Non si sa di preciso il motivo, forse proverò ad andarci a tentoni, ma accade spesso che i cattivi delle fiabe, in una sorta di "muta rivalsa", tendano a risultare non dico necessariamente simpatici, ma certo più interessanti dei protagonisti buoni. Il dualismo bene-male nelle fiabe, solitamente, risulta essere una sorta di contrapposizione bianco-nero priva di chiaroscuri che lascino spazio alle varie sfumature del caso (che poi, una Cenerentola che subisce docilmente le angherie delle sorellastre e della matrigna senza battere ciglio, senza mai neppure un pensiero negativo o una smania di rivalsa, ammettiamolo, è molto, molto distante dalla realtà! Penso sia una cosa dell'altro mondo l'essere buoni al 100%... Ma anche cattivi al 100%!).
Le possibili sfumature che si offrono al lettore, magari rileggendo la fiaba a distanza di tempo rispetto all'infanzia, possono essere offerte, guarda caso, proprio dai cosiddetti cattivi, nel tentativo da parte del lettore di decifrare le motivazioni che si celano dietro al loro comportamento negativo, di capire cosa in realtà li spinga ad agire in un certo modo, cosa effettivamente vi sia dietro la facciata completamente negativa. E sorge il desiderio, se non di giustificarne il comportamento (suvvia, forse giustificare è una parola grossa!), quanto meno di comprenderne la psicologia, di certo più contorta del protagonista bello e buono, di indagarne le cause.
E questo penso sia il caso della sorellastra di Cenerentola: è brutta, e perciò non apprezzata (suvvia, mica sarà colpa di questa ragazza se Madre Natura le ha dato un aspetto scialbo e privo d'attrattiva!); tutti a smaniare dietro alla grazia della bella Cenerentola, alla sua gentilezza d'animo (roba da far venire il diabete), a gioire della sua vittoria finale contro ogni aspettativa: sono propensa a pensare che, nella realtà, tanta smaccata zuccherosità lascerebbe il tempo che trova, oltre ad essere la vicenda in toto poco probabile. Ma qua siamo nel mondo delle fiabe, giustappunto.
In conclusione: la tua storia non tende tanto a giustificare il comportamento negativo della ragazza, quanto a tratteggiarne un ritratto che, in mezzo al grigio piombo che ad un primo sguardo la contraddistingue, ne metta in rilievo le fatidiche sfumature, le ragioni, le motivazioni del suo agire. E' vero dice la stessa protagonista sono brutta, odiosa, piena d'invidia... Ma. Ma. E qua è facile coglierne lo spunto alla riflessione. Impagabile il colpo di scena finale: forse, paradossalmente, una fetta di lettori (forse neppure cospicua) avrà pure vagheggiato un finale simile in cui viene finalmente tolto il sipario sulle classiche "maschere" dei buoni e dei cattivi. La ragazza tutti i torti non ha, in fin dei conti. Non tutti, per lo meno. E ne vien fuori uno scritto godibile, nonostante la brevità, divertente nella suo ironico capovolgimento finale.
E brava Genoveffa (o Anastasia) ad averci tolto dalle scatole l'ormai cristallizzata Cenerentola-Sue, vien quasi da dire!^^

Ho visto che hai messo la mia storia "Konoha- Eredi del Sangue" nei tuoi preferiti e così ho deciso di fare un saltino fra le tue storie. ^^ Anche io ho una grandissima passione per i cattivi, he dura da tantissimo tempo... e questa ff è troppo bella per una fan del mio genere! Giustificare i cattivi, togliere loro la mania da conquista del mondo, renderli ironici (geniale il processo!) e consapevoli di aver sbagliato, ma non pentiti... è veramente una delle fanfic che rispecchia una delle cose che mi più mi sono divertita ad immaginare nella mia testa! Complimenti, aggiorna presto! ^^

Ahhh!!è proprio carino questo capitolo!Anche se non immagino cosa potresti scriverci in seguito, perciò sono ancora più curiosa di vedere come va a vanti!!!Aggiorna in fretta,ti prego!!! p.s.:anche a me sta antipatica cenerentola!!!