Recensioni per
non ci posso credere ma..li ho conosciuti davvero!
di gaiadirectioner4ever_1D

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 0
Neutre o critiche: 6 (guarda)


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Recensore Junior
28/01/14, ore 13:09

Ehilà. Mi dispiace ma qui c'è da alzare bandiera rossa:

1) Bergamo, in quanto nome proprio di città, vuole la maiuscola. Idem per Londra. Ma andiamo avanti.
2) Ankora. Kiamami. Per scritto x. Tutti con tt. Linguaggio da SMS, che a meno che io non abbia le traveggole è vietato dal regolamento. E se inizi un nuovo periodo ci va la maiuscola.
3) Io "Si mamma" vorrebbe i due punti dopo l'io.
4) Po' con l'apostrofo!!
5) Hostess, due s.
6) E taciamo su altri vari ed eventuali errori di battitura.

In conclusione ti consiglio una beta, sul sito ne trovi a bizzeffe. Non prenderla come un'offesa, ma come una critica costruttiva. Ciao!

#Raky

Recensore Veterano
26/07/13, ore 11:57

Ciao.
Allora, recensione assolutamente negativa, come avrai notato dalla bandierina rossa svolazzante, ma andiamo per ordine.
La prima cosa che mi è passata per la mente quando ho letto questa... storia (termine necessario per non essere volgare), è stato: "Ma stiamo scherzando?". No, sul serio, amica, hai mai preso in mano un libro di grammatica italiana? Sai, quei bei libroni colorati e con tutte le regole sulla nostra bella lingua... Che Dio ci salvi...
Primo: il codice HTLM è OBBLIGATORIO. Presumo che come tu non abbia mai letto un libro di grammatica, non ti sia nemmeno passato per l'anticamera del cervello di dare un'occhiata al regolamento. Bene, in ogni caso, prima di pubblicare c'è scritto a caratteri cubitali che bisogna usare questo benedetto codice HTML e non per far felici tutti, ma proprio perché senza la tua storia sembra un grumo di parole senza senso né vita.
Secondo: sempre se avessi letto il regolamento, sapresti che faccine, abbreviazioni & co sono assolutamente vietate. In Italiano esiste "ch", che non si è mai vista abbreviata in un testo letterario (nemmeno in un libro di grammatica, ovviamente). Cosa ti costa scrivere "per", "perché", "anche", "tutto" e potrei andare avanti all'infinito ma credo che tu abbia capito l'antifona.
Terzo: la punteggiatura. Ora, mi sorge spontanea la domanda. Hai mai letto un libro? No, perché in quelli che leggo io di solito le virgole hanno una posizione ben precisa, i punti esclamativi/di domanda sono uno per frase, i puntini di sospensione non sono usati come il prezzemolo e sono tassativamente tre, non quarantasette...
Quarto: ma hai riletto quello che hai scritto? Taxy? Davvero? Uno o due errori di battitura ci stanno, tutti li fanno e nessuno è così infallibile da trovarli tutti, ma con tutti quelli che ci sono in queste dieci righe credo che si possa riempire una piscina olimpionica.
Quinto: ora passiamo alla parte divertente. Ma davvero? Cioè, tu mi stai dicendo che questa tipa va a Londra (ti prego, le maiuscole!) e, così a caso, ha prenotato nello stesso hotel dove avevano alloggiato gli One Direction (anche per loro non vale l'abbreviazione). Ma hai la minima idea di quanto possa costare un hotel dove pernottano personaggi famosi? Almeno che la tua protagonista non sia ricca sfondata (cosa di cui dubito, altrimenti avrebbe direttamente preso un Jet per arrivare a Londra e non un aereo come qualunque altro essere mortale) o non abbia rapinato una banca, beh, la possibilità che si avveri un fatto simile è pari allo 0%, anche di meno. Vabbé, sorvoliamo. Questa tizia arriva in questo fantomatico hotel e chiede molto sgarbatamente alla segretaria se quello fosse lo stesso hotel dove avevano alloggiato questi benedetti cinque ragazzi. Ora, cosa lo chiede a fare se lo sa già? Ah, tra l'altro, è Anglo-irlandesi, per la cronaca. E si vede che non sei mai stata in un hotel, perché nessuno ti avrebbe mai risposto in modo così maleducato e, prima di tutto, tu non avresti mai iniziato una conversazione con la parola "mica". Maa, sa che deve parlare in Inglese, vero? Vabbé di nuovo. Dopo la risposta, assolutamente veritiera aggiungerei, della segretaria, si incazza e esce alla ricerca di un altro hotel, manco fossero briciole di pane. No, davvero credi che basti entrare in un albergo e chiedere una camera? Se è un hotel serio, ti chiedono la carta d'identità o il passaporto (visto che in Inghilterra la carta d'identità non esiste) e se sei minorenne te lo scordi di poter alloggiare in una suite da migliaia di euro a notte. Stesso discorso dell'altro albergo, non mi dilungo più. La tipa arriva in camera, la osserva con meraviglia, e si addormenta. Yuppie!
Ora, la protagonista è una persona sciatta e maleducata (come altro potrei definire una persona che, alla partenza per un paese straniero, saluta così malamente la propria madre, si arrabbia con gente che fa solo il suo lavoro e pretende che tutto vada come vuole lei?), senza un minimo di spessore o personalità. Non hai descritto niente di lei, non mi ricordo nemmeno se hai detto come si chiama. Sappiamo solo che è esaltata per la partenza... e poi? Cribbio, io la primo volta che ho preso un aereo per andare in Inghilterra ero nervosissima, c'era mia madre che continuava a raccomandarmi di stare attenta a tutto e io l'ho abbracciata tra le lacrime. Ma lei niente, nemmeno mezza emozione. Poi arriva a Londra e la prima cosa che nota sono i cartelli stradali. Ma sul serio? Quelli sono identici in tutto il mondo, amica! Che ne so, avrebbe potuto osservare quanto fosse affollata, che ci sono persone di tutte le nazionalità, che non vedeva l'ora di vedere i monumenti più famosi (cioè, vai a Londra e non vuoi vedere almeno il Big Ben? Che razza di turista sei?), ma niente anche qua. Anche nella descrizione dell'albergo non ti sei decisamente allargata, quando mai sprecare le dita per scrivere due parole in più sull'ambiente che ti circonda! Posso già immaginare come andrà a finire: si innamorerà di uno dei cinque e vivranno insieme felici e contenti. Dov'è la novità?
Okay, io credo di non avere più niente da dire. Cancella tutto e riscrivi in Italiano corretto, magari cercando su internet le cose che non conosci.
Au revoire
mikchan

