So che la storia è finita da un po', ma sono nuova e ci tenevo a commentarla perché mi ha davvero emozionata. Tutta la storia è bellissima, ma quest'ultimo capitolo è... è... non lo so, non riesco a trovare un aggettivo abbastanza bello per descriverla, è qualcosa di più che emozionante!
La mia parte perferita è questa: "Nella notte desidereremo che le scintille dei nostri occhi non si spengano e che i sogni non si dissolvano. Tra le tenebre e gli incubi, immagineremo il nostro futuro, rubando il sangue a qualche stella e le piume a qualche angelo per poterlo scrivere: io lo farei per te.
Nella notte ti guarderò risplendere, mentre te ne stai lì, con gli occhi persi ad ammirare qualche costellazione lontana e misteriosa. So che il cuore mi esploderà nel petto, so che gli occhi mi bruceranno alla vista delle tue braccia muscolose e venose, so che la bocca mi si asciugherà e che berrò fino alla follia per dimenticare quel tuo maledetto e raro sorriso.
Il mio sangue servirà a dipingere le tue chimere, le tue giacche sporche, i tuoi sogni di rivoluzione; le tue labbra forse, che del mio sangue non si bagneranno mai.
Il mio vino non è rosso quanto i tuoi sguardi che, con l’azzurro degli occhi, incendiano l’aurora.
La tela non si sporcherà delle tue parole taglienti, vere –dolorose-, ma solo del mio sudore, che sgorga abbondante quanto le lacrime che non hai mai versato.
Ti dipingerò sfrontato, ma timidamente, cercando di non tremare al cospetto del tuo labbro sdegnoso: mi fa impazzire, mi fa fremere. Saremo compagni della speranza e dell’ardore e usciremo da questa nostra rivoluzione con le ferite aperte, da cui gocciolerà una linfa che ci rende vivi: l’amore.
Ti ruberò le mani, ti bacerò le nocche, ti pettinerò le vene.
Ti respirerò sul collo, per poi ridere piano, come se tutto fosse un’allucinazione.
Ti sfiorerò i capelli e m’impregnerò del tuo odore, del tuo furore, del tuo orgoglio.
Berrò i tuoi occhi, chiari come l’acqua, torbidi come il sangue.
Divorerò la tua bocca, pura come la ragione, rossa come il peccato.
Ti amerò, senza esitazioni, senza paure.
E se ti dicessi che ti voglio? E se ti rivelassi ciò che sogno? E se tu ti sforzassi di capire? E se mi amassi come ami la tua rivoluzione?
Non saresti Enjolras. E tu vai bene così"
Io non so davvero come commentare queste parole: Enjolras stava per scoppiare in lacrime, io piangevo già dalla seconda riga...
Davvero brava brava brava brava!!! |