si fa attendere molto per esprimere una parola d'affetto e di conforto XD
Tanta tenerezza, tantissima. E tanta anche nel ricordo lontano di Kolyat.
Stavolta non è un ricordo doloroso da cui fuggire, per poi abbracciare una realtà migliore... stavolta è il contrario. Non avevo mai riflettuto su quest'aspetto... ho sempre immaginato il dolore di dover rivivere un brutto momento, per poi confrontarlo con la realtà, anzichè il contrario. E così, forse, è molto più doloroso.
"La stessa sensazione che aveva provato da bambino, il giorno seguente, nel riaprire gli occhi e vedere il vetro bagnato di pioggia."
Questa frase, per quanto possa sembrare semplice, mi arriva come un pugno nello stomaco. Non so, forse perchè io sono una di quelle che ama la pioggia, ma solo molto, molto raramente... per il resto, ogni volta che vedo il sole in alto nel cielo è sempre festa. Non riuscirei mai a vivere in un posto dove piove sempre e riesco perfettamente a capire quello stato d'animo deluso e spento.
E ovviamente ho amato l'ultima frase... ci vedo tanta speranza in questa frase, e forse anche lui. Sono contenta che sia giunto a questa consapevolezza, e sono impaziente di sapere come l'affronterà. L'inizio di questa storia è triste e grigio, così come dev'essere per una di quelle storie che non si dimenticano... e io sono sicura che sarà una di queste.

Ringrazio io te per essere riuscita a concederti di scrivere un continuo, anche quando ciò significa lottare contro la propria insicurezza... ma solo così puoi riuscire a metterti in gioco e a creare un altro dei tuoi capolavori <3

Mammuth.

Recensore Veterano
21/07/13, ore 08:47

Sono contentissima di poter leggere un secondo capitolo di questa storia.
La figura di Oriana è veramente intensa e la descrizione del dolore che prova è straziante, anche se lo lasci intuire più che descriverlo direttamente a parole. Forse proprio questa nebulosità lo rende più lancinante e anche più vero. Contare disperatamente sulle speranze, incerta se siano abbastanza solide per poter sorreggere il suo dolore diretto e anche quello di Kolyat.
Ho adorato l'immagine del gatto: capisco benissimo cosa volevi dire, avendo tre mici a casa. E' vero che a volte sembrano capire meglio delle persone che ti circondano, anche di quelle più care e familiari, le tue sensazioni. Stanno lì a tenerti compagnia quietamente, come se sapessero che bisogna solo riuscire a sopravvivere al tempo del dolore intenso perché il male diventi sopportabile o una condizione muti improvvisamente. Danno l'impressione di avere molto più equilibrio di noi, con quei loro grandi occhi espressivi che ti seguono in giro per casa, carichi di una saggezza antica.
E poi c'è Kolyat che non riesce a trovare sollievo neppure nella memoria, perché il contrasto fra passato e presente diventa insopportabile. Mi pare però di capire che una piccola tenue speranza ci sia anche dentro di lui, sia pure ben nascosta: vivida dei colori di un tramonto, si oppone al grigiore quotidiano.
Rimarrò in fervida attesa del seguito.

Recensore Veterano
13/07/13, ore 06:32
Cap. 1:

Il tema di questo capitolo è talmente vasto e profondo che potresti farne molto più di una one shot, al contrario di quanto affermi nelle note finali. In realtà potresti vergognarti come un ladro solo di quelle... in cui cerchi (invano) di smontare un ottimo capitolo... :)
Dato il solipsismo dei drell, le condizioni di Kolyat non destano stupore, ma solo tanta comprensione e un dolore profondo. La madre uccisa, il padre che scompare senza lasciare traccia per lunghi anni. Poi, quando Thane ricompare e riesce a spiegarsi, a riallacciare un rapporto con lui e a farsi perdonare, Kolyat dovrà assistere alla sua morte.
Beh, una figura più maltrattata di questa è un tantino difficile immaginarsela. Che vita ha avuto? Con quali memorie dovrà convivere per tutta la sua esistenza?
Se nel DLC la Cittadella, durante la cerimonia commemorativa a casa Anderson, sembra che abbia un progetto e voglia impegnarsi su quello, mi sembra molto più credibile che il suo umore di fondo sia quello che descrivi tu. Uno stato di depressione acuta, una disperazione talmente profonda da rendere impossibile un'apertura verso il mondo esterno.
Ho dovuto leggere la recensione di andromeda per capire chi fosse la figura femminile. Non la conosco nelle fiction perché non ho mai letto nulla su di lei e nel gioco è un'ombra senza sostanza.
Tu la rendi una figura eccezionale, dolce e sensibile, capace di empatia. Ma nonostante queste sue meravigliose caratteristiche Oriana non riesce a far breccia nel muro che Kolyat ha eretto attorno a sé, come difesa estrema e innata di un individuo che soffre davvero troppo.
E' una one shot talmente disperata che davvero vien voglia di incitarti a seguitarla, a vedere se e come può evolvere, a trovare una piccola luce che segnali la possibile uscita da questo tunnel di sofferenza. Povero Kolyat, davvero vuoi lasciarlo lì?...