Recensore Master
24/07/13, ore 21:59

Purtroppo la recensione sarà negativa.
La tua storia è piena di abbreviazioni (vietate), errori ortografici, manca l'impaginazione insieme alla punteggiatura e se non sai scrivere un termine vallo a cercare su google che non ti ammazza nessuno se fai una cosa simile, anzi: passi per una persona sana.
I tuoi due capitoli messi insieme non ne fanno uno intero, mi dispiace! Il personaggio centrale non ha spessore e tutto si svolge in un contesto vago e impreciso, mancano tutte le descrizione necessarie.
Ingloirlandese cosa diamine vuol dire? TI prego.
Non posso pensare che questo è il modo in cui scrivi normalmente: rifai tutto daccapo controllando di aver evitato tutti gli errori e le mancanze segnalate in questa come in altre recensioni.
Un bacio.
PM.

Recensore Master
24/07/13, ore 21:10

Premettendo che questa sarà una recensione assolutamente negativa, molto negativa... posso chiederti come cavolo scrivi?
Prima di tutto, manca la formattazione e l'HTML. Ora, per formattare un testo ci vogliono cinque secondi, tanto questo font e la grandezza vanno bene, ma almeno potresti andare a capo e spostare il testo sulla sinistra. L'effetto sarebbe decisamente più piacevole.
E poi il codice HTML lo devi mettere, serve per non appiccicare tutto, maledizione! Guarda, non è difficile, se non vuoi non devi nemmeno scaricare NVU o un altro programma perchè EFP ti mettere l'editor a disposizione e nessuno ti sta chiedendo di metterlo manualmente.
Passiamo alla forma: pessima. L'italiano s'è suicidato e non scherzo. Facciamo un ripassino:
Nella nostra lingua esistono le c e le ch, quindi non le cambi con la k, perchè è un errore gravissimo.
• Esistono le maiuscole, quindi fai il piacere di usarle e, nel caso in cui non te lo ricordassi, vanno messe nei nomi propri, all'inizio dei dialoghi, all'inizio delle frasi e dopo punti, punti esclamativi, interrogativi e punti di sospensione -dipende.
• Le virgole non si mettono a muzzo, ci sono delle regole precise.
• Po' non si scrive con l'accento, ma con l'apostrofo, altrimenti è un errore.
• I punti di sospensione non sono a numero variabile: sono tre. Sempre e solo tre.
• I punti esclamativi o interrogativi sono sempre uno a frase.
• Per si scrive a lettere, non con la x.
• Sì con valore affermativo porta la i accentata, altrimenti significa altro.
• Un è per le parole maschili: se sono femminili, si usa un'.
• Prima della virgola non ci va lo spazio, dopo sì.
Ora, quando scrivi su EFP, le abbreviazioni in messaggese sono un errore e le faccine pure. Non ce ne frega assolutamente nulla se le usi ovunque: qua sono sbagliate e contro il regolamento. O scrivi le parole per esteso e descrivi le tue emozioni o non scrivi affatto. Sta attenta all'ortografia, fai errori osceni come "cortesta" o "taxy"; non sai come si scrivono le parole? Usa un dizionario. E poi fa attenzione ai verbi, almeno due discordano con il tempo della storia e altri per genere.
In più le frasi, maledizione! Di sicuro hai più di dieci anni! Dovresti essere in grado di creare una frase complessa o no?! Con che logica unisci le frasi? Insomma... ci sono punti in cui le subordinate e le coordinate sono attaccate a... bo', non si capisce! Insomma, lo vedi che quello che scrivi non ha una logica ed è un guazzabuglio di frasette buttate lì a caso o no?
