Recensioni per
Tales from a park bench
di SAranel
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Posso dire con certezza che questa è una delle storie più belle che io abbia mai letto. Definirla meravigliosa non sarebbe sufficiente, davvero non ci sono parole per descriverla! Posso solo farti infiniti complimenti, sia per l'idea in sè che per il modo in cui sei riuscita a svilupparla, è davvero perfetta e mi ha profondamente commossa! |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
"Sono convinto di una cosa, in cuor mio. Se mai verrò ritenuto degno di vivere un amore intenso anche la metà di quello tra dottore e detective, nient’altro chiederò alla vita che la capacità di tenerlo stretto a me." --> **scoppia in lacrime perché è esattamente quello che pensa anche lei** Dio questa frase mi ha fatta scoppiare a piangere. è meravigliosa. |
Credo che Doyle avrebbe apprezzato la tua storia, è un omaggio bellissimo per chiunque scriva. |
Un po' di tempo fa pensavo a come viene ispirato uno scrittore. Cosa passa nella sua testa,come nasce la voglia di voler imprimere su carta una storia. E guarda caso tu scrivi una storia del genere. |
Questa storia mi ha fatto pensare. Probabilmente è davvero così, sai? I grandi scrittori hanno questo potere -così ben descritto da te- di immaginare le loro storie così intensamente da entrarci dentro, nel profondo. I due personaggi mi sono piaciuti molto, sono REALI ancor più che realistici. Saviano diceva in un'intervista che le storie non si scrivono, ma si incontrano. Ed è proprio quello che é successo al piccolo Arthur in questa tua interpretazione. Se mai un giorno faremo un sogno-ad-occhi-aperti come questo, sapremo di essere destinati a grandi cose. E non dimentichiamoci, in quel caso, di mantenere le promesse. L'ha fatto Doyle con immenso piacere da parte nostra, vorremo mica essere da meno? :) Ancora complimenti. |
Io rientro tra quelli che credono che Doyle sia stato solo un intermediario, un agente del dottor Watson e che lui e Holmes siano esistiti (sono una credulona e quest'ipotesi è troppo bella) quindi non posso non amare il tuo Arthur che guarda questa coppia di amici, di amanti, di tutto che si rincontrano e che li guarda e li vede con meraviglia, con amore, un po' come facciamo tutti noi quando li vediamo nella serie, nel film, nel libro. Sono belli, lui è uno di noi e loro sono bellissimi insieme e la meraviglia che descrivi davanti a questo sentimento mi commuove un po'. |
Questa storia è fantastica! L'idea di scrivere riguardo all'ispirazione del giovane Arthur è incredibile e l'hai sviluppata in maniera incredibile. La scena che tu racconti è dolcissima e toccante. Mi è piaciuto inoltre che il ragazzo abbia visto John prima di Sherlock anche se tutti sappiamo che è quest'ultimo il protagonista dei libri. Il punto di vista esterno è delicato e sensibile come ti aspetteresti da uno scrittore... Tantissimi complimenti, per l'idea e per come l'hai sviluppata. |
No, ma tu sei meravigliosa. Come ti è venuta questa bellissima idea? Come?! E' talmente dolce e poetica che boh, non lo so, mi ha toccato nel profondo, sul serio. |
Arthur... Arthur... Arthur... *sobbobba* arthur (che non fai Dent di cognome come pensavo all'inizio, ma DOYYYYYLE), il caro e piccolo Arthur (pensavo anche che fosse un bimbo malato in fase terminale...) ha visto su una panchina non Forrest Gump ma Sherlock e John (JOHN, Arthur, non JAMES, nel caso te lo dimenticassi prima di arrivare a casa...) e vuole gridare la loro storia al mondo intero. AL MONDO INTERO!!! Ecco, detta così sembra una recensione a una crack fic... In realtà mi ha lasciato addosso un mare d'emozioni che non ti dico... *______________* C'è tutta un'escalation d'emozioni che mi ha scossa e che è culminata in quel "lo dirò a chiunque voglia ascoltarmi"! <3 Meraviglia... Brividi... Mi domando se questo sia l'effetto della visione del film di Ritchie... <3 TVB Cri |
Che meraviglia... La tua storia è di una bellezza e di una delicatezza senza pari, è struggente, ed è perfetta. Grazie per avermi emozionato profondamente. Un abbraccio. Efy |
Oddio. Oddio, questa cosa è geniale. Non so neanche se riesco ad esprimermi. Il nostro Arthur Conan Doyle che incontra Sherlock e John nella panchina di fronte, e capisce di loro tutto ad un primo sguardo. E non sai se se li è immaginati, alla fine, o c'erano davvero. E lui ne scriverà, ne scriverà al mondo, verrà fuori un capolavoro e migliaia di uomini e donne dopo di lui ricorderanno per sempre Sherlock Holmes e il dottor Watson. |