Recensore Veterano
13/07/13, ore 01:41
Cap. 1:

gfuhdjkslòa!
Ommioddio, non pensavo che sarei stata così felice di vedere una nuova storia qui in cima, mi è sembrato tipo un desiderio che si avvera. Quanto sono belli i desideri che si avverano? Ecco, appunto <3

Prima di estrarre la bacchetta da maestrina e iniziare a rimproverarti (perdonami, ma devo) per il commento finale, farò finta di non aver letto e scriverò ciò che penso sulla storia, invece.

OMG. Io mi sono innamorata di questo pairing improbabile, più che altro attraverso le fanart, visto che altrimenti ci sarebbe praticamente nulla a cui appigliarsi. Non so chi è stato il primo a cui in effetti è venuto in mente che Kolyat e Oriana potessero fare una bella coppia, ma oh... statua per lui XD Ed è fuori di dubbio che fra i due, l'individuo empatico e paziente sia Oriana. Quando penso a Shepard e Thane invece la vedo un pò al contrario la cosa, non so neanche bene perchè.
Questa one-shot è stata qualcosa di dolcissimo e tristissimo al tempo stesso, hai descritto una situazione drammatica, dove due individui vivono su linee parallele senza mai riuscire a toccarsi, come prigionieri da due bolle di vetro che è difficile distruggere. Oriana la vedo come la parte "matura" della coppia - e d'altronde è una donna u.u - che è disposta a mettere da parte l'orgoglio per fare del bene, mentre Kolyat si nutre di quell'orgoglio quasi fosse l'unica cosa che lo fa restare a galla.
Provo molta empatia per lui... mi sono sempre concentrata troppo su Thane cercando di capire le sue motivazioni, la sua vita, senza trovare il tempo di soffermarmi su Kolyat. E' triste essere consapevoli di ciò che ha dovuto passare, a maggior ragione per il fatto che è un drell e ricorderà per sempre con estrema chiarezza ogni avvenimento spiacevole della sua vita. La morte della madre, l'abbandono del padre, e infine anche la sua morte... quando ormai erano quasi tornati ad essere una famiglia. Per non parlare di ciò in cui si stava gettando quasi per disperazione. E' un personaggio davvero complesso che non potrebbe avere nessun altro al suo fianco se non qualcuno in grado di comprendere il suo stato d'animo e perdonargli i momenti di buio. Oriana è qualcosa di stupendo, me la immagino come una ragazza dagli occhi grandi e luminosi che parlano per lei, una voce bellissima e un cuore enorme, il tutto condito con un'intelligenza fuori dal normale. Il titolo che hai dato a questa storia è perfetto se penso alla patologia da cui prende il nome. Uno stato in cui i sintomi psicotici di uno vengono trasmessi ad un altro. Per esperienza so che può essere devastante. L'individuo che "sta male", non sa come reagire e pur comprendendo il male che fa alle persone che gli stanno intorno, non riesce a farsi aiutare. L'altra persona lotta continuamente, ritrovandosi poi con le ossa rotte, come dopo aver preso a testate un muro.
Ma in questa one-shot c'è anche tanta speranza, celata dietro a tutte quelle parole non dette, alle lacrime ingoiate, alle domande sospese per aria.
L'immagine che ho adorato è quella di Oriana che canta... lì c'è l'abbandono della propria maschera, del proprio orgoglio, per tentare l'ultima mossa. Lei usa quell'arma, la cosa che sa di essere brava a fare, per strappargli un sorriso... ma lui non ci riesce. Probabilmente pensa di non meritarselo... perchè chi vorrebbe mai sopportare il peso dei ricordi dolorosi e dei rimpianti insieme a lui?
Oriana arriva lì come una ventata d'aria fresca, la stessa che inonda quella stanza troppo soffocante e opprimente... quella stanza che non è altro che l'anima di Kolyat. Ma a volte una folata di vento troppo forte può far richiudere le finestre. Servono dei ganci, probabilmente, per tenerle aperte... ma sta a lui la voglia di trovare la forza e il tempo di trovarli. Ho divagato, sto divagando? Ossì... perchè è la prima volta che leggo qualcosa in italiano di loro due e sono così perfetti che mi scoppia il cuore! Ho adorato tutto, mi sono emozionata davvero e la rileggerò ancora molte volte.

Ora veniamo a noi... *estrae bacchetta*. Il tuo commento è più delirante della mia recensione... no, non è assolutamente zeppo di errori e fino all'ultimo ho sperato che questa storia fosse solo l'inizio di una più lunga. Ti prego, ti prego riconsidera questa idea... sarei davvero troppo felice. Non so come fai a non apprezzare il lavoro che hai fatto. E' tutto così perfetto.. e non vedo che tipo di libertà tu ti sia presa.
Non vergognarti, hai fatto un ottimo lavoro e io lo adoro troppo!
Grazie per questa storia e mi raccomando, non cancellarla u_______u''

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