Passiamo al prologo -che tale non è. Okay... io so che una tizia, che chiameremo x per comodità, parte per Londra. Bene. X parte dall'aeroporto di Bergamo -che, giusto per, si chiama Orio al Serio ed è un satellite di quello di Malpensa-, perchè la madre la fa andare a Londra da sola. Perchè parte? Vacanza studio? Vacanza e basta? Deve stalkerare la sua band preferita? Mistero della fede.
Poi... sappiamo che x è tutta agitata per l'imminente viaggio, ma non ci dice di più. Intuisco che non abbia mai viaggiato da sola, ma poi? Non ti potevi soffermare di più sulle sue riflessioni o descrivere quello che vede dal suo punto di vista? Orio è piccolo, ma cavolo, per qualcuno che non ha mai viaggiato o che non l'ha mai fatto da solo, è un'avventura.
Poi... mi ricordo quando sono partita da Santo Domingo per venire in Italia da sola. E avevo diciassette anni e mezzo. Mia madre mi ha fatto una predica di due ore, mi ha accompagnata fino al check-in, mi ha stritolata in un abbraccio, mi ha raccomandato di stare attenta, non fidarmi di nessuno, non perdere il biglietto, non perdermi a Madrid, non perdere l'aereo. Poi mi sono voltata indietro dopo essere entrata nell'aria per il check-in e l'ho vista piangere... e tornavo a casa da mio padre, non andavo certo in una città sconosciuta dove non c'è nessuno ad aspettarmi. Insomma, potevi riportare la predica e magari x avrebbe potuto rassicurare sua madre o esprimere i suoi dubbi o la noia di star a sentire la propria madre che ti fa la predica nemmeno avessi sei mesi. E magari anche il dispiacere... Però no, ma ti pare! Una frase e liquidiamo mammina.
Poi sale sull'aereo e si mette le cuffie?! Lo sanno anche i bebè che durante il decollo e l'atterraggio è tassativamente proibito usare congegni elettronici. E lei è pure seccata che l'hostes l'abbia ripresa -che poi le hostes usano un altro linguaggio... scusa, cosa doveva dirle? "Brava, continua così, almeno, magari, ci ammazziamo a causa tua"? Guarda, fossi stata in x mi sarei vergognata come una ladra. Tutto ciò in quanto? Sei righe? Non è accettabile nemmeno per una One-Shot, te lo dico subito.
Passiamo al secondo capitolo: x arriva a Londra e prende un taxi. Ora, da che mondo è mondo, il recupero del bagaglio e prendere un taxi sono sempre un incubo che tu avresti potuto descrivere. Però niente e vabbé, andiamo avanti.
X arriva in città e si guarda attorno... ora, esiste una cosa chiamata Google Maps: avresti potuto usare la Street View per farti un'idea di come sia la strada che x avrebbe percorso e descriverla, invece non lo fai e non spendi nemmeno due parole per fare un ritratto generico del panorama, che liquidi così: "Ogni cosa intorno a me era stupenda... come se fossi in una favola : i negozi, le persone,i cartelli stradali"... dico, ma scherzi? I cartelli stradali? Ragazza, quelli sono uguali sputati in tutto il mondo! Ma... non so, osservare che nel Regno Unito si tiene la sinistra? Provare a descrivere le favole che questa di inventa? Magari farla straparlare di come sarà bello visitare i luoghi più famosi di Londra? Niente di nuovo: sterile peggio di un deserto, la storia va avanti.
La signorinella arriva in un albergo -e qua capiamo che non è una vacanza studio- e, guarda caso -che novità, davvero...-, è quello dove avevano alloggiato i One Direction! Maddai, non ne lo sarei mai immaginata... What a cliché! Vabbé, sorvoliamo su questo... ma si tratta di una band famosa, ragazza. Questi alloggeranno in alberghi molto costosi, mica nella pensioncino all'angolo con la singola cinquanta a notte, eh. Cioè, o x è ricca sfondata e allora va bene, oppure la madre avrebbe bisogno di una botta in testa per spendere tanti soldi per un cazzo.
Che poi, se lì ci hanno alloggiato una sola volta, perchè x corre dentro a chiedere se son tornati lì? Non ha senso! E credo che la casa discografica metta a disposizione dei suoi artisti un appartamento o spenderebbe miliardi per gli hotel, però lasciamo correre.
Dicevamo... x corre dentro l'hotel e, senza salutare né niente, in un inglese perfetto, a quanto capiamo, chiede alla donna alla reception se la band sia lì e poi aggiunge: "la boyband ingloirlandese -mal che vada anglo-irlandese- ...capito??". Perchè la signora è stupida, no? Guarda, a me, per tanta maleducazione, sarebbe partito un "vaffa".
Invece la signora, altrettanto maleducata -evidentemente non sei mai stata in un albergo-, le risponde che se ne sono andati e che c'era una marmaglia di ragazzine urlanti ed x s'incazza. Ora, x dovrebbe solo tacere, perchè la signora ha detto solo la verità, le fan appostate davanti agli alberghi sono peggio delle groupies dei Beatles ai tempi d'oro e non ci piove... ma addirittura x se ne va! E trova girando a cazzo per Londra trova un altro hotel dove alloggiare così, senza prenotazione e senza problemi di alcuna sorta... vabbé, se ne sei convinta. Quindi va nella stanza, che probabilmente è una suite presidenziale. Domanda: ma tu hai la benché minima idea di quanto possa costare una stanza come la descrivi tu? Ma chi è x? La figlia di Steve Jobs? Guarda, se poniamo che lei sia una ragazzina di una famiglia della medio-bassa borghesia, genitori impiegati e figlia unica, un affitto o un mutuo da pagare ed in piena crisi economica... mal che vada poteva chiedere una singola con il bagno, una tv e forse un frigo bar o una stanza in un bed & breakfast. Ma no, questa ha la mega suite.
Ed il capitolo finisce con lei che si addormenta. Entusiasmante.
Ricapitoliamo: la trama è banale, sciatta, quasi inesistente. Non c'è un minimo di aderenza alla realtà, ti inventi tutto di sana pianta senza usare un minimo di logica... e non sono licenze poetiche, sappilo. E' proprio che non sai di cosa stai parlando ed inventi boiate a caso. Cavolo, hai o no internet? Apri Google e fatti una ricerchina, prima di scrivere cavolate!
E poi... non c'è introspezione, non sappiamo chi sia la protagonista, che carattere abbia -o meglio, sappiamo che è stupidotta, arrogante e profonda come una pozzanghera-, non esistono i dialoghi e quelle due frasette parlate sono banali e stupide giustificazioni al comportamento della tua Mary Sue. Sì, perchè x è una Mary Sue e ci scommetto la milza che finirà per mettersi con uno di quei cinque lì che sarà ritratto come un perfetto Gary Stu. Le descrizioni sono inesistenti e quella della stanza è fatta peggio che male, la narrazione pare essere affogata in una marea di cliché e schifezze varie... insomma, non è una storia! Ma è così difficile mettere assieme qualcosa di più complesso di un pensierino da terza elementare?
Accetta un consiglio: cancella questa roba, cercati un bravo beta -possibilmente uno molto paziente-, fa un paio di ricerche e solo poi riscrivi la storia... ma lo devi fare come si deve, creando capitolo decenti e degni di questo nome, se non altro per rispetto ai lettori.
Spero di essere stata chiara,
Beth
(Recensione modificata il 26/07/2013 - 12:42 pm)

Recensore Veterano
24/07/13, ore 20:22

Cos'è sta roba?
Lo hai letto il regolamento?
Non devi usare le abbreviazioni, È vietato!
"Scusate x il primo kapitolo ma....era il primo e nn capivo molto...XD..comq..arrivata a londra presi un taxy e mi feci portare all'albergo. Ogni cosa intorno a me era stupenda... come se fossi in una favola : i negozi, le persone,i cartelli stradali... arrivata all'albergo nn potevo kredere ai miei occhi..me li strofinai e mi resi conto k quello era l'albergo dv avevano alloggiato una volta gli 1D!!
In grassetto tutte le abbreviazione delle prime tre righe.
Senza contare i puntini di sospensione, devi metterne TRE! Hai perso per strada qualche maiuscola.
Cancella sta cosa, ci sono troppi errori, troppe abbreviazione.
Manca pure l'html!
È Londra, non londra!

Recensore Veterano
24/07/13, ore 18:52

Questo non è proprio un capitolo, non è nepure un prologo, sono solo sei righe piene di errori di ortografia, grammatica e sintassi.

Doo la punteggiatura ci vuole uno spazio, i puntini di sospensione sono TRE e dopo il punto fermo, il punto interrogativo e il punto esclamativo ci vuole la maiuscola.

" Ero all'aereoporto di bergamo. ankora non ci potevo credere...mia mamma mi aveva lasciato andare a londra da sola!!! "
Bergamo, i nomi propri vogliono la maiuscola.
Ancora, non ankora.
Usa un solo punto escalmativo alla volta.

"bè a dire la verità la parola "da sola" mi spaventava un pò ma, sapendo di andare a visitare la citta dei miei sogni..e dei miei idoli...mi elettrizzava solo al pensiero! "
Questa frase non ha molto senso, è scritta male.
Si scrive po', con l'apostrofo, non con l'accento.
"A dire la verità mi spaventava andare da sola ma mi elettrizava il pensiero di andare nella città dei miei sogni e dei miei idoli."
Così la frase suona meglio.

"salutai mia madre che , con le lacrime agli occhi mi disse x la centesima volta "stai attenta! e x qualsiasi cosa kiamami!". io "si mamma" e mi avviai sull'aereo"
Salutai, non salutai.
Per, non x. Non è un sms dvove devi ripsrmiare i caratteri.
Chiamami, non kiamami.
Ti consiglio di andare a capo dopo "chiamami!"
Sì, non si. Il si affermativo vuolel'accento, quello riflessivo no.

" salita a bordo mi misi le cuffie e iniziai a sognare il mio soggiorno a londradisse "signorina, per cortesta spenga tt i dispositivi elettronoci k dobbiamo decollare!" io la guardai male e a malincuore spensi il cellulare e lo misi in tasca..."
Salita a bordo mi misi le cuffie e iniziai a sognare il mio soggiorno a Londra.
Immagino che chi parla sia la hostess ma dovevi specificarlo.
"Signorina per cotesia spenga TUTTI i dispositivi elettronici CHE dobbiamo decollare."
Non puoi usare le abbreviazioni su questo sito! Immagino che tu non l'abbia letto il regolamento altrimenti lo sapresti.
Il mio consiglio è di correggere gli errori elencati e aggiungere qualche descrizione dato che non ce ne sono.
(Recensione modificata il 24/07/2013 - 06:56 pm)